di FRANCESCO TRONCARELLI
8 e mezzo a Lupo Alberto - Una magia de el Diez biancoceleste ha steso una Samp arrembante e messa bene in campo (esatto contrario di quella che si era vista contro quelli dell'altra sponda). Una gol da grande protagonista del calcio che ha illuminato una partita dominata a lungo e conclusasi con il solito assedio finale. Quando lui era uscito, a conferma del suo particolare stato di grazia. Si chedeva una vittoria per arrivare sereni e compatti con l'appuntamento Champions e così è stato. Ottimo. La Mitica ha fatto centro e Inzaghi 100 (vittorie in panchina), e scusate se è poco. Avanti Lazio, avanti laziali!
7 a Somarusic - Il Sonnambulo dal volto umano ancora una volta in grande spolvero. Attenzione, no che sia stato assunto con la ditta di pulizie di Lotito, ma nel senso tecnico della locuzione. Da non confondere peraltro con loculo, quello dove dovrebbe rintanarsi qualcun altro per la vergogna. Vedi sotto.
7 ad Antonio Elia Acerbis - E' l'occasione mancata da Draghi, c'aveva il Ministro della difesa ideale per il suo governo e non se ne è reso conto. Annamo bene, cit. Sora Lella.
7 al Sergente - Quando è uscito il Mago è salito in cattedra perendendosi la squadra sulle spalle. E ha fatto di tutto per chiudere la gara al meglio. Qualcuno dei suoi sottoposti però non troverebbe posto neanche a capà le patate ne "La caserma", il reality di Rai 2.
6 e mezzo a Patric del Grande fratello - Credo che un sogno così non ritorni mai più (Volare, Domenico Modugno, Sanremo 1958). Quando il telecronsita ha detto "la spazza Patric" molti si sono commossi, altri si sono presi a schiaffi per capire se fossero svegli, altri si sono alzati in piedi dalla poltrona dove erano spaparanzati per applaudirlo. Insomma, ha giocato bene senza commettere le solite frescacce. Una cosa mai vista. Come Di Maio agli Esteri.
6+ a Lucas 2.0 (Biglia chi?) - Quando je regge la pompa e chi lo Leiva più dal centrocampo?
6+ a Correa l'anno 1900 - e correa pure lui, coi suoi colpi de tacco e colpi de punta. Ma è durato solo mezz'ora. Come Rocco Siffredi sul set.
6+ a occhio a Musacchio - L'avevamo detto, occhio a Tony Musacchio Abbacchio (che non c'entra nulla ma serve per fare la rima). A lungo assente dal set (ultimo film Anonimo veneziano con la Bolkan una vita fa), doveva riprendere confidenza con l'ambiente. E così tomo tomo cacchio cacchio (un'altra rima) è riuscito a dire la sua. Provaci ancora Abbacchio.
6 a Toto Riina - Omo de panza, omo de sostanza, omo a galla sulla paranza. Ma c'è mancato poco che affondasse co' tutto er barchino.
6 al Ciro d'Italia - Si è risparmiato per Lewandowski. E ho detto tutto. PS la festa di compleanno è solo rimandata.
6 a veni, vidi, Lulic al 71° - E come cantava Adriano Pappalardo, ricominciamooooo. Bentornato Senad.
6 a quando escalante el sol, A ke Pro e c'è tanto da Fares - Come Aldo, Giovanni e Giacomo, ce se so' messi in tre pe' fanne uno bono.
4- - a sono un pirata non sono un signore - Al 67° ha avuto una palla d'oro, una palla che gli diceva "eccomi sono tua", come Diletta Leotta a Can che abbaia non morde Yaman. Doveva solo alitare per buttarla dentro (e con quelle zozzerie che se magna, sarebbe stata n'alitata da sturbo) e invece Nina Murici confermandosi il più scarso delle seghe internazionali che abbiamo avuto, l'ha incredibilmente respinta verso il centro campo come fosse un difensore avversario aggiunto. Un allontanamento del pallone dall'aria piccola doriana che ha suscitato l'entusiasmo del Fettina trovatosi a giocare in dodici. Una scena da "Oggi le comiche" che neanche Ficarra e Picone sarebbero riusciti a recitare. Capocchiano che era Capocchiano avrebbe fatto sicuramente di meglio mentre Enrico Toti, l'eroico bersagliere con una gamba sola, avrebbe addirittura segnato con tutta la stampella. Dice, ma tu ce l'hai con lui. E no, è lui che ce l'ha con noi. Sipario.
