domenica 20 luglio 2025

Aridatece Techetechetè

 di FRANCESCO TRONCARELLI 

È stata una sofferenza, un colpo basso che ha spazzato via certezze e affievolito passioni, un'avventura che per fortuna non avrà un seguito, che ha scombussolato il piacere di godersi in santa pace all'ora di cena quello che è stato definito "il miglior programma dell"estate".

Techetechetè torna alle origini, a sketch e canzoni riproposte senza soluzione di continuità e con un ritmo incalzante come è sempre stato e come avrebbe dovuto essere.  E soprattutto senza tante chiacchiere inutili che allungano il brodo.

Sì, rivedremo le scenette memorabili che hanno fatto la storia della Tv e che erano state messe all'indice, che erano sparite dalla riedizione mediatica. E anche se viste e riviste sembreranno nuove, tanta è la gioia per l'incubo che è terminato.

Sandra guarda languida Armando Francioli e gli fa piedino sotto il tavolo sulle note di "E io fra di voi" cantata da Aznavour mentre Raimondo è smarrito per quel menage a trois che sta nascendo. 

grandissimi

Aldo Fabrizi, Bice Valori, Ave Ninchi e Paolo Panelli elegantissimi e tirati a lucido ballano con mosse goffe ma irresistibili sulle note del tormentone degli anni 70 "Neanderthal man", nella sigla di Speciale per noi. Bentornati ragazzi.

"Aridatece Techetechetè" il grido lanciato dai social in rivolta e da chi per lavoro si occupa di critica televisiva. Una sollevazione popolare che ha sortito i suoi effetti. Un coro unanime che la dice lunga su come sia stato recepito il nuovo corso della trasmissione che gli ascolti hanno sonoramente bocciato.

Avevano trasformato il Juke-Box dei ricordi in un one man show, anzi in un one woman show di Bianca Guaccero in cui l'arrembante personaggio parla, straparla, ammicca verso il pubblico in cerca di complicità, sorride senza motivo e addirittura rifà il verso agli artisti proposti o imitandoli o dando la sua versione della canzone proposta. Neanche fosse una star acclamata e di lungo corso come la Goggi.

One woman show

Un protagonismo autoreferenziale e fuori luogo che non c'entra nulla col Techetechetè normale e applaudito da tutti. Quello che da quando venne lanciato da Michele Bovi ha sempre ottenuto consensi bipartizan e ascolti record.

Show "impreziosito" dalla presenza  di tal Dj Giovanni che metteva il braccetto sul 45 giri con il  piatto del giradischi immobile, sì non girava (ma il regista non se ne era mai accorto di questa buffonata?) e che nessuno sa da dove sia spuntato fuori e a quale titolo sia stato piazzato lì.

Techetechetè era un programma brioso e a tutto ritmo a costo zero. Quello visto in questi giorni è stato una lagna, pesante, lenta e "inguardabile" secondo uno dei giudizi più teneri che si possono recuperare sui social. 

Praticamente avevano abbandonato l'usato sicuro a favore del nuovo che avanza e che come è noto non è sempre sinonimo di miglioramento. Anzi.

la televisione

E tra l'altro non più a costo zero. Bastava dare un'occhiata alla fine del programma quando appare l'elenco di quelli che hanno collaborato alla sua messa in onda per capirlo, è un esercito. 

Dice ma la mossa di spostare  Techetechetè Top Ten (questo il nome della nuova versione criticata da tutti) dalla domenica, giorno a cui era destinato inizialmente, a tutta la settimana facendolo così diventare quotidiano è stata strategica.

Fatta per contrastare la discesa in campo di Gerry Scotti con La ruota della fortuna. Ah ah ah. Come se zio Gerry potesse temere qualcosa da Bianca Guaccero e le sue performance e da Dj Giovanni (Dj Giovanni!) che mette dischi con il giradischi che non funziona. E infatti ha vinto sempre la sfida. 

C'era una volta Techetechetè gallina dalle uova d'oro della Rai, poi lo hanno cambiato e hanno combinato una frittata. Pure indigesta. Chi ha tirato le fila del tutto però lo ha capito e stasera l'esperimento che sarebbe dovuto andare avanti se le cose andavano bene, termina. La ricreazione è finita. 

giovedì 17 luglio 2025

Addio Connie Francis

 di FRANCESCO TRONCARELLI

Con una diretta sui social il 9 giugno era stata premiata per il successo su Tiktok di "Pretty little baby" uno dei suoi storici cavalli di battaglia.

Una soddisfazione enorme per Connie Francis sapere che quel brano che aveva lanciato nel 1962 era (è) tornato d'attualità per essere stato utilizzato in 17 milioni di video, totalizzando più di 27 miliardi di visualizzazioni globali sull'app.

