domenica 28 febbraio 2021

Lazio, non pervenuta. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

5 a  Totò Riina - L'onda lunga dello tsunami Bayern è arrivata sino a Bologna. Una Lazio irritante, assente e sempre in ritardo ha ceduto malamente il passo ai rossoblù, squadra modesta ma che ha giocato col coltello fra i denti. Noi con la coda fra le gambe. La prova a corrente alternata del portierone solitamente in palla, è la triste fotografia di una sconfitta brutta che ha fatto male a tutti. Un anno fa, il 29 febbraio 2020, l'Aquila batteva il Bologna e volava al primo posto in classifica facendo sognare la sua gente. È passato un anno ma sembra un secolo. E nessuno sogna più. Sipario.

5 ad Antonio Elia Acerbis - Una volta da solo avrebbe retto il reparto. Ora non ce la fa neanche a reggere se stesso. Come Riccardo Rossi che non se regge più.

5 a chi lo Leiva? - Ha ricordato il miglior Biglia. E ho detto tutto.

5- al Sergente - Che non fosse la sua partita lo si era capito subito, quando al terzo minuto stava per combinare un pastrocchio alla Musacchio l'abbacchio, passando la palla all'omo de panza e de paranza, che difende la nostra porta. Era solo l'inizio di una performance scadente, sotto tono, più da soldato semplice che da graduato che aspira alle stellette da generale. Nel giorno del suo compleanno la torta gliel'ha tirata in faccia Sinisa che la fatto stringere in una morsa dai suoi. Dopo sta debacle è stato degradato a marmittone, quello addetto a rifare i letti della camerata. 

5- a Lupo Alberto - Va be' che pretendete. Troppo ha fatto Alberto Lupo, indimenticato conduttore televisivo richiamato in fretta e furia dall'eterno riposo per sostituirlo. Il problema è che pure il riposo del Mago comincia a durare troppo rasentando l'eternità. 

5 - al Ciro d'Italia - Ei fu siccome Immobile...

5- a veni, vidi, Lulic al 71° - Grazie di tutto.

5 - - Somarusic - Niente paura. E' tornato il Sonnambulo dal volto umano che tutti hanno apprezzato nel corso degli anni con il suo numero in cui riesce meglio: la dormita.

5 - - a Lazzari alzati e cammina - Aò, a forza de dijelo c'ha preso in parola. Ha camminato mentre "Orsolini arredamento e ceramiche da bagno" via Aurelia 334 dall'altra parte correva come un matto. Pure pe' lui.

5- - a Sostiene Pereira e Massimo Di Cataldi - In due non ne hanno fatto uno buono, come Ficarra e Picone.

4 e mezzo a Correa l'anno 1900 Anghingò, Tre galline e tre capò, Dove andavan non lo so, Forse andavano al mercato, A comprare il pan pepato, Forse andavano nell'orto, A beccare un porro storto, Forse andavano in città, A studiar una verità, A studiar che due per due, Di sicuro non fa tre, Uno due e tre, Sotto proprio a te. Viva el Tucu, il fanciullino che è in tutti noi che non vogliamo crescere e rimanere bambini.

4 e mezzo all'incredibile Hudt - E pensare che è stata la sua partita migliore.

4 a Nina Murici - Adesso si è capito perchè lo chiamano il pirata, perchè ha la benda sull'occhio. Ma non gli serve per darsi un tono da filibustiere, ma perchè è cecato, non vede la porta infatti manco cor binocolo. Quando poi è arrivato a tu per tu col codice fiscale rossoblu, i piedi fucilati non l'hanno aiutato. Un tiro alle stelle alla Tonetto che ha preso in pieno la Torre degli Asinelli in centro città. Un fenomeno, tanto da essere in nomination per la statuetta che va ai migliori: l'Oscardabagno.

4- a Patric del Grande fratello - Un po' Oscar Lopez, un po' Mariangela Fantozzi Cribari, un po' fa il calciatore perchè je mancano le basi, come a Alvaro Vitali che s'è fermato alla terza elementare. Inutile come un programma di Gigi Marzullo, inverosimile come una storia di C'è posta per te e imbarazzante come un'intervista di Barbara D'Urso è il valore aggiunto per gli avversari. Come Toninelli per la Meloni e company. Con lui in campo, partono sempre avvantaggiati. Se andava al Cavaliere Mascherato dalla Carlucci, lo sgamavano subito, il Pollo infatti può essere solo lui. Quando appenderà gi scarpini al chiodo, avrà un lavoro assicurato: protagonista della nuova edizione di "Oggi le comiche". Risate a go gò. Ma ora è riso amaro.  


