giovedì 1 ottobre 2020

Lazio, è buio pesto. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

6+ al Panter One - Una Lazio inconcludente e molto nervosa, è stata affondata in casa da un Atalanta solida e ben messa in campo. Gli orobici hanno avuto quattro occasioni e le hanno concretizzate tutte, lasciando a noi uno sterile possesso palla puntellato peraltro da falli vari da parte loro tollerati con nonchalance da Pupetta Maresca. Sono mancati gli uomini migliori e soprattutto è mancata la Lazio brillante che sa il fatto suo. A salvarsi dal naufragio il puntero ecuadoriano che tra il lusco e il brusco il suo l'ha fatto firmando il gol della bandiera. Sono gli altri che l'hanno ammainata...

6+ ad Antonio Elia Acerbis - L'unico difensore che ha difeso mentre gli altri andavano per farfalle. Il migliore rispetto al nulla cosmico che lo affiancava. Un po' come Panariello ai Soliti ignoti che tiene alto il morale della truppa televisiva rispetto alla piagnona Loretta Goggi e l'inutile Salemme. Chapeau.

6- a Massimo Di Cataldi - Je manca sempre un sordo pe' fa 'na lira.  

5 e mezzo a Lupo Alberto - Speriamo che torni presto perchè il suo sostituto omonimo al contrario Alberto Lupo inizia a svelare tutti i limiti che ha. Come Enrico Papi.

5 a chi lo Leiva dal campo - Ha ricordato il miglior Biglia.

5 al Ciro d'Italia - S'è magnato un gol grosso come una casa che manco il Pannella dei tempi d'oro dopo un digiuno biblico sarebbe riuscito a papparsi con un sol boccone.

5 al Sergente - Praticamente un altro. Come Vincenzo Mollica senza occhiali che pare la sora Lella.

5- a Sylva Srakoshina - E' convocata l'assembla condominiale sabato 26 p.v. nella sala riunioni della parrocchia Regina Pacis. All'ordine del giorno "sostituzione poriere con citofono". Data la particolare importanza del tema in oggetto, si raccomanda la partecipazione anche per delega. 

5- a Innamoradu - Ha fatto la fine di di Pippo Baudo. E' sparito. 

5- a A Ke Prò, Quando escalante el sol e le favole di Anderson - In tre non ne hanno fatto uno buono, come Aldo, Giovanni e Giacomo che non a caso si sono sciolti.

5- a Lazzari alzati e cammina - o te serve un altro miracolo? Sensibilizzate Padre Pio.

4 e mezzo a Somarusic - Dalle stelle alle stalle.  E' tornato il sonnambulo che tutti conosono. Ha dormito sui gol che manco Marzullo quando fa televisione. Da "Il Medico in casa" pag. 23: Quando vi sentite giù e la cecagna vi pressa, una bella flebo di tè mixata a Vov da ripetersi tre volte in un giorno, vi tirerà su. Provare per credere, hai visto mai. 

4 a Patric del Grande Fratello - Imbarazzante come Fausto Leali nella casa del GF Vip, spaesato come Beppe Convertini a Linea Verde, assente ingiustificato come Tridico dall'Inps. Un film dell'orrore in 90 minuti, Dario Argento j'ha spicciato casa. Sipario. 


Appunti di gioco

di Roberto Taglieri

 

Mercoledi, 30 settembre 2020

 

