domenica 22 settembre 2024

Lazio, sconfitta di rigore. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI


7 a Gila il mondo gila (Jimmy Fontana, Cantagiro 1965) - La Lazio ha perso una partita nonostante fosse andata in vantaggio con merito, per aver subito due gol da due rigori. Una situazione incredibile che potremmo definire "da Lazio" e che purtroppo annulla quello che si era visto in campo di buono. Due episodi che hanno punito eccessivamente la squadra biancoceleste ma che per la "dura legge del gol" e del fischietto assistito dal Var che vede solo contro di noi, hanno vanificato la voglia di sognare in grande per noi. Copertina d'obbligo al difensore volante che con quel colpo di testa aveva illuso tutti e riscattato i suoi precedenti errori. Peccato.

6 e mezzo a Benigno Zaccagnini - L'arciere non ha scagliato la sua freccia ma è stato il migliore per qualità vista in campo. È il valore aggiunto. Come De Martino per Rai 1 che sta facendo sfracelli coi pacchi.

6+ a Dio vede e Provedel - Una grande parata col piede finita sul palo aveva fatto credere che la Dea bendata fosse tornata ad assisterlo. Poi quei due calci dal dischetto hanno ridimensionato il suo 23.

6+ a Patric del Grande Fratello - Battiamo le mani ai veri gladiatori. Russel Crowe je spiccia casa.

6+ a Rovella per chi non si accontenta - Ha i piedi educati. Ma dovrebbe diventare un po' ignorante per concretizzare i suoi spunti. Avete presente Pio e Amdeo? Beh ne basterebbe uno.

6 a Lazzari alzati e cammina - È il Forrest Gump de noantri. Parte a razzo ma al momento della conclusione spesso si perde. Come Pier Luigi Diaco. 

6 a l'ira di Dia - Un passo indietro rispetto al partitone col Verona. Nè più nè meno di Carlo Conti col nuovo Tale e quale, più fiacco del solito.

6 a Lisasken dagli occhi blu - È partito in quarta è finito in folle e col freno a mano tirato. Sembrava voler spaccare il mondo nella prima frazione di gioco, poi l'Achille Lauro biancoceleste si è avvitato su se stesso finendo come un Fedez qualsiasi.

6- a Guendo è bello esse laziali - Con quel calcio di rigore provocato ha rovinato tutto. Come Sangiuliano con la Boccia. Un autogol clamoroso. Quando stava per riabilitarsi la traversa l'ha bloccato. Della serie quando te dice male c'è rimane solo il Divino amore.

6- a senti che musica coi Tavares - La sua proverbiale irruenza l'ha fregato e c'ha rovinato. Assist, attacco, freccia biancazzurra sul primo binario. Poi è passato col rosso travolgendo la macchina di passaggio. 

5 e mezzo a Somarusic e Pedro Pedro Pè - Ininfluenti. Come Ale e Franz.

5 a Pighin-Sanguin-Noslin (l'evoluzione della specie) - Primo tempo impalpabile, poi il pupillo di Ricky Tognazzi Baroni è uscito. Per prendere il latte per la colazione, le sigarette per lo zio, il Trigoriere per le ultime notizie sulle dimissioni della Ceo greca dalla Roma. E la partita? Poco fumo e poco arrosto.

5- a Fidel Castro Villi - Un pesce fuor d'acqua. Un corpo estraneo. Un oggetto non identificato, come gli Ufo che qualcuno dice di aver visto ma che poi nessuno ha spiegato se esistono veramente. Così lui, c'è ma non si vede, non si vede se c'è. Il marziano a Roma di Ennio Flaiano era stato accolto a furor di popolo come una gradita novità, lui invece che sempre marziano è, lo hanno accolto con scetticismo per le condizioni fisiche. Come andrà a finire? Lo scopriremo solo vivendo avrebbe detto Battisti. Per quello che non si è visto nella partita al Franchi la risposta non c'è. Sipario.

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