venerdì 8 febbraio 2019

Lazio, meno male che il Pantera c'è. Le Pagelliadi

di FRANCESCO TRONCARELLI


8 e mezzo al Pantera - Un'altra vittoria, un altro golazo del bomber ecuadoregno, un'altra gioia per i tifosi biancocelesti. La Lazio ha steso anche l'Empoli dopo il Frosinone (partita fotocopia con affanno finale), conquistando così in solitaria grazie all'anticipo, il quarto posto in classifica. Quello che le compete, zona Champions, zona dei migliori. Come il colosso del nostro attacco che s'è cercato il rigore, lo ha difeso e si è proposto assistman. Grandissimo!

7+ a Romoletto - Dal 753 a. C. il calcio nell'Urbe e lui, il fratello di Remo, il gemello del cross. E lo si è visto. E' entrato subito in gioco come se fosse stato sempre nel gruppo, smistando palloni e combattendo come un veterano. Tanto pe giocà pe' fa la vita biancoceeste meno amara. E c'è riuscito: buona la prima.

7 ad Antonio Elia Acerbis (Lazio del meno 9) - Certo speriamo che non accetti la quota 100 proposta da Salvini altrimenti semo rovinati. Capirai lui che gioca dai tempi de Fascetti c'ha na certa e potrebbe appende gli scarpini al chiodo de Formllo subito co' la riforma. Ma non lo farà mai, troppo spirito di corpo nelle sue vene. Roba che all'ultimo prelievo pe' il colesterolo jè uscito er sangue biancazzurro.

6 e mezzo a Sylva Strakoshina - Rete inviolata pure 'sto giro. E scusate se è poco.

6 e mezzo a Lucas 2.0 - E chi lo Leiva più dal centrocampo.

6+ veni, vidi e vici al 71° e Innamoradu - La continuità. Ne hanno viste e combinate di tutti i colori ma alla fine sono sempre là a dare il fritto con i loro limiti e i loro numeri. Come Pippo Baudo. Nei secoli fedeli.

6+ a Pedro Pedro Pedro, Pedro Pè - Praticamente il meglio di Santa fe (cit. Raffaella Carrà). Olè.

6 a Correa l'anno 1900 - Tante finte, tanti doppi passi, tanti dribbling, poca concretezza. Come Bisio al festival. Per fortuna el Tucu ha classe, mentre il Kojak dei poveri è rimasto alle elementari col suo spirito da patata.


6 - a Massimo Di Cataldo - Tanto fumo e poco arrosto. Come Massimo Giletti.

6 -  a Rodolfo Bada - Poco arrosto e tanto fumo. Come Gigi Marzullo.

5 e mezzo al Sergente - Infortunio a parte non ha mai ingranato. Avete presente Patty Pravo paralizzata dal tiraggio del volto a Sanremo?

5 e mezzo a basta Bastos - A un certo punto si è fatto una rabona con tunnel su se stesso. Una cosa mai vista, uno spettacolo nello spettacolo, neanche un Oscar Lopez dei tempi migliori che era na sega vera è mai riuscito a tanto. Colto di sorpresa Roberto Giacobbo ha chiesto i filmati a Sky per preparare uno speciale del suo Voyager dal titolo che è tutto un programma: Ai confini della realtà.

5 e mezzo a striscia la Berisha - Come Rocco Papaleo al Dopofestival. Inutile.

 Appunti di gioco
di Roberto Taglieri

Giovedi, 7 febbraio 2019


I biancocelesti soffrono ma vincono. All’Olimpico nell’inconsueto anticipo del giovedi la squadra di Inzaghi batte l’Empoli per 1 rete a 0, grazie ad un gol su rigore di nel primo tempo procurato e siglato da Felipe Caicedo, migliore in campo dei suoi. La Lazio arriva alla 23sima di Campionato dopo la vittoria esterna di Frosinone, per i toscani invece solo un pari in casa col Chievo. Iachini che è sempre senza Dragowski e La Gumina, propone il suo 352 con Caputo e Farias davanti. Simone Inzaghi invece, che non può disporre di Parolo squalificato, ha Immobile in forma precaria e non rischia nemmeno Luis Alberto, spedito addirittura in tribuna. Esordisce il neo acquisto Romulo, a centrocampo c’è Berisha dal primo minuto, Caicedo e Correa sono le due punte. I biancazzurri vogliono una vittoria interna che manca dal 22 dicembre col Cagliari: la Lazio ovviamente parte bene ed ha subito una buona possibilità: al 3’ Romulo crossa, Acerbi calcia e la palla sfila sul fondo di pochissimo per la prima occasione laziale. Caputo risponde poco col destro dopo impegnando Strakosha. L’Empoli difende abilmente e prova inserimenti in ripartenza; difficile per gli uomini di Inzaghi scardinare le retrovie avversarie, complice anche la cronica carenza d’idee sulla trequarti, ora che manca anche Luis Alberto. Così Correa alla mezz’ora prova cosi a fare tutto da solo e giunto in area scocca il sinistro su cui però c’è Provedel; poi il bel cross di Lulic non trova pronto Milinkovic per la deviazione aerea. Però la Lazio non sembra troppo concentrata, perde tante palle innocue ed innesca spesso i contropiede dell’Empoli. Al 37’ un’azione bellissima, tutta di prima, non ha seguito perché Milinkovic solo davanti al portiere perde tempo prima di calciare, ma al 40’ Dell’Orco fa un regalo inaspettato alla truppa laziale. Il suo retropassaggio è lentissimo e Provedel per raggiungere il pallone atterra Caicedo. Chiffi assegna il rigore che batte lo stesso Caicedo, portando i suoi in vantaggio proprio alla fine del primo tempo. Nella ripresa Iachini toglie Farias per Oberlin; al 56’ su punizione battuta da Berisha, Acerbi di testa colpisce alla grande ma trova i guanti del portiere e subito dopo esce Milinkovic per Cataldi. Per l’Empoli arriva il tiro di Krunic che sfiora il palo, in contropiede Caicedo innesca Correa che spara alle stelle davanti al portiere il pallone del raddoppio. C’è confusione in campo, poca qualità da entrambe le parti; i biancazzurri retrocedono e si espongono a qualche pericolo. Lascia anche Berisha per Badelj al 76’, poi si susseguono altri errori: la Lazio rischia ancora ma alla fine ce la fa, portando a casa la vittoria. E così dopo la doppia debacle con Napoli e Juve i biancocelesti fanno il loro dovere e si riprendono, grazie a due affermazioni di misura. Sei punti in due gare per gli uomini di Inzaghi che intanto scavalcano tutti in Classifica in attesa delle altre partite ed hanno una settimana piena per preparare al meglio la sfida di andata contro il Siviglia di giovedì 14 febbraio. 



LAZIO     EMPOLI    1 – 0        41’ Caicedo  r.
LAZIO:Strakosha, Bastos, Acerbi, Radu, Romulo, Leiva, Milinkovic (57’ Cataldi), Berisha (76’ Badelj), Lulic, Correa, Caicedo (84’ Neto).  All: Inzaghi
EMPOLI: Provedel, Veseli, Silvestre, Dell’Orco, Di Lorenzo, Krunic, Bennacer, Traorè (68’ Acquah), Pasqual (87’ Mchelidze), Farias (50’ Oberlin), Caputo. All: Iachini
Arbitro Chiffi 







 


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