Atalanta a valanga sulla Lazio. All’Olimpico il recupero della prima giornata di campionato se lo aggiudicano i nerazzurri;  già sopra di tre gol nel primo tempo con Gosens, Hateboer e Gomez, nella ripresa Caicedo riesce per un attimo ad accorciare ma subito dopo ancora Gomez fissa il risultato finale sull’1-4. Le due formazioni arrivano a questo incontro con due vittorie per parte; Gasperini, che recupera Romero e Djimsiti, oggi non può disporre di Gollini, Pessina, Ilicic e Miranchuk. Le sue scelte in avanti sono Malinovskyi ed il Papu davanti a Zapata, mentre a centrocampo ci sono sia Freuler che Pasalic. Simone Inzaghi decide per mandare in campo la stessa formazione vittoriosa a Cagliari, unica eccezione Caicedo, che prende il posto di Correa, infortunatosi alla schiena all’ultimo minuto. E’ una sfida di livello, che può dimostrare sin da subito le reali potenzialità delle due squadre; l’Atalanta, già in piena forma, è squadra che fa della dinamica la sua grande forza, ma al 7’ la prima grande opportunità è laziale. Infatti Luis Alberto in area calcia forte ma Sportiello respinge, riprende poi Leiva, però il suo tiro si infrange sulla difesa. Poco dopo invece arriva la rete di Gosens, che raccoglie un cross in area piccola di Hateboer e da due passi di piatto mette in rete il vantaggio ospite. Al 26’ Maresca grazia Freuler, che dopo un fallo aveva dato anche un calcione a Luis Alberto a palla lontana, ma alla mezz’ora l’Atalanta raddoppia. E’ Hateboer l’autore della segnatura, lasciato colpevolmente solo a destra, che senza alcun disturbo mette in gol una palla servita da Gosens.  Al 33’ la traversa nega la rete ad Immobile, dopo che Sportiello aveva perso il pallone su uno spiovente. Il suo omologo Strakosha salva al 40’ su Zapata e nel prosieguo dell’azione Gomez raccoglie da una respinta fasulla di Patric e mette in gol il tris atalantino. Nel finale di tempo il tiro di Leiva lo para Sportiello e col pesante passivo di 3 reti finisce il primo tempo. Nella ripresa entra subito Cataldi a sostituire Leiva ed i biancazzurri provano una rimonta difficilissima. Al 55’ Marusic calcia perfettamente ma Sportiello d’istinto para e subito arriva il gol di Caicedo, che di sinistro in caduta riesce a recuperare la coordinazione e mette in rete l’1-3. Un attimo dopo Immobile in ripartenza si mangia la seconda rete laziale calciando a lato dopo aver superato anche il portiere. Gol mangiato, gol subito: al 61’ Gomez di sinistro davanti a Patric calcia ad incrociare e mette sotto all’incrocio dei pali la quarta rete nerazzurra che di fatto mette la pietra tombale sulla gara. Al 76’ Caicedo è sfortunato perchè colpisce l’esterno della rete; la Lazio ora è conscia di non poter più recuperare, gli ospiti invece non mollano e col nuovo entrato Muriel quasi siglano la quinta rete. Ma la partita finisce ugualmente col rotondo risultato di 1-4. L’Atalanta è una big: probabilmente la squadra più in forma del momento, con una forza individuale e del collettivo davvero non comune, i biancazzurri stasera sono stati inferiori, sia fisicamente che per organizzazione di gioco. Gasperini stavolta da una lezione di calcio ad Inzaghi, che ha anche commesso degli errori d’approccio alla gara, con un centrocampo bloccato ed una scarsa propensione sulle fasce. E’ certo presto per giudicare, il Campionato è ancora un cantiere aperto, ma questa battuta d’arresto non fa per niente bene. Il morale dei ragazzi biancocelesti non deve essere intaccato da questa sconfitta, deve ripartire l’ottimismo anche in funzione del prossimo turno che metterà di fronte gli uomini di Inzaghi contro un’altra grande: all’Olimpico domenica sera c’è l’Inter. 

 

LAZIO    ATALANTA   1-4    10’ Gosens 32’ Hateboer 42’ 61’ Gomez 57’ Caicedo

ATALANTA: Sportiello, Toloi, Palomino, Djimsiti (Romero), Hateboer, Pasalic (56’ De Roon), Freuler, Gosens (90’ Mojica), Malinovskyi, Gomez (82’ Lammers), Zapata (82’ Muriel). All. Gasperini
LAZIO: Strakosha, Patric, Acerbi, Radu (58’ Bastos), Lazzari (70’ Anderson), Leiva (49’ Cataldi), Milinkovic (70’ Escalante), Luis Alberto (70’ Akpro), Marusic, Caicedo, Immobile.  All: Inzaghi

Arbitro Maresca 





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