sabato 10 aprile 2021

Caterina Caselli, 75 anni per la musica

di FRANCESCO TRONCARELLI


75 primavere per Caterina Caselli. Un traguardo importante per un personaggio come lei che ha scritto numerose pagine della storia della nostra musica riuscendo poi ad ottenere grandi successi quando ha deciso di passare dal palcoscenico al dietro le quinte come manager.

Lei infatti è una delle poche artiste che ha avuto l'intelligenza di ritirarsi al momento giusto per reinventarsi talent scout e produttrice dal fiuto infallibile ad ulteriore dimostrazione delle sue capacità.  

E' lei che ha lanciato nomi del calibro di Andrea Bocelli diventato un protagonista della scena mondiale, Elisa, Avion Travel, Negramaro, Malika Ayane, Raphael Gualazzi, e ancora prima Giuni Russo, Paolo Vallesi, Gerardina Trovato ed ora la lanciatissima Madame. Un vero fenomeno.

Il suo compleanno perciò lo festeggia in piena attività. Al di là della ricorrenza da celebrare in forma strettamente privata con i familiari, la Caselli non cederà infatti ad altre “distrazioni” e occasioni mondane di sorta. Non è nel suo stile, riservato da sempre, meglio da tempo.

Caterina coi Negramaro

Sì perché la sua ormai proverbiale riservatezza è una caratteristica della sua forte personalità acquisita con la maturità, in linea con il suo ruolo di donna manager e di moglie e madre sempre presente. Sono passati i tempi di quando era un idolo del nostro pop. 

Come molti colleghi della sua generazione, la Caselli cantante si è fatta notare al grande pubblico partecipando al "Cantagiro", la mitica manifestazione itinerante organizzata da Ezio Radaelli a metà degli anni 60, dopo una gavetta (e un'esperienza da bassista) nelle balere emiliane insieme al suo gruppo, gli Amici. 

L'inizio del suo grande successo è legato invece al festival di Sanremo dove, nel 1966 cantò "Nessuno mi può giudicare" un brano peraltro scartato da Adriano Celentano, che è rimasto nell'immaginario collettivo e che diventò non solo un tormentone di quel periodo ma anche un modo di dire, tanta era la sua popolarità.

Casco d'oro
Proprio in quell'occasione la debuttante Caterina, si presentò con un taglio di capelli, ispirato al caschetto dei Beatles ideato appositamente per lei dagli stilisti Vergottini di Milano, che le fece guadagnare l'appellativo "Casco d'oro", ancora oggi uno dei soprannomi più celebri del mondo della musica leggera insieme alla "Tigre di Cremona" dedicato a Mina e "Il Molleggiato" riservato a Celentano.

Grintosa, dotata di una grande verve e voce potente, idolo della Beat generation italiana, la Caselli quando l'Italia andava a 45 giri ha collezionato una serie impressionante di successi, brani come "Perdono", "Cento giorni" , "L'uomo d'oro", Il Carnevale", che hanno regolarmente scalato la Hit Parade di Lelio Luttazzi

Ha lanciato anche cover di brani rock e pop molto conosciuti come ad esempio "Paint It Black" dei Rolling Stones in italiano "Tutto nero", "The days of Pearly Spencer" di David Mc Williams proposto come "Il volto della vita" o "I'm a Belevier", famoso successo dei Monkees divenuto nella sua versione "Sono bugiarda", una super hit. 

i grandi successi
 Tanti i classici musicarelli per il cinema e le partecipazioni ai più celebri programmi televisivi, poi nel 1968 Caterina ha inciso quello che viene considerato il brano più bello del suo repertorio e uno dei capolavori assoluti della canzone italiana: "Insieme a te non ci sto più", un altro titolo entrato nella storia del costume, scritto per lei dall'avvocato astigiano chansonnier Paolo Conte.

Già a partire dagli anni '70, e dopo il matrimonio con Piero Sugar da cui ha avuto il figlio Filippo futuro presidente della Siae, la Caselli comincia a diradare la sua attività di cantante a favore di quella di manager prima di una sua etichetta l'Ascolto.

