martedì 30 ottobre 2018

Lazio, altro che pioggia è un diluvio.Le Pagelliadi

di FRANCESCO TRONCARELLI


6 a Correa l'anno 1900 - Non è stata la Lazio champagne che aveva entusiasmato a Marsiglia quella che ha perso malamente con l'Inter. Lenta, prevedibile e a tratti confusionaria, la squadra di inzaghi è rimasta imbrigliata nel fraseggio dei nerazzurri che al momento opportuno l'hanno trafitta due volte. Lo sterile ritorno di fiamma della ripresa non ha cambiato granchè lo stato delle cose, anzi le ha peggiorate con un'altra rete. Troppo divario in campo e tanta pochezza da parte nostra. Non si è salvato nessuno dal diluvio abbattutosi sull'Olimpico, tranne il Tucu di classe, ma quando è entrato con le sue giocate, era troppo tardi e la disfatta era servita da un pezzo. Amen.

5 e mezzo a veni vidi, Lulic al 71° -Se anche un gladiatore come l'Eroe del 26 maggio stenta a decollare allora c'è da preoccuparsi. Affondi incocludenti, diagonali mai azzeccate ma tanta generosità, quella a cui si appigglia spesso e volentieri. Ma non è bastata per salvare la baracca. Un po' come il pappagallo della Clerici a Portobello, naufragata col suo lentume e amarcord contro la corazzata di Maria De Filippi.

5 e mezzo a dillo a Parolo tuo - Ha corso a vuoto. Come Martina col Pd.

5 e mezzo ad Antonio Elia Acerbis (Lazio del meno 9) - Come può uno scoglio arginare il mare? Se lo chiedeva già Lucio Battisti in tempi non sospetti, ma la domanda allora come ora è rimasta senza risposta perchè da soli è impossibile e qui più che un mare in tempesata c'era uno tsunami nerazzurro.

5 e mezzo a Innamoradu - Applausi a scena a perta quando ha steso un avversario. E in quell'applauso c'era tutta la rabbia dei presenti sugli spalti per la delusione che stavano subendo. Il fatto è che era da stendere i nostri per fargli capire tante cose...

5 e mezzo a Sylva Strakoshina - Sui gol che sono arrivati da tutti li pizzi è sembrato il ministro pentastellato Toninelli, quello delle gaffe a ripetizione: frastornato.

5 al Ciro d'Italia - Ei fu.

5 al Panterone - Ei fu mai.

5 a Rodolfo Bada e Massimo Di Cataldi -  Uno al posto dell'altro, ma messi insieme non ne hanno fatto uno bòno.

5 - a chiedimi se sono (Luis) Felipe - All'inizio si è involato, col passare del tempo si è involuto. E' finito clamorosamente e tristemente involtino. Ma senza sugo.

5 - a basta Bastos - Una presenza inutile. ComeMax Pezzali da Fabio Fazio.

4 e mezzo a Somarussic- Dalle stelle (rete colpo di grazia a Garcia) alle stalle (allo sbando con Icardi). Ha fatto insomma la fine di Renzi che alla Leopolda con Bonolis sul palco sembrava Totò con Peppino. Un tracollo.

4 al Sergente - Questa estate valeva 150 milioni con tanto di Resort a disposizione all'Hilton. Poi è cominciato il campionato e domenica dopo domenica è inziato il tre tre giù giù della sua valutazione. 100 cucuzze, 80 cucuzze, 30 cucuzze fino a diventare lui stesso er cucuzzaro, tenuto a pane e acqua al chiosco der Zagaja all'ultimo cancello di Ostia. E manco un pedalò pe' consolasse. Tanto a che je serve, in campo cammina.

