domenica 27 febbraio 2022

Lazio, non basta Pedro. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

7 a Pedro Pedro Pedro Pedro Pè - Un gran gol del meglio di Santa Fè aveva raddrizzato le sorti di una partita che la Lazio stava perdendo immeritatamente. Non era bastato infatti un dominio tecnico tattico per gran parte del match a lanciare in orbita i biancocelesti che invece erano stati addirittura puniti dal solito Insigne. Una ingiustizia per quello che si era visto in campo che non poteva essere tollerata. Con l'ingresso del furetto spagnolo tutto sembrava tornato nei ranghi della normalità e tranquillità, ma all'ultimo secondo dell'ultimo assalto, la beffa che non ci voleva. Noi insomma abbiamo giocato, loro però hanno vinto. Questa la differenza tra una grande squadra in lotta per lo scudetto e una squadra che sta diventando bella ma deve ancora cescere.

6 e mezzo a Sylva Strakoshina - Non gli si può dire niente, proprio niente, perchè il suo l'ha fatto, come Achille Lauro a Sanremo. Speriamo che resti a galla con noi pure il prossimo anno e non debba emigrare a San Marino come ha fatto il cantante.

6 e mezzo al Sergente - Ha buttato nella mischia la sua fisicità, facendo a spallate a destra e a manca, ma è mancato nel guizzo finale. Come Malgioglio al Cantante mascherato. 

6 e mezzo al Ciro d'Italia - E' il testimonial della partita della Lazio: tanta generosità, tanta tigna e tanta iella. Urge pellegrinaggio al Divino Amore per tutta la banda, Scrivano fiorentino compreso (PS levateje er bloc notes e dateje un rosario, hai visto mai)

6 a chiedimi se sono Felipe - E stavolta ce godi a chiedercelo perchè non hai combinato casini come nelle ultime partite. Ciò non giustifica a chiedere però tutti quei soldi anche se c'è qualcuno che sembra disposto a darteli. Una cosa incredibile, come che ci sia qualcuno a cui piacciono i film di Muccino.

6 a Pasquale Ametrano Anderson - Con quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così che hanno tutti i Turisti per caso come lui alle prese con lo shopping all'Olimpico. Molte occhiate alle vetrine, qualche prova in camerino, ma è mancato l'acquisto. Provaci ancora Filippetto.

6 a Lupo Alberto - Per i gol che s'è magnato sembrava il Pannella dei tempi eroici dopo un maxi digiuno che spolverava dalla tavola pure le molliche per la fame patita. Solo che per il prode Marco il digiuno forzato era per una nobile causa, quello del Mago dal gol, manco pe niente. E daje su, dateje na raddrizzata ai piedi.

6- a Benigno Zaccagnini -   Ha fatto cento (in serieA) ma non ha fatto centro. La freccia è rimasta nella faretra.

6- a chi lo Leiva - Un po' di legnate ammollate con disinvoltura, qualche ripartenza, ma nel complesso è sembrato arruginito. Avete presente Maurizio Costanzo?

5 e mezzo a Somarusic - All'inizio si è involato, col passare del tempo si è involuto, è finito involtino.

5 a Basic Instinct - Boh. Bah. Buh. Bonanotte.

5 a Hysaj che i papapaveri - E' come il programma di Gigi Marzullo, inutile.

5- a Patric del Grande Fratello - Era ritenuto l'anello debole del reparto. Come Biagio Izzo a Stasera tutto è possibile. E purtroppo lo ha confermato nell'azione del gol di Insigne. Izzo invece si è superato. Quando anche er Caciara si supererà "sarà tre volte Natale" (cit. Lucio Dalla) e ho detto tutto. Sipario.


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