venerdì 11 marzo 2022

La star in copertina, Raffaella Carrà

di FRANCESCO TRONCARELLI 
 
 
Lui era già conosciuto, lei non ancora. Ma avevano entrambi la voglia di arrivare. Lui aveva fatto Sanremo e cantava in tv, lei aveva studiato danza e iniziava a muoversi nel mondo dello Spettacolo.

Lui insomma era già Little Tony mentre lei non ancora la Carrà ma più semplicemente Raffaella Pelloni. Insieme per la copertina di un disco, ma non solo. 

Le immagini dei vinili di quando l'Italia andava a 45 giri, ogni tanto riservano sorprese. Ne abbiamo scoperte alcune e le proproniamo per far capire come a quei tempi, anche finire su una copertina di un disco, fosse importante per costruire una carriera o se già famosi, per aumentare la propria popolarità.

Il mercato del resto tirava che era una bellezza e il "minimo sindacale" di un 45 giri si aggirava sulle due/trecentomila copie con picchi che superavano il milione, un veicolo quindi importante per far circolare il proprio volto presso il pubblico.

il 45 giri de Il ragazzo col ciuffo

Cominciamo il nostro viaggio con il personaggio che più di tutti ha accompagnato con la sua immagine il successo di brani che fecero letteralmente il botto negli anni Sessanta, Raffaella Carrà.

La showgirl infatti, come rivelato con un nostro articolo, una chicca incredibile perchè non se ne era accorto nessuno in oltre 50 anni, era sulla copertina del più grande successo di sempre di Peppino, ovvero Saint Tropez Twist, oltre un milione e 200mila copie.

In quel periodo, si era nel 1962, Raffa però comparve anche su un altro disco, inciso da Little Tony, "Il ragazzo col ciuffo", brano da cui i media presero il titolo per identificare nel corso della sua carriera il cantante di Tivoli.

Ma mentre per il disco di Peppino di Capri la scelta della foto da mettere in copertina in cui la Carrà è ritratta con un ballerino da parte dei manger della Carish fu casuale, per quella del brano pubblicato dalla Durium fu ragionata.

l'esordiente Raffaella, ignorata nella locandina del film galeotto

Little Tony infatti aveva conosciuto la debuttante Raffaella, sul set di un musicarello di cui era protagonista insieme a Virna Lisi con Tognazzi, Vianello, Franco e Ciccio, "Cinque marines per cento ragazze", e se ne era invaghito. Un flirt lontano dai paparazzi e di cui si è saputo solo anni dopo.

Decise così di farle un regalo offrendele visibiltà col suo disco, un omaggio gradito da lei a cui la promozione della sua immagine faceva comunque comodo essendo agli inizi della carriera.

Fecero un servizio fotografico insieme in cui mimavano passi di twist e la foto più rappresentativa, quella esteticamente più frizzante e che sprizzava voglia di ballare e divertirsi, venne scelta per la copertina.

Un twist insieme sfruttato per anni
Lo stesso scatto, non scontornto però, ma nella reale rappresentazione (il salone di un albergo), venne poi utilizzato per la copertina di un EP (extended play, vinile che contiene più tracce rispetto alle due tradizionali del 45 giri) dell'anno successivo.

I quattro brani presenti erano "Se insieme a un altro ti vedrò", "Quello che mai più scorderai" contenuti sulla prima facciata e sul lato B "Il ragazzo col ciuffo" e "Lo sai tu?" già pubblicati con la prima foto nel 45 giri dell'anno precedente.

Ma non finisce qui, come avrebbe detto Corrado conduttore insieme alla Carrà di due storiche edizioni di Canzonissima. Da quel servizio fotografico fu recuperato un altro scatto addirittura due anni dopo.

Raffa e Tony versione giapponese

Nell'edizione diffusa in Giappone (un mercato molto interessato ai nostri artisti da sempre) di "Quando vedrai la mia ragazza", il brano che Little Tony presentò in coppia a Gene Pitney a Sanremo del 1964, fu utilizzata un'altra immagine di quel servizio per la copertina del 45 giri.

Una scelta dei discografici e non più un regalo-idea da parte del cantante alla ormai conosciuta attrice (e non ancora soubrette televisiva), peraltro senza che la stessa fosse citata e con la storia (breve, appena sei mesi), fra i due finita da un pezzo.

Ulteriore curiosità della curiosità discografica (la copertina giapponese), riguarda il brano sanremese. Gli autori sono Enrico Ciacci e tal Giangrano, pseudonimo dietro il quale si nascondeva Gino Paoli, che pur essendo amico di Tony, non voleva comparire per mantenere la sua immagine di cantautore impegnato.   

Riascoltiamo la canzone nell'eccezionale filmato d'epoca con il grandissimo e professionale Mike Bongiorno e l'indimenticabile Little Tony col suo celebre ciuffo a banana nel massimo dello splendore.

                                                                                                                          

                                                                                                       1 continua


1 commento: