6 e mezzo al Pantera - La sosta non fa bene alla lazio, è storia, ma c'è anche da dire però che la coperta è corta, troppo, e perciò il turn over applicato alla squadra alla fine dei giochi si è rivelato un game over. Troppo lenta e prevedibile la squadra ed anche troppo assenti ingiustificati fra gli uomini messi in campo (sostituzioni comprese che non hanno inciso affatto) da Inzaghi. Tra i pochi a salvarsi il bomber equadoregno che c'ha provato con tanto di palo preso come da copione. Poteva essere una scampagnata di fine estate, si trasformata in una batosta d'inizio stagione. Incredibile ma vero. Abbiamo resusicitato una formazione che stava più de là che de qua e che ci ha messo Spall..le al muro. Noi dove stiamo e soprattutto dove andremo lo scopriremo solo vivendo come diceva Lucio Battisti. Per ora non lo sa nessuno. Mea culpa e voltare pagina.
6+ al Ciro d'Italia - Ha segnato al minuto 17 con la maglia 17 sulle spalle (a proposito per concerdeci il rigore, dal Var hanno chiesto l'intervento dei Ris dei Carabinieri: sette minuti d'attesa!). La sfiga quindi per lui, sembra spazzata via. Ma non per gli altri della combriccola.
6 a dillo a Parolo tuo - Aveva più fiato lui che c'ha na certa, che tanti pischelli in campo. Avete presente Berlusca?
6 ad Antonio Elia Acerbi - Non l'hanno fatto Ministro della difesa nel nuovo governo, ma l'hanno chiamato in Nazionale. Siamo sicuri che j'abbia fatto bene?
6 a Lucas 2.0 (Quello che ride) - All'inizio s'è involato, col passare del tempo si è involuto. E' finito involtino.
6 - a Lazzari, alzati e cammina - Un passo indietro dopo le prime due performance. Un po' come Zingaretti, che dopo tutto quello che gli aveva detto contro, ha ingoiato il rospo e si è messo con i grillini.
6 - - a Innamoradu e Veni, vidi, Lulic al 71° - Tanto fumo e un po' d'arrosto. Ma non è bastato per rifocillare i compagni di merende.
6 - - a Sylva Strakoshina - Tiri 2, gol 2. In perfetta media Carrizo.
5 e mezzo a Lupo Alberto - E' come quel profumo delle star, Egoist. Costa na cifra ma alla resa vale come il deodorante della Nivea. Dall'oroscopo di Branko la Luna consiglia: siate altruisti. Volgo, passa la palla più spesso e non fa tutto da solo.
5 e mezzo al Sergente - E' entrato nella ripresa direttamente dal mare. Con le pinne, fucile ed occhiali.
5 e mezzo a Correa l'anno 1900 - Anche lui si è presentato al Mazza di Ferrara direttamente dal Tibidabo, ma con la paletta e il secchiello e soprattutto preoccupato per non aver pagato il pedalò. Mo lo senti er bagnino quando torna in spiaggia.
5- - a Patric del Grande Fratello e Vavra e lo storico gol al minuto114 (Roma-Slavia Praga 19/3/1996) - Come diceva Rigoletto in tempi non sospetti "Questo o quello per me pari son": Ovvero due seghe internazionali.
Appunti di gioco
di Roberto Taglieri
Domenica, 15 settembre 2019
Terza
giornata: al “Paolo Mazza” la Lazio contro la Spal si butta via. Al gol
su rigore di Immobile nel primo tempo risponde la rete di Petagna nella
ripresa e il gol di Kurtic nel recupero, che sigla il 2-1 definitivo
per i padroni di casa. Trasferta difficile a Ferrara per la squadra
biancoceleste, che trova una Spal ancora a secco di punti in classifica.