Una grandissima soddisfazione per una grandissima artista, l'ultima di una vita ricca di trionfii, premi e riconoscimenti vari prima che ci lasciasse in punta di piedi con 87 primavere sulle spalle.

A dare la notizia subito rilanciata dai siti americani, il suo manager Ron Roberts e tra i primi a dolersi per la sua scomparsa, l'intramontabile Neil Sedaka che deve proprio alla Francis l'avvio della sua carriera grazie al boom di "Stupid Cupid" (in Italia proposta da Peppino di Capri) che aveva scritto per lei.

 

Connie Francis, pseudonimo di Concetta Rosa Maria Franconero nata a Newark,nel New Yersey il 12 dicembre 1937 è ampiamente riconosciuta come la "Prima Regina del Rock & Roll" avendo venduto più di 100 milioni di dischi.

Fu la prima donna nella storia del pop a stelle e strisce a raggiungere il numero 1 nella classifica del Billboard Hot 100, con 53 hit certificate nel corso della sua carriera.

Nata in una famiglia di origine italiana (cattolica per parte di padre irpino, ebrea per parte di madre calabrese), la giovane Concetta imparò l'italiano e lo yiddish in parallelo all'inglese, sua lingua madre.

Tanti i suoi brani diventati successi internazionali, pezzi come "Who's Sorry Now", "Where the Boys Are", "Everybody's Somebody's Fool". Il grande lancio avvenne nel 1959, con "Stupid Cupid" che trent'anni dopo divenne nuovamente popolare per aver dato il titolo e la colonna sonora di sottofondo, ad uno sketch della serie Benny Hill Show.

Connie e Neil Sedaka

In Italia ebbe un momento magico di grande popolarità, l'unica donna fra tanti numeri uno americani come Paul Anka, Gene Pitney, Neil Sedaka e Pat Boone che erano stati "catapultati" dalla RCA statunitense nel Bel paese per mietere successi.

"Chitarra Romana" e "Jealous of You", versione in inglese del celebre "Il tango della gelosia" due dischi che fecero letteralmente il botto. Per avere un'idea del successo di vendita italiano di questi 45 giri che che raggiunsero la prima posizione a Hit parade per mantenerla per alcune settimane, è sufficente sapere che a distanza di oltre 60 anni se ne trova almeno una copia  nei mercatini dell'antiquariato in piazza. 

Numerosi suoi brani di successo vennero importati dagli USA, tradotti e da lei reinterpretati in lingua italiana, pezzi come "Someone Else's Boy" (Ti conquisterò), "Many Tears Ago", "Where the Boys Are" (Qualcuno mi aspetta), colonna sonora del suo film La spiaggia del desiderio, prima in Italia per cinque settimane, e "Fly Me to the Moon" (Portami con te). 

Il successo italiano è durato per quasi tutti gli anni Sessanta con brani come "Mamma", "Dammi la mano e corri", "Notti di Spagna", "Una notte così", "La paloma" fino a "Regent's Park" sigla dello sceneggiato televisivo Rai di grande successo Melissa con Rossano Brazzi, Turi Ferro e Laura Adani. 

Come tutti i big dell'epoca ha partecipato anche al Festival di Sanremo, nel 1965 con "Ho bisogno di vederti" cantata in abbinamento con Gigliola Cinquetti e nel 1967 con "Canta ragazzina" interpretata in coppia con Bobby Solo.

Sposata quattro volte, al centro di una vicenda che suscitò molto clamore e interesse negli Stati Uniti per essere stata oggetto di un'aggressione culminata in una violenza in un albergo (dalla causa risarcitoria vinta contro l'hotel scaturì una legge che riordinò la sicurezza negli alberghi), Connie tornò "da grande" a scuola di canto per aver perso la voce a seguito di un intervento al naso.

Connie, Dorelli, Ornella Vanoni, Sonny e Cher a Sanremo

Sul finire degli anni Ottanta era di nuovo sulle scene incidendo per la Malaco Records un doppio album di suoi successi reinterpretati e di alcuni classici degli anni d'oro intitolato "Where the Hits Are". Nel 1995 fu la volta dell'album "The Return Concert", un album live con le sue performance più recenti.

Si è esibita fino all'anno scorso con alcuni sold out al Castro Theatre di San Francisco, ed è apparsa a fianco di Dionne Warwick all'Hilton Hotel di Las Vegas nello spettacolo Eric Floyd's Grand Divas of Stage.

Viveva in Florida col suo cane Lexi e, sempre sorridente, elegantissima e con i capelli freschi di parrucchiere da vera star americana, manteneva i contatti con i fan attraverso la sua pagina Facebook. Ora di lei resteranno per sempre le sue canzoni appassionate e ritmate che l'avevano fatta diventare Connie Francis, la Regina di quella musica che aveva conquistato il mondo.