domenica 27 settembre 2020

Lazio, buona la prima. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI


8 e mezzo a Somarusic - La Lazio è tornata. Con due gol, uno per tempo, la prima squadra della Capitale ha steso un Cagliari ben messo in campo e sicuramente rognoso. Una vittoria d'esordio in trasferta che ha fatto capire (nonostante il malumore per il mercato della piazza) quali siano le sue intenzioni per questo campionato, ovvero i quartieri alti della classifica. Anzi, come diceva Mile Bongiorno in una celebre pubblicità, "sempre più in alto". Per ora con questa squadra che si conosce a memoria, più avanti, forse e si spera, con l'aggiunta di qualche elemento di peso. Protagonista assoluto del match, il sonnambulo montenegrino risvegliatosi dal suo torpore che ha sfoderato una prestazione super. Buona la prima per lui e per la banda Inzaghi insomma. E così sia.

7+ a Lazzari alzati e cammina - e continua a correre come sai fare con l'aggiunta del gol. Che per te è una cosa rara e perciò ha un valore particolare. Come per Roberto Giacobbo che a forza di spararle sempre più grosse ogni tanto ci azzecca.

7+ al Ciro d'Italia - Dove eravamo rimasti? A Immobile Scarpa d'oro e capocannoniere del campionato. Con la rete con cui ha inaugurato la stagione, siamo già al laccio della pantofola di bambù. E scusate se è poco.

6 e mezzo ad Antonio Elia Acerbis - Ministro della Difesa. Anche se si vuole raddoppiare lo stipendio come il preseidente dell'Inps nonostante il caos che ha combinato.

6 e mezzo a Innamoradu - Nei secoli fedele alla causa biancoceleste. Ha iniziato che c'erano le guerre puniche, finirà con Martufello presidente della Repubblica. Impossibile? Con quello che si è visto negli ultimi anni in parlamento se po' fa, se po' fa.

6 e mezzo al Sergente - Ha buttato la sua fisicità in mezzo al campo. Come Sabrina Salerno ai Soliti ignoti.

6+ a Sylva Strakoshina - Pressato dalla presenza ingombrante di Totò Reina come secondo, ha cercato di dare il meglio di sè per evitare danni. Nè più nè meno di Luca Ward a "Tale e quale" che per imitare Ligabue sembrava Angelo Barnabucci, il Walter Finocchiaro di "Compagni di scuola" che ridicolizza Fabris. 

6+ a Lupo Alberto - Rispetto all'anno scorso è migliorato molto, come Alberto Matano che senza la Cuccarini a "La vita in diretta" sembra Gigi Proietti. E pensare che quando cantava con Mina "Parole, parole, parole" sembrava solo un bravo conduttore, ora invece inizia a dare due calci al pallone come un buon dilettante. Ne sentiremo ancora parlare di Alberto Lupo, ex attore che sostituisce l'omonimo al contrario Lupo Alberto.

6 a Patric del Grande Fratello - Senza infamia e senza lode e soprattutto tanta caciara. Avete presente Ninetto Davoli a "Ballando con le stelle"?  

6 a Cuando Escalante el sol - aquí en la playa al Tibidabo, Siento tu cuerpo vibrar cerca de mí, Es tu palpitar, es tu cara, es tu pelo, Son tus besos, me estremezco, oh, oh, oh, Cuando Escalante el sol... (Los Marcellos Ferial, Disco per l'Estate 1962). 

6 a A Ke Prò - l'avemo preso? La domanda più ricorrente sui social. Adesso che l'abbiamo visto possiamo rispondere, per fare numero. E che numero.

6- a Lucas 2 (ma Biglia che fine ha fatto?) - Da quando si è tagliato la zazzera sembra un altro in tutti i sensi. Invece di rubare palloni e far ripartire i compagni di merende, mena e basta. Come Riccardo Rossi che urla credendo di far ridere. Invece urla e basta.

5 a Correa l'anno 1900 - Se fosse vera la chiacchiera dei 50 milioni offerti dalla Juventus, sarebbe da dargielo subito. Ma è una bufala, come la sua prestazione nell'Arena cagliaritana. Una fake news come la notizia del pupone che fa miracoli. Come no, se fosse vero gli avrebbe fatto vincere qualcosa in tanti anni e no zero tituli. Sipario. 

