di FRANCESCO TRONCARELLI
Ascoltare Cesare Cremonini fa bene, la sua musica riconcilia con lo spirito, allontana dai problemi della quotidianeità assicurandoti un benessere interiore. Mai banale in quello che scrive, riesce a far viaggiare la mente su note che ti entrano dentro e ti scuotono nel profondo
E' l'autore più preparato del panorama artistico italiano attuale, la sua crescita da quando esplose con la celebre Vespa 50 special è stata semplicemente unica. Talento, creatività e padronanza della scena sono tutti aspetti della personalità di un numero uno assoluto.
"Al telefono" il singolo che anticipa la raccolta "Cremonini 2C2C The Best Of" in uscita a fine mese e che celebra i 20 anni di attività dell'artista bolognese, è un brano che emoziona e ti avvolge ed è un pezzo che ci voleva per far capire a chi magari avesse dei dubbi, magari per la giovane età, che la musica, la vera musica non è quella di chi strimpella o blatera parole grevi, ma è quella come questa, ariosa, intensa, fluida.
Quello di Cremonini è un discorso musicale coerente, in linea con le sue passioni e la sua storia che
continua, ampliando i propri orizzonti in modo esponenziale. Il rimbalzare tra
passato e presente che emerge nelle melodie e nell'arrangiamento del nuovo brano, trova
una sua corrispondenza nel testo.
La canzone ha una stuttura irregolare, con un crescendo, un passaggio
voce e archi, un altro crescendo in cui agli archi si aggiungono pure i
fiati. Poi quella sontuosa coda
strumentale che, sa mettere d’accordo il meglio della produzione anni 70
italiana e internazionale con l’attualità del tema proposto.
Echi di Battisti ma anche di Bacarach aleggiano in questo disco arricchiti da
suoni contemporanei che confermano la frequentazione con l'attualità musicale. Il tutto è rielaborato con la sua personalità, nel suo stile da virtuoso del piano e in questo contesto il telefono, appendice del nostro corpo, è scelto come specchio e prigione delle nostre poche certezze. E' lo strumento di
comunicazione più classico e al tempo stesso più contemporaneo di quelli che ci sono.
"Al telefono" è una canzone incentrata sul concetto della separazione ma anche sulla
sopravvivenza in questi tempi in cui l’amore resta intrappolato nelle
librerie fotografiche degli smartphone che sono la nostra memoria
emotiva.
Cremonini due anni dopo "Poetica", il pezzo che anticipava "Possibili scenari", torna a stupire con un pezzo più complesso del solito, dalla composizione stratificata, eppure diretta e melodica, del resto lui è un fanatico delle sfumature che danno
profondità ai suoi brani e che ne costitusicono la cifra più accattivante.
La canzone parte con voce e sintetizzatori, per poi aprirsi con piano ed archi: "Fammi una fotografia, tienila per sempre nel telefono in mezzo alla pornografia e a tutti quei sorrisi che si sprecano, al telefono...".
"Al telefono" è uno dei sei inediti
contenuti all'interno del cofanetto che sarà fuori il prossimo 29, insieme a "Se un giorno ti svegli
felice", "Giovane stupida", "Ciao", "Amici amici" e "How dare you?", quasi un album di questa raccolta che contiene anche
demo originali, versioni alternative di alcuni successi di Cremonini e
brani strumentali e le versioni pianoforte e
voce di 16 brani.
Tra le varie sorprese contenute nel cofanetto c'è anche la registrazione della cover di "L'anno che verrà" di Lucio Dalla
che Cremonini fece ascoltare durante il suo concerto allo stadio Dall'Ara
di Bologna lo scorso anno e quella del concerto "Una notte al piano" al
Teatro Antico di Taormina nell'estate del 2013. Tutti i brani
strumentali composti dal cantautore nel corso della sua carriera sono
stati rimasterizzati.
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