mercoledì 16 dicembre 2020

Lazio, non è un Ben...evento. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

9 al Ciro d'Italia- Un film già visto. Un primo tempo esaltato dal meraviglioso gol della Scarpa d'oro (anticipa il difensore e in girata al volo batte Montipò), ma macchiato da tanti, troppi errori nostri sotto porta e dalla solita rete avversaria sul finale. Poi è stata accademia insulsa e senza costrutto, una mano giallorossa in area di rigore non vista e le parate del nostro numero uno che ha salvato, sic, il risutato. La verità è che se pareggi col Benevento non è un ben evento, ma una triste realtà che ridimensiona tutto e tutti. E' l'anonimato sicuro. Come diceva la Sora Assunta, più che daje de tacco daje de punta. E ho detto tutto!

8 a Totò Riina - Meno male che er panza c'è. Tre interventi da paura nel primo tempo (Lapadula, Glik e Caprari) e due paratone al 90° (Di Serio) e al 92° (Improta) che hanno evitato l'ennesima catastrofe. Battiamo le mani ai veri portieri.

6+ al Sergente - Degradato a soldato semplice dopo la batosta col Verona, se non avesse pennellato quel cross per Ciruzzo a sto giro avrebbe rischiato la radiazione dall'esercito. Il colpo di testa oltre la traversa lo rilancia come candidato all'Oscar. Lo scardabagno.

6 a quando escalante el sol - E' partito in quarta è finito in folle. Come Nino Frassica che a 70 anni è arrivato.

6 a sostiene Pereira - di essere un buon giocatore. E lo si è visto appena entrato. Il guaio è che si fa influenzare come un Fabio Fazio qualsiasi. Perchè dopo l'exploit iniziale si è subito adeguato all'andazzo.

6 a chiedimi se sono Felipe - Il lancione con cui ha dato il via all'azione del gol e poi tanta euforica grinta. Troppa. Come Riccardo Rossi che non se regge più.

6 a Patric del Grande Fratello - Tanto fumo e un po' d'arrosto. Come Nicola Savino che alle Iene conta come il due di coppe quando regna spade a briscola. 

6- a Innamoradu - Senza infamia e senza lode. A volte senza capirci più di tanto. Come uno qualsiasi dei virologi che imperversano in tv.

5 e mezzo a Lazzari alzati e cammina - All'inizio si è involato, poi col passare del tempo si è involuto. E' finito involtino. 

5 e mezzo a Somarusic - Il Sonnambulo dal volto umano colpisce ancora. E' entrato correndo ha proseguito dormendo. Avete presente Gigi Marzullo?

5 e mezzo all'incredibile Hudt - L'uomo che si è fatto dittongo nominato sul campo centrale dominante. Ma non gliel'ha detto nessuno. Meglio come palo della luce. Il nuovo Immobile della squadra. 

5 e mezzo a Lupo Alberto - Il suo l'ha fatto. Mica come il Mago dei poveri che è diventato un ectoplasma. Che si pretende infatti da un grande attore richiamato dall'oltretomba per ravvivare la baracca. Alberto Lupo più di questo non può dare, del resto la sua arte è la parola e qui con questi fenomeni le chiacchiere purtroppo stanno a zero.

5 a Massimo Di Cataldi e al Pantera - In due non ne hanno fatto uno buono. Come Ale e Franz.

4 e mezzo al Tucu - da Correa l'anno 1900 a Correa a vuoto è un attimo. Sipario.


Appunti di gioco

di Roberto Taglieri

 

Martedi, 15 dicembre 2020

Pari tra Simone e Pippo. Al Ciro Vigorito nell’anticipo della 12 sima giornata succede tutto nel primo tempo; al gol di Immobile i giallorossi rispondono con una rete di Schiattarella, che fissa il risultato finale sull’1-1. E pensare che questo per la Lazio doveva essere il turno del riscatto dopo la sconfitta col Verona; Simone Inzaghi però stasera perde Acerbi ma ritrova Patric in difesa; in mezzo al campo Leiva osserva un turno di riposo e quindi c’è Escalante dal primo minuto. Dal suo canto Pippo Inzaghi, che ancora non può schierare Moncini, preferisce Tuia a Foulon ed Hetemaj a Dabo. Parte forte la Lazio che fa grande possesso palla, spingendo i padroni di casa nella propria area. Le prime due palle gol clamorose però ce l’ha al 6’ il Benevento, quando Lapadula di testa da pochi passi si fa respingere il pallone da Reina, che sugli sviluppi dell’azione  allontana ancora stavolta di piede sul sinistro di Glik. I biancocelesti riprendono a giocare ed al 22’ Luis Alberto con un’incursione in verticale scheggia il palo, ma al 25’ Immobile s’inventa un gol spettacolare: riceve da Milinkovic e fa partire un destro che aggira anche Tuia e s’infila a pallonetto sul palo lontano. Un gesto tecnico bellissimo, che consente ai biancazzurri di sbloccare la partita. Al 35’ Lapadula non inquadra lo specchio in contropiede, poi il tiro di Caprari al 43’ va di poco fuori e nel finale di tempo inaspettatamente il Benevento arriva al pareggio. Da un corner Schiattarella trova un varco, colpisce benissimo e tra una selva di gambe manda il pallone alle spalle dell’incolpevole Reina. Nella ripresa il Benevento tiene di più il gioco e prova a manovrare fino in fondo; la Lazio soffre un po’ ma prova ugualmente a riordinare le idee e spingere per trovare la rete. Al 65’ Luis Alberto calcia un po’ debole e trova Montipò pronto, ma la Lazio è stanca, il Benevento si arrocca in difesa e riparte quando può. All’83’ il nuovo entrato Pereira imbecca benissimo Milinkovic, il cui colpo di testa finisce alto. Ancora Pereira cerca il gol da fuori area ma la palla esce di poco. Al 90’ Di Serio ed Improta si divorano il vantaggio sotto porta poi ancora Improta impegna Reina ed il Benevento a questo punto merita anche qualcosa di più. L’ultimo sussulto nel recupero lo regala Pairetto, espellendo Schiattarella per un brutto fallo e fischiando poi la fine della partita. Una Lazio irriconoscibile delude ancora; dopo la sconfitta di sabato arriva un solo punticino che stasera porta i biancazzurri a quota 18. Di quella squadra che aveva incantato prima dello stop non è rimasto nulla, né il gioco, né la forma nè tantomeno la grinta. La Lazio rischia di gettare alle ortiche la stagione già prima di Natale; Lotito, Tare ed Inzaghi hanno l’obbligo di far subito qualcosa perchè le prossime partite i biancocelesti le giocheranno contro Napoli e Milan.

    

BENEVENTO  LAZIO  1-1    25’Immobile 44’ Schiattarella

BENEVENTO: Montipò, Letizia, Tuia (46’ Foulon), Glik, Barba, Ionita, Schiattarella, Hetemaj (80’ Dabo), Insigne (61’ Improta), Caprari (80’ Di Serio) Lapadula (71’ Falque).All. F. Inzaghi

LAZIO: Reina, Felipe (59’ Patric), Hoedt, Radu (79’ Caicedo), Lazzari, Escalante (79’ Cataldi), Milinkovic, Luis Alberto (79’ Pereira), Marusic, Correa, Immobile. All S. Inzaghi

Arbitro Pairetto

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