di FRANCESCO TRONCARELLI
10 a Simone Inzaghi - Una grande Lazio ha steso con merito l'Atalanta nella finale di Tim Cup, conquistando così la settima Coppa Italia della sua storia. E' stato un trionfo, sancito da due splendidi gol e da un dominio assoluto per larga parte della partita, da parte dei biancocelesti. Con questa vittoria la Prima squadra della Capitale si conferma non solo padrona di Roma (derby sravinto) ma anche padrona d'Italia perchè giunta a questo match secco dopo aver eliminato fior di squadre. E' la vittoria del gruppo che ha dato l'anima e il cuore nello scontro con i bergamaschi ma è sopattutto la vittoria del mister che ha infuso la giusta carica a tutti, compiendo le scelte opportune, sostituzioni comprese, perchè il match prendesse la svolta giusta. Grazie Simone, te la sei meritata questa Coppa e grazie per tutto quello che hai fatto in questi tre campionati. A prescindere.
9 al Sergente - Sellerone bello de casa: sei entrato e l'hai purgati subito. Sei volato in cielo come quell'Aquila che hai sul petto e zac, un'incornata secca e precisa che ha gonfiato la rete. Che spettacolo. E pensare che venivi da un infortunio che ti aveva allontanato dall'agone. Con questo gol ti sei riscattato da tante prestazioni così così, da soldato semplice insomma. Ora sei tornato il Sergente che mette tutti sull'attenti!
9 a Correa l'anno 1900 - In una partita giocata sugli spazi stretti, come in un flipper, è stato l'unico che, palla al piede e testa alta come tutti i campioni, partiva in quarta seminando il panico nelle retrovie della Dea. Dribbling, doppipassi, allunghi, uno show che proprio alla fine ha avuto la ciliegina sulla torta con una rete stratosferica. Ne ha marcato uno, ne ha messo a terra un altro e via, gol, all'ultimo assalto dopo aver speso tutte le energie. Un grandissimo che ha voluto timbrare con un Tucu di classe questa finale.
9 a veni, vidi, Lulic al 71° e Innamoradu - La vecchia guardia colpisce ancora. L'Eroe del 26 maggio si è tolto un'altra soddisfazione dopo aver fatto piangere mezza città, alzando nuovamente il trofeo davanti a tutto il Paese e nazioni collegate e il più romano dei romeni con questa che ha appena vinto, è alla terza Coppa Italia che conquista, un record che lo fa entrare nella storia della Lazio e lo premia per il suo attaccamento alla maglia. Battiamo la mano ai veri laziali.
8 ar Pantera -E' il fortunello della squadra. Quando c'è lui si vince. Lotta, combatte, e soprattutto smista palloni. E' lui infatti che ha allungato la palla al Tucu per quella galoppata conclusasi nel raddoppio che ha affossato definitivamente Gasperini e compagnia bella. Bene, bravo, bis.
7 e mezzo a Lucas 2.0 - E dopo sta prestazione sontuosa chi lo Leiva più dal centrocampo?
7 e mezzo ad Antonio Elia Acerbis - Non ci sono dubbi, il Ministro della difesa è lui. Dopo le Europee se cambia il governo il posto è suo.
7 a dillo a Parolo tuo - Parolo Parolo Parolo, Parolo Parolo Parolo, soltanto Parolo, Parolo per noi. Mina e Alberto Lupo a Teatro 10 avevano capito tutto.
6 e mezzo a Sylva Strakoshina - In grande spolvero. Parate e lato B (un par de legni, tanto per gradire) che lo ha assistito. Insomma s'è guadgnato anche sto giro la pagnotta. La richiesta di un citofono al posto suo avanzata dalla condomina del terzo piano è stata pertanto respinta dall'assemblea all'unanimità. Alla prossima.
6 e mezzo a Somarusic - Il Sonnambulo s'è svejato, poi è ricaduto in
trance, poi ancora all'erta come un cane da guardia. Un'alternanza di
esserci e non esserci da fare invidia a Ma x Pezzali che invece da Fazio
dorme sempre in piedi.
6 al Ciro d'Italia- Il bomber ha le polveri bagnate, ma il suo l'ha fatto. La coccarda se la merita in ogni caso per la caterva di gol che ha segnato da quando indossa la maglia biancoceleste. E scusate se è poco.
6 a Lupo Alberto - Tanto fumo e un po' d'arrosto. Astratto e concreto come suo solito, ma l'ideale per confondere gli avversari. Della serie va avanti tu che a me me viè da ride. Ed è stata una risata bellissima al triplice fischio finale.
6 a chiedimi se sono Felipe - E certo, dopo sta Coppa Italia che ci ripaga di tante amarezze, non so felipe, de più!
6 a Bastos e avanzos - Tutti ce l'hanno con lui come con Calimero, l'indimenticabile cartone animato di Carosello. Ma non è giusto, perchè il difensore è uno che cerca di dare sempre il fritto. Magari qualche volta è bruciato, ma è comunque saporoso. Falli criticà sti saccentoni Bartolomè, tu intanto te porti a casa la Coppa. E gli altri, quelli dell'altra sponda che c'hanno i gocatori più forti del mondo, rosicano. E ho detto tutto.
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