domenica 3 ottobre 2021

Lazio sbolognata. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

 

5+ a Pedro Pedro Pedro Pe - Scordatevi il derby, perchè la Lazio affondata a Bologna è stata tutta un'altra cosa. Lenta, prevedibile, affaticata (l'unica cosa che ha azzeccato Sarri riguarda l'orario trappola delle 12,30 dopo la partita di Coppa di giovedì) e soprattutto inconcludente. Le belle azioni manovrate e travolgenti sono sbiaditi ricordi. Una cosa sola ha confermato con riferimento alla stracittadina e alle partite precedenti, la difesa in questa squadra dai lavori in corso perenni non esiste. E' stato praticamente uno sfacelo come non si vedeva da tempo ma la cosa grave è che non ci sono alternative. Per dire infine che anche uno come il "meglio di Santa Fè" ha galleggato nel grigiore generale, si è detto veramente tutto.

5 a Pasquale Ametrano Anderson - E' partito in quarta è finito in folle. Come la Parietti a Tale e quale.

5- al Sergente - Voleva mettere i rossoblu sull'attenti e invece è rimasto consegnato in caserma come un generale Figliolo qualsiasi. 

5- a Massimo Di Cataldi - Come può uno scoglio arginare il mare. Figurarsi uno scoglionato che non vede luce fra i compagni di merende.

5 - - a chiedimi se sono Felipe - Tanto fumo e manco un po' d'arrosto. Avete presente Cattelan su Rai 1? Un tracollo unico di share. 

5- - Maru (sic!) - E' tornato alle orgini col prefisso per chi lo chiama da fuori Roma: "So", Somarusic appunto.

4 e mezzo a Lupo Alberto - C'era una volta il Mago, quello che tirava i conigli fuori dal cilindro e tagliava in due le partner adagiate nella cassa. Ora la sua partner si è presa la rivincita e gli ha tagliato i viveri (niente più caramelle, dolci e figurine) e il coniglio si è impossessato di lui. E Silvan se la gode. Sim salabim a tutti.


4 e mezzo a chi lo Leiva più -  E' completamente andato ormai.  Nè più nè meno di Cristiano Malgioglio.

4 a Ke Pro - infatti, qualcuno ci spieghi a ke pro gioca.

3 e mezzo a Lazzari alzati e cammina - E' l'uomo giusto al momento giusto. Per gli avversari: è entrato e hanno segnato. Grande!

3 a Totò Riina - s'è rimagnato tutta la dote che si era conquistata contro i rom. E sul magnà non è secondo a nessuno. Solo a tavalo er Panza fa la differnza, è noto, è peggio de un cannibale, se magna in un sol boccone pietanza e cameriere che gliela porta. Lì sì che è un fenomeno. 

3- a Hysaj che i papapaveri - Lui invece è l'uomo in più per gli avversari. Chi deve marcare (si fa per dire) segna sempre. Un disastro su tutta la linea, di difesa e di fascia. A uno così manco la quarta dose del vaccino je farebbe effetto. Più che Astrazeneca je ce vorrebbe un Astro del ciel che je potesse dà ospitalità. Bello ciao in tutti i sensi.

2 e mezzo ad Antonio Elia Acerbis - Una crisi involutiva no preoccupante, de più. Come quella in cui si è avvitato Vincenzo Salemme che non fa ride più nessuno. Se fosse così sul pezzo come lo è sui social (foto a raffica in pose plastiche e volitive su Facebook e Instagram) anche sul rettangolo di gioco, saremmo a cavallo, in realtà siamo a somaro. Con lui centrale dominante la difesa balla, ed è passata dal trionfale "Pedro Pè" della Raffa nazionale al sonnolento "Walzer del moscerino" dello Zecchino d'oro del Mago Zurlì. L'espulsione dopo il dito medio mostrato all'arbitro, la fotografia di un giocatore in confusione e di una squadra che lo segue umoralmente. 

-2 a sono un pirata non sono un signore - La valutazione della sua ennesima non partita è come la temperatura di Bolzano quando nevica. In tanti anni di lazialità vissuta e praticata non si era mai vista una sega come lui. Una sega internazionale praltro perchè viene dall'estero. Pippe al sugo del calibro di Oscar da bagno Lopez, Vignaroli dei Castelli romani e Capo-Capo-Capocchiano in confronto sono nell'ordine Maradona-Giordano-Careca. Elefantiaco come un pachiderma del circo Orfei, immobile come un Moai dell'isola di Pasqua, finto come una statua di cera di Madame Toussauds il signorino che è costato appena 20 milioni, ossia quasi 40 miliardi delle vecchie lire, non sa stoppare un pallone, e come potrebbe Gamba di legno quale è, non sa colpire di testa nonostante abbia un capoccione extralarge, non sa tirare coi piedi nè con la fionda e soprattutto non sa neanche lui come sia finito su un campo da calcio anzichè su un campo d'arare dove avrebbe trovato soddisfazione piena ai suoi istinti primordiali. E' il quarto mistero di Fatima e neanche Papa Francesco è riuscito a svelarlo. Ite missa est, sipario. 

 


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