giovedì 28 marzo 2019

Acqua azzurra acqua chiara, 50 anni di un boom


di FRANCESCO TRONCARELLI


Capelli ricci e crespi in stile afro, foulard al collo, doppiopetto blu e pantaloni a zampa d'elefante, Battisti apparve così al grande pubblico televisivo di Sanremo per cantare "Un'avventura", brano condito di atmosfere R&B che colpì soprattutto il pubblico giovanile. Era il 1969, un anno che si rileverà fondamentale per la sua affermazione perchè lo vedrà inanellare una serie di successi incredibili scritti insieme a Mogol cantati da lui stesso ma anche da altri artisti.

E fra questi pezzi che hanno fatto la storia del pop ce n'è uno bellissimo che tuttora conserva la freschezza del primo ascolto: "Acqua azzurra, acqua chiara". Pubblicato per l'etichetta Ricordi esattamente un 28 marzo come oggi ma di 50 anni fa (incredibile, ma vero). 

Inizialmente per il 45 giri, la premiata coppia Mogol-Battisti aveva puntato su "Dieci ragazze", la canzone che divideva il disco insieme ad "Acqua azzura.." pensata come lato B, i due autori la ritenevano infatti più adatta ad essere lanciata sul mercato.

I due brani vennero fatti ascoltare in anteprima a Renzo Arbore, probabilmente per i preparativi preliminari della partecipazione di Battisti alla trasmissione televisiva di Arbore, Speciale per voi (avvenuta poi il 15 aprile 1969), dove Battisti doveva lanciare una delle due canzoni. Impressionato dalla bellezza di "Acqua azzurra, acqua chiara" convinse gli autori a lanciarla e quindi a invertire la posizione dei due brani nel disco.


Per registrare il disco vennero chiamati i migliori "turnisti" sulla piazza, come il chitarrista Alberto Radius della Formula 3 (il gruppo che accompagnava Lucio nei concerti dal vivo), il batterista Franz Di Cioccio e il tastierista Flavio Premoli de i Quelli (futura Pfm), Demetrio Stratos e Natale Massara ei Ribelli all'organo e al piano, il gruppo beat inglese Chriss & The Stroke per le sezione fiati. Detto Mariano, autore storico del Clan Celentano, curò l'arrangiamento.


Mogol e Battisti




Il pezzo fu inserito l’anno successivo nell’album "Emozioni" che col senno di poi può essere considerato a tutti gli effetti un greatest of non solo di Lucio ma di tutto il pop italiano di quel periodo.

La canzone che venne scritta durante una vacanza di lavoro dei due in una casa sul mare salentino a Torre Squillace, a un passo da Porto Cesareo, che poi fu acquistata da Battisti coi primi guadagni e che fu infleunzata nell'ispirazione proprio da quello scenario meraviglioso, racconta come la vita dissoluta di un uomo sempre alla ricerca di donne diverse, senza punti fermi in una vita tirata a campare, sia cambiata con la conoscenza di una lei che lo ha fatto finalmente innamorare con la sua purezza. 

E ora quel lui si riempie della freschezza di lei, dell’innocenza dei suoi occhi che ridanno speranza a una vita che non credeva più possibile. Una dichiarazione d’amore molto suggestiva che accompagnata da una musica a tratti melodica a tratti travolgente, divenne uno dei tormentoni estivi di quell'anno che chiudeva i favolosi Sessanta.

Il brano spopolò per la naturale carica che infondeva, una vera esplosione di allegria, freschezza, gioia, grazie a quella melodia che rappresenta una sorta di rinascita, forte ed energetica. Del resto, l’acqua è simbolo di vita, e la metafora si riconosce nella strofa "con le mani posso finalmente bere", come se il protagonista si senta finalmente rinato.

 E quanto lo stesso Battisti credesse in questo brano è dimostrato dal fatto che pochi giorni prima dell’uscita del singolo venne creata l’etichetta discografica chiamata appunto "Acqua azzurra". La canzone scalò rapidamente le classifiche divetando un grande successo, consacrato dalla vittoria nella finale di Asiago del Festivalbar condotta dal mitico Vittorio Salvetti.

Prima davanti a "Il Paradiso" cantato da Patty Pravo (e scritto sempre da Battisti con Mogol) e a "Il primo giorno di primavera" dei Dik Dik, prodotto sempre dai due Re Mida della canzone italiana. Come dire, cronaca di un trionfo annunciato, comunque.


2 commenti:

  1. E'STATO UN GRANDE !!! Emozioni,sentimenti,passioni,amore...valori che bisognerebbe sempre tenere vivi come faceva lui nelle sue poesie.ciao Lucio

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  2. Ciao Lucio io desidero ricordare anche la tua canzone Anna..voglio Anna

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