lunedì 23 settembre 2019

Lazio, il Parma è cotto. Le Pagelliadi

di FRANCESCO TRONCARELLI


7 e mezzo a Somarusic - Una ritrovata Lazio ha steso il Parma con due gol (uno per tempo), smentendo così finalmente se stessa, leggi una squadra che gioca e regge solo 45 minuti. E' stata una partita senza storia in cui gli Inzaghi boys, pur con qualche pausa hanno tenuto sempre il boccino in mano, confermandosi superiori per qualità e quantità di gioco rispetto i volenterosi ma scialbi gialloblu. Il Parma è sembrato veramente cotto e la Mitica se l'è mangiato con due bocconi. Copertina d'obbligo (sì, perchè qundo je ricapita?) al capoccione montenegrino, autore di una rete incredibile. E' lui il testimonial del match per impegno e caparbietà.

7 al Ciro d'Italia - E sono 103. Tanti, altro che storie. E se al momento del cambio ha rosicato è un bene, perchè sente questa maglia con l'Aquila sul petto come una seconda pelle e quindi ce po' sta. Tutto il resto so' chiacchiere da condominio.

7 a Lupo Alberto - C'era una volta il Ciuffo biondo che faceva impazzire il mondo, ora quel capello è tutto nero e a stupirsi adesso è il mondo intero. Dalle Alpi alle Piramidi dal Manzanarre al Reno come aveva previsto il buon Alessandro Manzoni, so' rimsti tutti a bocca aperta per i lanci che ha fatto a cominciare con quello che ha permesso al bomber de noantri di segnare anche da Mobile (era dal 4 novembre che non lo faceva su azione all'Olimpico) dopo essere stato tanto Immobile (solo su rigore). Applausi.

6 e mezzo a chiedimi se sono Luis Felipe - Partitone. Ce se crede? Come Renzi tornato ago della bilancia in politica. Ce se crede? Appunto.

6 e mezzo al Sergente e a Correa l'anno 1900 - Attenti a quei due. Uno mozzica, l'altro azzanna, ma quando je pare a loro però, questo è il problema. Sono andati a corrente alternata, quando si accendeva uno l'altro era in penombra, quando questo poi usciva dal buio l'altro s'illuminava. Tutto andrà alla grande quando saranno pappa e ciccia e viaggerano all'unisono. Per ora viaggiano sul trenino da Roma per Ostia: quello che se sa quando parti ma non se sa quando arrivi.

6+ a Lucas 2.0 ( ma Biglia che fine ha fatto?) -  E chi lo Leiva più lì in mezzo al campo.

6+ ad Antonio Elia Acerbis - Ha fatto il suo. Come Panariello a Tale e quale. Due battute, qualche moina e la solita presa in giro di Salemme. Un classico.

6 a dillo a Parolo tuo e ar Pantera - Subentrati in corsa, hanno portato in campo il peso della loro esperienza. Come Grillo e Casaleggio che hanno preso pe 'na recchia Di Maio spingendolo al governo con Zingaretti.

6 a Innamoradu - E' tornato in palla, vispo e vegeto. Come Berlusconi uscito dal letargo.

6 a Sylva Strakoshina - Una frescaccia alla Carrizo, una paratona alla Peruzzi. A noi ce basterebbe che non facesse entrà quelli che te vonno ammollà i contratti finti Enel e i Testimoni de Vicenza e sarebbe già un bel portiere.

6 a Meco Jony - Tornerà utile. Nè più nè meno di Magalli.

6 a veni, vidi, Lulic al 71° - Gira ancora, ma qualcosa in lui si è arruginita. Come Cocciante con l'italiano che dalla Venier se n'è uscito con "Se io potrei". Sipario.





Appunti di gioco
di Roberto Taglieri

Domenica, 22 settembre 2019
La Lazio ha la meglio sul Parma. All’Olimpico i biancazzurri già in vantaggio dopo pochi minuti con Immobile, trovano il raddoppio con Marusic nella ripresa per il 2-0 finale, dopo aver disputato una gara non spettacolare ma convincente. Per la quarta di Campionato i biancocelesti non possono più commettere errori; archiviato il doppio passo falso contro Spal e Cluj Inzaghi, che ha tutti a disposizione, rimette Marusic a destra per far respirare Lazzari. Immobile e Correa sono le due punte, con Luis Alberto che ricompare trequartista. D’Aversa invece, che recupera Barillà, mette in campo il 433 che ha perso contro il Cagliari, tranne Gagliolo, sostituito in difesa da Pezzella. Nei minuti iniziali Inglese prima, poi Correa tentano la conclusione, poi all’8’ Immobile torna al gol sbloccando la gara con un sinistro diagonale che finisce sul palo ed in rete. Ottimo nella circostanza il passaggio filtrante di Luis Alberto, che consente alla punta laziale di trovarsi a tu per tu col portiere. Milinkovic sfiora il raddoppio poco dopo ma sbaglia mira mettendo out. E’ una Lazio ispirata quella di stasera, che riesce a far girare molto bene il pallone, ma ha delle pericolose amnesie come al 21’, quando Strakosha riesce a mettere in corner sul tiro insidiosissimo di Inglese. Alla mezz’ora Correa in agilità prova a far passare il pallone tra le gambe di Sepe che però non si fa ingannare. Poi sempre il Tucu nel finale di tempo con un rasoterra trova di nuovo il portiere che neutralizza in due tempi. Nella ripresa, ultimamente letale per la Lazio, i biancazzurri invece si buttano avanti per evitare la debacle da secondo tempo: subito Immobile impegna dai 20 metri il portiere, poi Luis Alberto al 59’ colpisce il palo direttamente da calcio d’angolo. Inzaghi mette Caicedo e toglie Immobile, che s’arrabbia moltissimo per la sostituzione. Ma poco dopo la sfuriata del centravanti la Lazio chiude i conti: è Marusic a siglare il raddoppio dopo essersi liberato di Pezzella; il suo rasoterra diagonale trafigge Sepe e mette al sicuro il risultato. Ancora il montenegrino, oggi il migliore dei suoi al 73’ impegna ancora il portiere, che riesce a respingere come può. Poi quasi a tempo scaduto Milinkovic non trova la porta spedendo a lato da ottima posizione, poi Caicedo si fa deviare il possibile tris da Bruno Alves e questa è l’ultima opportunità della partita, che termina col risultato di 2-0. Buona risposta laziale dopo le due batoste, senz’altro c’è meno leziosità e più concretezza. Ma la squadra di Inzaghi resta ancora lenta in alcune circostanze, concede sempre qualcosa all’avversario ed evidentemente deve migliorare in concentrazione. Oggi comunque era necessario fare risultato e quello è avvenuto: questa vittoria rende migliore il clima e lo spirito della squadra, soprattutto in attesa della grande sfida di S. Siro contro l’Inter capolista.

    
LAZIO  PARMA 2–0  8’ Immobile  66’Marusic
LAZIO: Strakosha, Felipe, Acerbi, Radu, Marusic, Milinkovic, Leiva (74’ Parolo), Luis Alberto, Lulic (83’ Jony), Luis Alberto, Correa, Immobile (63’ Caicedo). All: Inzaghi
PARMA: Sepe, Darmian, Iacoponi, Alves, Pezzella, Hernani, Brugman (78’ Sprocati), Barillà, Kukusevski, Inglese (84’ Cornelius), Gervinho (75’ Karamoh). All. D’Aversa
Arbitro Abisso

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