In pochi anni scopre e impone all'attenzione del pubblico e del mercato artisti come Pierangelo Bertoli, Mauro Pagani e gli Area e poi in quella di famiglia, la CDG dove lancia personaggi come Enrico Ruggeri, Raf e Francesco Baccini, oltre a lavorare con Ornella Vanoni e Paolo Conte, fino ad "inventarsi" il trio Tozzi-Morandi-Ruggeri che trionferà nel 1987 al Festival di Sanremo con "Si può dare di più".

Donna colta, elegante e determinata, la Caselli si è impegnata in una costante attività a favore dell'approvazione di una legge sulla musica, la tutela del diritto d'autore, le quote (sul modello in vigore in Francia), garantite alla musica italiana nella programmazione radiofonica e soprattutto del lavoro dei produttori musicali indipendenti, dunque non legati alle Major del disco che condizionano da sempre il mercato.

Ieri e oggi

In coincidenza con il compleanno Raiplay proporrà le sei puntate di "Diamoci del tu", un programma che lei ha condottoi insieme a Giorgio Gaber dal 27 marzo al primo maggio del 1967. Un classico delle teche Rai per studiare il mondo Beat. 

C'è la prima apparizione televisiva di Francesco Guccini, insieme a un giovanissimo Franco Battiato, Ornella Vanoni che recita i versi di Umberto Saba, Gino Paoli, Arnoldo Foà, i mitici Byrds, Sandie Shaw che canta scalza, l'Equipe 84, Fausto Leali e Little Tony.

Caterina Caselli arriva ai 75 anni ancora da protagonista e dopo aver superato il "male del secolo" che l'aveva aggredita. Ieri come oggi è sempre la numero uno. Sul palcoscenico prima e dietro le quinte dopo, è l'unica, tra i produttori musicali indipendenti del Bel Paese ad avere ottenuto un successo internazionale.

Ha conciliato i gusti del pubblico con la qualità musicale grazie a una modalità di fare impresa tutta italiana che guarda alla tradizione artigianale, mentre il suo passato da cantante e protagonista di una stagione magica della nostra musica è comunque nella storia. Auguri "Casco d'oro".


3 commenti:

  1. E' come sfondare una porta aperta. Da ragazzino ero perdutamente innamorato di Caterina e mi piaceva cantare e suonare le sue canzoni, che avevano un range vocale in cui potevo inserire la mia voce. Poi si sa, i tempi e l'età cambiano, ma l'affetto e la stima per questa persona sono rimasti. Stima artistica e ammirazione per come ha condotto la propria vita. Mi piaceva molto il suo modo di cantare, con svisate vocali sui quarti di tono, che non si sentivano da nessun altro cantante in Italia. Ritengo inoltre, che alcune sue cover, siano di caratura elevatissima, se non migliori dell' originale. I believe to my soul, Puoi farmi piangere, Sono bugiarda. Sono per me, versioni mitiche. Una produzione non infinita, ma che ha lasciato il segno sicuramente. Cara Caterina, sei sempre stata la mia cantante del cuore, oltre a Mina per le indiscutibili capacità tecniche-interpretative e guarda caso, poco tempo fa, dopo oltre 60 anni, ho scoperto che siamo nati stesso giorno. Perciò auguri, ma veramente dal cuore, che più non si potrebbe. Grande ammirazione per te comew donna e come artista. ps: Tolte varie etichette private, fra le Majors, penso sia l'unica che ancora investe in artisti, pensando in prospettiva. Grazie anche di questo!

    RispondiElimina
  2. Essendo del '66 rivedevo con piacere i film, e anche adesso, dove era protagonista con la sua musica e la sua voce, film carichi di artisti che fanno la storia della musica. Di rara bravura vocale e di una particolare e naturale bellezza. Della sua carriera da management e talent ne ero a conoscenza ma di una cosa in particolare no. Come al solito serve la penna del bravo Francesco.

    RispondiElimina