Appunti di gioco

di Roberto Taglieri

 

Sabato, 27 febbraio 2021

 

Notte fonda per la Lazio a Bologna. Al Dall’Ara l’anticipo della 24 sima giornata se lo aggiudicano i padroni di casa, che con una rete per tempo siglata da  Mbaye  e da Sansone vincono meritatamente 2-0. Archiviata la sconfitta di Champions, per i biancocelesti è il momento di tornare a lottare in Campionato: Inzaghi sempre senza Radu oggi propone dal primo minuto Hoedt  centrale e Acerbi a sinistra. Mihajlovic dal suo canto oltre ai lungodegenti Santander, Faragò e Medel, perde anche Hickey squalificato e Tomyasu infortunato; quindi scelte obbligate per il mister serbo, che dietro schiera Soumaoro e preferisce poi Orsolini a Skov Olsen. Buona Lazio nei primi minuti di gioco, grande punizione di Milinkovic al 10’, che sfiora l’incrocio dei pali e risposta del Bologna poco dopo con Svanberg che tira forte ma non centra il bersaglio. Al 15’ una grande ingenuità di Dominguez fa tremare il Bologna: il centrocampista felsineo atterra Correa in area. Giacomelli non ha dubbi e decreta il rigore, ma Skorupski ipnotizza Immobile e gli para il tiro dal dischetto. Pochi istanti dopo, dal possibile 0-1 della Lazio invece sblocca il Bologna: a difesa schiarata sul tiro di Orsolini, Reina respinge, riprende lesto Mbaye che batte a rete e sigla il vantaggio rossoblu. Il Bologna è più attivo ora; una bella iniziativa di Barrow al 26’ trova  Reina che respinge bene in corner. Il primo tiro nello specchio laziale è di Lazzari alla mezz’ora ma Skorupski è bravo, poi la mezza girata di Correa al 37’ è bloccata dal portiere ed infine il sinistro di Marusic è strozzato ed ancora è preda dell’estremo. Nella ripresa Lazzari non ce la fa per una botta ed entra Lulic; la Lazio aumenta la pressione ma non riesce a tirare mai in porta; troppi passaggi, troppa confusione e poca incisività dei biancazzurri, sempre bloccati dai raddoppi bolognesi. E al 63’ Sansone raddoppia sul serio: la punta rossoblu riceve da Barrow ed in mezza girata anticipa Marusic e batte ancora Reina per il 2-0 rossoblu. Per la Lazio si fa durissima; entrano Cataldi, Pereira e Muriqi ma non ne esce mai un tiro in porta. I biancazzurri fanno solo enorme fatica e non hanno la lucidità necessaria per mettere in difficoltà gli avversari. Il Bologna si difende anche con ordine e senza soffrire troppo; la Lazio si rende pericolosa solo all’87’ su tentativo di autogol di Soriano, su cui Skorupski ha un riflesso incredibile e salva la sua porta e fissa il risultato sul 2-0. Malinconia assoluta per i supporters biancazzurri dopo questa partita, che il Bologna vince meritatamente; è un brutto stop per gli uomini di Inzaghi, che restano per il momento al sesto posto ma potrebbero essere raggiunti dal Napoli. La gara di Champions è senz’altro una delle ragioni di questa disfatta, ma in questo periodo troppi giocatori non sono in condizione di poter giocare. Inzaghi dovrebbe avere il coraggio di operare un turn over lasciando spazio ad altri calciatori e modificando anche il metodo di gioco: forse così la Lazio potrà provare a togliersi da questa grave impasse e provare a risalire una china che ora sembra sempre più ardua.

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BOLOGNA LAZIO  2-0     19’ Mbaye  63’ Sansone

BOLOGNA: Skorupski, De Silvestri, Danilo, Soumaoro, Mbaye, Svanberg (73’ Schouten), Dominguez (73’ Poli) Orsolini (73’ Skov Olsen), Soriano, Sansone (78’ Vignato), Barrow (83’ Palacio).  All: Mihajlovic

LAZIO: Reina, Patric (65’ Pereira), Hoedt, Acerbi, Lazzari (46’ Lulic), Leiva (65’ Cataldi), Luis Alberto (76’ Caicedo), Milinkovic, Marusic, Correa,  Immobile (65’ Muriqi).  All: Inzaghi

Arbitro Giacomelli



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