 



Appunti di gioco

di Roberto Taglieri

 

Sabato, 26 settembre 2020

Lazio: buona la prima. Alla “Sardegna Arena” nell’anticipo della seconda giornata i biancocelesti hanno la meglio sul Cagliari per 2 reti a 0: apre Lazzari nel primo tempo, chiude Immobile nella ripresa ed i primi tre punti sono in tasca per i capitolini. Nuova Lazio, vecchia Lazio. Una campagna acquisti ancora incompleta costringe Simone Inzaghi a mandare in campo gli stessi uomini dello scorso anno per la prima uscita ufficiale dei suoi. Quindi solito 352 per i biancazzurri, stasera con Patric e Radu in difesa e Correa ed Immobile davanti. Il Cagliari, senza Carboni, Cerri e Ceppitelli, mette in panca il nuovo acquisto Godin; per Di Francesco la linea d’attacco è Nandez, Pedro e Simeone. Iniziano alla grande i biancocelesti, oggi in completo verde fluo, che vanno subito a segno con Lazzari. L’esterno laziale elude Lykogiannis  ed a porta vuota butta in rete un pallone facile facile, dopo un assist di Marusic, bravissimo e caparbio ad insinuarsi in area sulla sinistra. Dopo il gol i biancazzurri restano sempre molto pericolosi, fanno gran movimento e non danno respiro al Cagliari. L’unico mezzo pericolo per gli ospiti lo crea Rog, che al 26’ con un diagonale impegna Strakosha che respinge in modo non perfetto. Al 33’ grande opportunità per la Lazio, prima con Milinkovic, poi con  Correa che di testa prende un palo ed infine con Immobile che spara alto da buona posizione, ma è tutto inutile perché Massa aveva già segnalato l’off side. Al 42’ in ripartenza Immobile a giro prova a sorprendere Cragno, che riesce a deviare a lato con la punta delle dita. Dopo il riposo il Cagliari cerca di essere più intraprendente; al 48’ Joao Pedro calcia bene, Strahosha non riesce a bloccare ma respinge su Simeone, che tira a botta sicura ma manda in alto la più incredibile delle occasioni per ristabilire la parità. I padroni di casa aumentano il pressing sui portatori di palla, ma la Lazio non si fa intimorire e prova a costruire di nuovo il suo gioco come nel primo tempo. Leiva si fa ammonire e come sempre Inzaghi decide per la sua sostituzione, così è Escalante ad esordire con la maglia biancazzurra al 62’. Poco dopo Milinkovic cerca il tiro di precisione e anche stavolta Cragno, molto reattivo, riesce a mettere in angolo. Al 68’ buona opportunità per il Cagliari; su spiovente in area Walukiewicz non riesce a deviare in porta da due passi. Dopo una girandola di sostituzioni  arriva il raddoppio laziale: Marusic, oggi il  migliore dei suoi, offre un pallone d’oro a Immobile al 75’ il bomber biancazzurro di piatto col destro non perdona e sigla il suo primo gol ufficiale della stagione. La partita non ha più molto da dire, entrano anche Parolo e Cataldi prima dei 4’ di recupero che sanciscono la fine della gara. Tutto ok per la Lazio; un’ottima prestazione, leggermente sotto tono nella prima parte della ripresa, ma in sostanza un risultato meritato. La Lazio, nonostante un calo atletico che in questo periodo ci può stare, ha saputo resistere, lottare e finire in bellezza con la vittoria. E’ un gran piacere notare che il gruppo è senz’altro unito, lo dimostra l’esultanza di tutti i compagni alle reti messe a segno oggi: un ottimo viatico per le prossime due difficilissime  partite contro Atalanta ed Inter. Chi ben comincia…  

 

  

CAGLIARI  LAZIO  0-1     4’ Lazzari 74’ Immobile

CAGLIARI:  Cragno, Farago (79’ Zappa), Walukiewicz, Klavan, Lykogiannis (87’ Tripaldelli), Rog, Marin (70’ Calligara), Sottil (79’ Pavoletti), Nandez, Pedro, Simeone (79’ Despodov). All. Di Francesco

LAZIO: Strakosha, Patric, Acerbi, Radu (79’ Parolo), Lazzari, Leiva (63’ Escalante), Milinkovic (70’ Akpro), Luis Alberto (79’ Cataldi), Marusic, Correa (70’ Caicedo), Immobile. All Inzaghi 

Arbitro Massa


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