Appunti di gioco
di Roberto Taglieri

Lunedi, 29 ottobre 2018
Nel monday night della decima giornata all’Olimpico l’Inter annienta la Lazio. Sotto di due reti già nel primo tempo con Icardi e Brozovic, nella ripresa è ancora Icardi a chiudere definitivamente i giochi per lo 0-3 finale che consolida il terzo posto nerazzurro. La Lazio arriva a questa partita reduce da tre vittorie consecutive, incluso il bel successo in Coppa: per la squadra di Inzaghi, che perde Leiva per infortunio, va in campo Badelj al suo posto, mentre davanti Immobile fa coppia con Caicedo, che aveva fatto benissimo a Marsiglia. Spalletti a sua volta deve fare a meno di Nainggolan, ma a sorpresa il mister nerazzurro lo sostituisce con Joao Mario, mai in campo in questa stagione; stupisce inoltre l’esclusione di De Vrij, per l’occasione rilevato da Miranda. Il terreno dell’Olimpico sembra in buone condizioni, nonostante le forti piogge delle ultime 48 ore e la partita ha inizio con un grande pressing di entrambe le squadre. Il primo affondo al 9’è dell’Inter, quando Perisic crossa sotto porta, la palla sfila davanti alla linea ma nessuno riesce a intercettarla. Protesta Immobile al 17’ per una spinta in area di Miranda, ma Irrati non pensa proprio d’ intervenire. Al 23’ un tiro di Perisic è molto insidioso ma finisce sul fondo, invece al 29’ da un rimpallo sotto porta arriva la rete di Icardi, che col destro mette in porta il pallone facile facile del vantaggio interista. Al 34’ si fa male Badelj, che è sostituito da Cataldi e poco dopo Strakosha è bravissimo per due volte su Vecino. Il portiere laziale non può nulla però al 41’, quando Brozovic indovina l’angoletto da 25 metri e porta al raddoppio i suoi. Sotto di due gol, nella ripresa la Lazio si butta avanti; ci prova con una punizione di Cataldi, su cui arriva la respinta di Handanovic, poi un tiro di Milinkovic va out, ma la massima pressione degli uomini di Inzaghi non produce grossi grattacapi all’Inter. Il tiro di Marusic al 66’ è messo in corner dal portiere, ma appena Inzaghi sostituisce Caicedo con Correa arriva pure il tris di Icardi, lesto a liberarsi in area e battere ancora Strakosha. Gli ultimi 20’ sono solo una gran sofferenza per il popolo laziale, Correa prima, poi Immobile provano a ridurre il passivo ma trovano ancora Handanovic; la partita finisce col perentorio risultato di 0-3. E’ una brutta sconfitta, per di più casalinga che fortunatamente per la Lazio non pregiudica alcunché in Classifica. Fa però riflettere il fatto che i biancocelesti non fanno mai il salto di qualità: quest’anno non sono ancora riusciti a battere una grande. Sono forti oggi le responsabilità di mister Inzaghi, che se da un lato ha avuto il grande merito di saper ricompattare l’ambiente dopo la sconfitta nel derby e di Francoforte, di contro non è stato finora in grado di apportare alcuna novità alla squadra. Le sue gerarchie lo hanno indotto a far scendere in campo sempre gli stessi  uomini e sempre con il medesimo modulo, mai cambiando gioco per adattarlo a nuove situazioni. Auspicando una difficile ma ormai quasi improcrastinabile trasformazione di Inzaghi, intanto i tifosi laziali sperano di cancellare questa brutta prestazione già domenica prossima contro la Spal.

LAZIO INTER  0–3     29’ 68’ Icardi 42’ Brozovic
LAZIO: Strakosha, Felipe, Acerbi, Radu (77’ Bastos), Marusic, Badelj (33’ Cataldi), Parolo, Milinkovic, Lulic, Caicedo (68’ Correa), Immobile. All: Inzaghi.
INTER: Handanovic, Vrasljko, Miranda, Skriniar, Asamoah, Brozovic, Politano (86’ Keita), Vecino (86’ Gagliardini), Joao Mario (57’ B. Valero), Perisic, Icardi. All: Spalletti
Arbitro Irrati

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