Sempre fuori Fares, il 352 di Semplici oggi prevede Reca in difesa nel
ballottaggio con Igor, mentre davanti con Petagna c’è Di Francesco e non
l’ex Floccari. Inzaghi invece stavolta cambia molto: dietro c’è Patric,
a centrocampo manca Milinkovic e davanti al posto di Correa gioca
Caicedo. In un caldo micidiale la Lazio parte fortissimo, subito Leiva
prende l’iniziativa e va anche al tiro già al 2’; la squadra
biancazzurra tiene bene il campo ed al 10’ su passaggio di Luis Alberto
il diagonale di Caicedo scheggia il palo. Al 15’ dopo una lunghissima
valutazione del Var per un possibile fuori gioco di Parolo, Calvarese
per un fallo di mani di Tomovic concede il calcio di rigore alla Lazio.
Batte Ciro Immobile, che spiazza Berisha e la squadra capitolina va in
vantaggio meritatamente. Dopo la rete la Lazio prosegue con un ritmo
indiavolato e la Spal barcolla. Al 28’ Kurtic ha la prima opportunità
per la squadra di casa, ma di testa spedisce alto sulla traversa. Poi al
37’ Luis Alberto di sinistro potrebbe raddoppiare ma trova la parata di
Berisha, che si ripete dopo poco sul colpo di testa di Acerbi. Al 41’
anche Caicedo su passaggio d’Immobile calcia rasoterra ma manda di un
soffio sul fondo; anche Luis Alberto non ha la mira giusta e dopo ben 7’
di recupero si conclude il primo tempo. Dopo il riposo subito c’è il
cambio di Inzaghi che toglie Patric, mezzo infortunato e già ammonito,
per Vavro. Semplici cambia modulo, optando per un 442 e la Spal in campo
ora si rivede. Al 59’ Kurtic col sinistro prova la conclusione su cui
si oppone bene Strakosha, mentre esordisce in serie A il brasiliano
Strefezza, che rileva Reca al 61’. Poco dopo Petagna raggiunge il
pareggio: dopo aver ricevuto da Kurtic con una mezza girata che passa
tra tante gambe infila il pallone in rete al 63’. Inzaghi a questo punto
decide di mettere in gioco Milinkovic e Correa; vanno fuori Leiva e
Caicedo. I padroni di casa sembrano avere più energie e riescono a
bloccare tutte le offensive della Lazio, in debito d’ossigeno e senza
più la forza di creare un gioco veloce. All’80 Kurtic di testa sfiora il
vantaggio mandando di poco sopra alla traversa, poi una punizione di
Luis Alberto a giro finisce out. A tempo scaduto la Spal corona la sua
rimonta: in ripartenza Kurtic trova un rimpallo in area e solo soletto
fa partire un piattone preciso che supera Strakosha e permette ai suoi
di aggiudicarsi l’incontro. Un primo tempo completamente appannaggio
laziale, invece una ripresa giocata con zero convinzione dai
biancazzurri, raggiunti sull’1-1 e poi addirittura superati in extremis
da una squadra non irresistibile ma che ha dalla sua una quella voglia e
quella determinazione che i capitolini hanno messo in mostra solo per
45’. Un brutto segnale per gli uomini di Inzaghi, che dovrà cercare di
dare una bella scrollata ai suoi ragazzi; la Lazio non può staccare la
spina in modo così repentino: problemi fisici o difficoltà mentali,
qualcosa deve per forza cambiare altrimenti non si va avanti. Inizia
così nel peggiore dei modi il mini ciclo di fuoco che porterà i
biancocelesti a disputare 7 gare in tre settimane: giovedi la truppa di
Inzaghi volerà in Transilvania per la prima partita di Europa League
contro il Cluj e poi all’Olimpico sarà in scena il Parma, prima della
difficilissima trasferta di Milano contro i nerazzurri.
SPAL LAZIO 1–2 17’ Immobile (rig.) 63’ Petagna 92’ Kurtic
SPAL: Berisha, Vicari,
Cionek, Tomovic (79’ Felipe), D’Alessandro (72’ Sala), Missiroli,
Murgia, Kurtic, Reca (61’Strefezza), Di Francesco, Petagna. All:
Semplici
LAZIO:
Strakosha, Patric (48’ Vavro), Acerbi, Radu, Lazzari, Parolo, Leiva
(67’ Milinkovic), Luis Alberto, Lulic, Caicedo (67’ Correa), Immobile.
All: Inzaghi
Arbitro Calvarese
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