di FRANCESCO TRONCARELLI
Con quella faccia un po così quell'espressione un po così che hanno tutti i duri come lui cresciuti ad Harlem, Henry Silva non poteva che approdare nel Cinema per recitare il ruolo del cattivo.
Un volto inconfondibile, un'espressione impossibile, uno sguardo che incuteva rispetto e terrore. È stato l'antagonista per eccellenza dei film d'azione e di genere.
Quando sullo schermo appariva lui, gli spettatori in sala si davano di gomito cone a dire, ora inizia la bagarre.
Proveniente da una famiglia povera di origine ispanica ed italiana, era nato a Brooklyn e aveva fatto mille mestieri crescendo ad Harlem.
A 13 anni era già al lavoro come garzone, poi sguattero in cucina, infine cameriere. Nel 1955 viene ammesso all' Actors Studio e partecipa a un allestimento della pièce A Hatful of Rain di Michael V. Gazzo, con Paul Richards e Anthony Franciosa.
La rappresentazione ha successo e giunge fino a Broadway, con la partecipazione di Ben Gazzara, Shelley Winters, Harry Guardino, oltre che di Franciosa, Richards e Silva.
Nel frattempo Silva inizia la carriera cinematografica nel 1952, recitando come comparsa nel film Viva Zapata! con Marlon Brando e Anthony Quinn.
Otterrà via via parti di maggior rilievo in film successivi, fra i quali Un cappello pieno di pioggia (1957), adattamento cinematografico della pièce A Hatful of Rain, fino al suo primo ruolo da protagonista nel film Johnny Cool, messaggero di morte (1963).
Partecipa in ruoli di co-protagonista anche ad altri film importanti come La veglia delle aquile (1964), accanto a Rock Hudson e Rod Taylor, e 5 per la gloria (1965) con Raf Vallone.
A partire dal 1966 comincia a partecipare a numerose produzione italiane del filone western e poliziesco, interpretando Un fiume di dollari (1966), insieme a Thomas Hunter. Successivamente è protagonista di Assassination (1967), Quella carogna dell'ispettore Sterling (1967), e La mala ordina (1971), diretto da Fernando Di Leo.
Questo film, in cui Silva è protagonista, gli dà la fama internazionale. Tra il 1973 e il 1977 recita sempre come protagonista in numerosi film di registi quali Umberto Lenzi, Giovanni Fago, Tonino Ricci, Andrea Bianchi.
Aveva lavorato anche Enzo Castellari in Fuga dal Bronk, ennesimo film cult che aveva fatto il giro del mondo. Silva inoltre ha fatto parte anche del clan di Frank Sinatra.
E' scomparso alla bella età di 95 anni, a dare l’annuncio, su Twitter, è stata la figlia di Dean Martin, Deana Martin.
“I nostri cuori sono spezzati per la perdita del nostro caro amico Henry
Silva”, si legge nel messaggio, “uno degli uomini più buoni, più
gentili e di maggior talento che io abbia avuto il piacere di chiamare
amico. Era l’ultima star sopravvissuta del film originale Ocean’s 11. Ti
vogliamo bene, Henry, ci mancherai”.
Il film a cui Deana Martin si riferisce è la pellicola del 1960 Ocean’s Eleven, uscita in Italia col titolo Colpo grosso, e in seguito oggetto di remake con la fortunata saga degli anni 2000.
Silva tuttavia era noto anche per il suo ruolo nel classico di John Frankenheimer Va’ e uccidi (1962) in cui interpretava il personaggio del coreano Chunjin, che ingaggiava un memorabile duello di arti marziali con The Voice.
Per un incredibile ironia del destino, Silva se n'è andato mentre i cinefili di tutto il mondo lo festeggiavano per il compleanno. Un colpo di scena perfetto e inaspettato degno dei suoi film. Addio Henry, duro che piaceva a tutti.
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