venerdì 26 agosto 2022

Lazio tris d'assi. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI


8 e mezzo a Lupo Alberto
- Una grande Lazio ha steso con merito l'Inter, scesa all'Olimpico con ambizioni di vittoria. I nerazzurri però non avevano fatto i conti con i Sarri boys e soprattutto con quei giocatori spesso criticati che invece nella partita così attesa dal popolo biancoceleste si sono superati. Come ha fatto appunto il Mago che ha tirato fuori a sorpresa dal cilindro un gol strepitoso che ha fatto capire a tutti quale fosse la nostra volontà. Quella di vincere. Grazie ragazzi. PS Spiaze per Inzaghi.

8 e mezzo a Pasquale Ametrano Anderson - Con quella faccia un po così quell'espressione un po così che hanno tutti i Turisti per caso come lui che prima si divertono in vacanza poi fanno divertire i 50mila presenti con un colpo di testa da paura che illumina l'Olimpico più dei fari. Obrigado Filippetto.

8 e mezzo a Pedro Pedro Pedro Pedro Pè - Il meglio di Santa Fè e Trigoria si riprende il palcoscenico, il suo è il gol della certezza e del trionfo. Grande! 

7+ al Sergente - Un assist al bacio per il bandolero stanco e tanti palloni giocati. Li ha messi sull'attenti come fosse un generale.

7 al Ciro d'Italia - Provaci ancora bomber.

7 a Patric del Grande Fratello  -  Che finimondo quel difensore Biondo chiamato Gasbarron (cit. M¥SS KETA-Edoardo Vianello)

7 a Viale dei Romagnoli, 13 Ostia - Una certezza. Avete presente Techetechetè? 

6 e mezzo a la Provedel cuoco - Gol a parte ne ha salvati un paio. E scusate se è poco.

6 e mezzo a Lazzari alzati e cammina - È il nostro John Travolta, la febbre del venerdì sera.

6 e mezzo a Massimo Di Cataldi - Nella partita più difficile una buona prestazione. Sembra incredibile come Gina Lollobrigida candidata al Senato, ma è così.

6 a Somarusic - Nè carne ne pesce. Nè. Come Fabio Volo. Ma funziona, come Fabio Volo. appunto.

5 a Benigno Zaccagnini - Mai in palla spesso nel pallone. Come un Biagio Izzo qualsiasi.

5- - a Miei cari amici Vecino e lontani - Fatece capì ma sto Nunzio Filogamo der 2000 ce serve o nun ce serve? Perché se ce serve dateje na pizza e riportatelo in vita. Se nun ce serve datejene un paro e rimandatelo a casa. Sipario.

Appunti di gioco
di Roberto Taglieri
 
Venerdì, 27 agosto 2022
 
Una Lazio super si sbarazza dell’Inter. All’Olimpico nell’anticipo della terza giornata Felipe Anderson apre le marcature nel primo tempo; nella ripresa Martinez illude i suoi, che sono superati prima grazie a Luis Alberto e nel finale con Pedro per il 3-1 definitivo. Ritorno a Roma per Simone Inzaghi, che stasera decide di mandare a centrocampo Gagliardini al posto di Calhanoglu per dare più fisicità ai suoi. Invece buone notizie per Sarri, che alla fine recupera Lazzari, reduce da un’influenza; il mister laziale inserisce dal primo minuto Vecino, lasciando in panca Basic. Oltre 50.000 presenze al fischio di Fabbri e Lazio subito molto aggressiva, ma i primi tiri sono di di Dumfries e Gagliardini, parati da Provedel senza alcun affanno. Al 16’ Immobile sfiora il palo con un sinistro rasoterra, poi al 35’ Skriniar è provvidenziale sul diagonale di Zaccagni e un minuto dopo ci mette una pezza Handanovic. La Lazio riesce a contenere con grande accuratezza il centrocampo avversario ed imbastisce spesso delle azioni molto pericolose. La rete laziale sembra imminente, ed arriva  al 40’. Il cross di Milinkovic è una vera pennellata per la testa di Felipe Anderson, che da pochi passi imbusta alle spalle del portiere e i biancazzurri si portano meritatamente in vantaggio. Nella ripresa Immobile subito può raddoppiare, ma trova ancora i guanti di Handanovic. Invece è l’Inter a pareggiare le sorti della gara con un tocco di Martinez che riesce a spizzare una palla sporca in area e spiazza Provedel al 50’. Poco dopo sulla testa di Dumfries c’è anche la palla dell’1-2 ma la sua schiacciata finisce fuori. La partita è molto più aperta ora e le due squadre danno spettacolo; è la Lazio però a mostrare il gioco migliore, guadagnandosi il centrocampo metro dopo metro. Al 75’ arriva la magia di Luis Alberto, che da oltre 25 metri scocca una bomba imparabile per il portiere e riporta in vantaggio l’Aquila. L’Inter reagisce scomposta e Pedro nel finale la punisce di nuovo: all’86’il suo tiro a giro dal vertice dell’area è un vero cioccolatino che chiude in bellezza la partita ed all’Olimpico adesso inizia la festa dei  laziali. È una vittoria che vale ancora di più, perché alla vigilia la Lazio era stata considerata quasi come la vittima sacrificale. Invece oggi la squadra di Sarri non ha sbagliato niente ed anche nel momento in cui aveva avuto qualche piccolo affanno non è sembrato mai che i giocatori si disunissero; hanno sempre mantenuto la concentrazione senza mai correre seri pericoli. Questa piccola impresa porta la Lazio a sette punti all’attivo dopo tre partite e infonde una grande carica per la gara infrasettimanale del 31 agosto a Genova contro la Samp.
 
LAZIO INTER  3-1   40’ Anderson 50’ Martinez 75’ Luis Alberto 86’ Pedro
LAZIO: Provedel, Lazzari (71’ Hysaj), Romagnoli, Patric, Marusic, Cataldi (84’ Marcos Antonio), Milinkovic, Vecino (57’ Luis Alberto), Anderson (84’ Cancellieri), Immobile, Zaccagni (57’ Pedro).  All: Sarri
INTER: Handanovic, Skriniar, De Vrij, Bastoni, Dumfries (69’ Darmian), Barella (77’ Correa), Brozovic, Gagliardini (77’ Calhanoglu), Dimarco (69’ Gosens), Lukaku (69’ Dzeko), Martinez. All: Inzaghi
Arbitro Fabbri


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