Appunti di gioco
di Roberto Taglieri
Sabato, 17 ottobre 2020
La Lazio batte la Samp. Nell’anticipo della 23sima giornata di Campionato i biancocelesti passano in vantaggio nel primo tempo con Luis Alberto, la rete che è sufficiente a sconfiggere i blucerchiati di misura e conquistare i tre punti. Dopo la sconfitta di S. Siro la Lazio torna all’Olimpico per ripartire; Inzaghi perde per squalifica Hoedt e Lazzari, oltre a non poter fare affidamento nemmeno su Radu. Perciò in difesa con Patric ed Acerbi c’è Musacchio ed a centrocampo poi dal primo minuto giocherà Lulic. Ranieri invece non ha né squalificati, né infortunati; a parte gli ex Candreva e Keita, in difesa troviamo Colley e Yoshida e davanti c’è Quagliarella. Dopo un minuto di raccoglimento per la morte di Mauro Bellugi ha inizio la gara con la Lazio che come sempre prova a fare possesso. I biancazzurri hanno subito la supremazia a centrocampo, ma sembrano carenti di grinta; il primo tiro in porta è di Luis Alberto al 23’ ma Audero devia bene in angolo. E’ il preludio alla rete dello spagnolo, che riceve da Milinkovic e dai 16 metri lascia partire un destro che non lascia scampo al portiere blucerchiato. I biancocelesti in vantaggio provano a raddoppiare già al 29’ con Immobile, che al volo non inquadra la porta da difficilissima posizione. Poco dopo un altro tentativo di Immobile e poi di Marusic vengono neutralizzati non senza fatica da Audero; la Samp si vede solo in chiusura di primo tempo, ma senza consistenza. Nella ripresa Ranieri mette subito nella mischia Bereszsynski e Jankto; al 54’ su cross di Augello, Quagliarella colpisce male e la palla va oltre la traversa. Adesso arriva il turno di Fares ed Akpa Akpro, che sostituiscono Lulic e Correa; la Lazio si copre, la Samp va vicinissima al pari con Jankto, che non riesce ad approfittare di un errore in uscita di Reina. Invece il nuovo entrato Muriqi si divora un gol fatto ciccando un pallone clamorosamente davanti alla porta al 67’. I biancazzurri perdono di qualità, ma anche di lucidità, Fares all’80’ calcia senza convinzione ed Audero blocca. La Samp nel finale si riversa tutta nell’area biancazzurra che è in grande affanno; tra errori, mischie e tutti contro tutti gli ospiti però non riescono mai ad impensierire la squadra di Inzaghi. A tempo scaduto, mentre la punizione dai 20 metri di Quagliarella colpisce la schiena di Muriqi, Massa contemporaneamente fischia la fine e per i biancazzurri arriva la vittoria. La Lazio ci mette la giusta grinta per avere la meglio sugli avversari e per risparmiare le forze in vista della gara di Champions; rischia troppo nel finale ma riesce ugualmente nell’intento di portare a casa i tre punti. La squadra di Inzaghi raggiunge di nuovo momentaneamente la quarta posizione in Campionato ed ora potrà concentrarsi solo sulla partita di martedi contro il Bayern di Monaco.
LAZIO SAMPDORIA 1–0 23’ Luis Alberto
LAZIO: Reina, Patric, Acerbi, Musacchio, Marusic, Leiva (64’ Escalante), Milinkovic, Luis Alberto (64’ Muriqi), Lulic (56’ Fares), Correa (56’ Akpa Akpro), Immobile (86’ Caicedo). All Inzaghi
SAMPDORIA: Audero, Ferrari, Yoshida (46’ Bereszsynski), Colley, Augello, Candreva (80’ Torregrossa), Ekdal, Silva, Ramirez (46’ Yankto), Keita (67’ Damsgaard), Quagliarella.All. Ranieri
Arbitro Massa
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