di FRANCESCO TRONCARELLI
7 a Pasquale Ametrano Anderson - Il gufaggio che aleggiava sullo stadio milanese ha sortito il suo effetto. Nonostante una partita accorta e giocata di rimessa per una settantina di minuti, la Lazio è crollata nel finale tra una macumba e l'altra, annullando quel poco di buono che aveva fatto vedere. Errori dei singoli determinanti e cambi non all'altezza per recuperare il risultato. È andata insomma, così saranno contenti tutti quelli che hanno tifato contro senza un briciolo di amor proprio. Copertina d'obbligo al bandolero stanco che con quel gran gol aveva illuso nel colpo grosso e comunque mandato di traverso il pranzo a mezza Italia. E scusate se è poco.
6 e mezzo a Dio vede e Provedel - Nonostante i tre gol sul groppone, ha dato tutto come sempre limitando il passivo già pesante. Una certezza a prescindere. Come Carlo Conti e i suoi Migliori anni.
6 e mezzo a Lupo Alberto - Il coniglio dal cilindro l'ha tirato fuori. Ma sto giro ce voleva n'elefante. E Silvan tira il fiato.
6+ a Benigno Zaccagnini - Stavolta la freccia è rimasta nella faretra.
6 a Massimo Di Cataldi - Il compitino che però ha fruttato manco avesse scritto i Promessi sposi.
6 a Pedro Pedro Pedro Pè - Se neanche un veterano come il meglio di Santa Fè e Trigoria è riuscito a risollevare la truppa allora vuol dire che non era aria. Roba da Cantante mascherato, na ciofeca insomma.
6- a Viale dei Romagnoli, 13 Ostia e Casale degli Ulivi Agriturismo - So partiti in quarta so arrivati in folle. Come Pio e Amedeo che senza parolacce non so nessuno.
5 e mezzo al Ciro d'Italia - Provaci ancora bomber.
5 e mezzo- al Sergente - nè carne nè pesce. Nè, come un Rocco Papaleo qualsiasi.
5 a Lazzari alzati e cammina e Patrizia Pellegrini - in due non ne hanno fatto uno buono. Come Ale e Franz, inutili a prescindere
5- - a Somarusic - Si è fatto uccellare come un pivello in occasione del gol che neanche Pierluigi Diaco che non sa manco lui perché va in TV.
4 a Miei cari amici Vecino e lontani- Praticamente con quel passaggio all'indietro ha dato il colpo di grazia a una difesa ballerina. Come Massimimo Giletti con l'intervista all'ex mafioso nel suo programma che è stato appunto chiuso. Sipario.
Appunti di gioco
di Roberto Taglieri
Domenica, 30 aprile 2023
L’Inter batte la Lazio a San Siro. L’anticipo di pranzo della 32sima giornata vede i biancazzurri illudersi per la rete di Anderson nel primo tempo; i padroni di casa nella ripresa ribaltano il risultato con una doppietta di Lautaro Martinez ed un gol di Gosens, vincendo meritatamente la gara col risultato di 3-1. Con il recupero di Immobile ed il turno di squalifica consumato da Cataldi, Sarri finalmente può impiegare tutta la rosa titolare al completo. Simone Inzaghi invece, dopo la vittoria di mercoledi in Coppa Italia, rimette i soliti tranne Dumfries, sostituito da Darmian e Lautaro, il cui posto viene preso dall’ex Correa. Grande motivazione per entrambe le contendenti; i nerazzurri con una vittoria si porterebbero ad una sola lunghezza dalla zona Champions, la Lazio staccherebbe forse definitivamente le altre pretendenti. E’ una partita un po’ bloccata nei primi minuti, dopo un bel tiro di Brozovic, che già al 5’ impegna Provedel, la gara diventa piuttosto lenta, ma è l’Inter ad avere il pallino del gioco con i biancocelesti costretti a difendere. Al 22’ Mkhitaryan prova a concludere dai 25 metri ma ancora una volta trova Provedel pronto, poco dopo il colpo di testa di Correa è alto ed al 25’ il Var annulla la rete di Mkhitaryan. La Lazio soffre il centrocampo a 5 dell’Inter, che mette sempre i suoi in superiorità numerica ma al 30’ arriva l’errore di Acerbi in difesa che sblocca la partita. Il pallone di Luis Alberto va perfetto sui piedi di Anderson, che dentro l’area mira l’angolino lontano e mette in porta il vantaggio laziale. Sempre Mkhitaryan, il più pericoloso dei suoi, ci riprova al 37’ spedendo altissimo e poi l’Inter è anche sfortunata, perché al 41’ Barella calcia molto forte ma sfiora il palo. Acerbi verso il termine con un altro sbaglio forse vuole regalare la doppietta ai suoi ex: Onana para sul calcio a giro di Immobile e sull’angolo seguente Romagnoli colpisce centrale ma trova ancora il portiere interista. Nella ripresa Inzaghi toglie D’Ambrosio e mette Dumfries, poi Cataldi si fa male e allora arriva il turno di Vecino. Al 55’ Barella su assist di Dimarco sfiora il palo, l’Inter sbaglia molto, la Lazio però si abbassa e concede troppo spazio. Luis Alberto si divora il raddoppio al 60’ perché il suo tiro trova Onana; Calhanoglu e Martinez sono gli altri cambi di Inzaghi, Al 66’ il miracolo di Provedel salva una rete fatta da Dimarco, poi Dumfries sbaglia tutto calciando malissimo. L’Inter ora produce il massimo sforzo per arrivare al pari, Lukaku impatta male di testa al 75’, la Lazio non ha più energie per ripartire, resta sempre bassa ed attende gli avversari, che pressano in modo asfissiante ed ottengono meritatamente il pari al 78’ con Martinez, che sigla l’1-1 in scivolata. All’82’ l’Inter la ribalta col nuovo entrato Gosens, che in spaccata mette dentro il 2-1 eludendo anche Provedel. Allo scadere infine Martinez approfitta di un errore laziale, siglando il tris che chiude definitivamente i giochi. L’Inter vince meritatamente, per la Lazio resta il rammarico di aver capitolato solo a una manciata di minuti dal termine. Peccato soprattutto per l’ultimo gol nerazzurro, che mangia in un colpo il vantaggio capitolino negli scontri diretti. La sconfitta però in fin dei conti non altera troppo gli equilibri Champions, i biancocelesti mantengono 4 lunghezze dagli avversari che tuttavia accorciano. La Lazio è però ancora padrona del suo destino: è l’ultimo sforzo per gli uomini di Sarri, che devono stringere i denti ma possono regalare l’Europa che conta ai suoi tifosi.
INTER LAZIO 3-1 30’ Anderson 78’ Martinez 82’ Gosens 90’ Martinez
INTER: Onana, D’Ambrosio (46’ Dumfries), Acerbi, Bastoni (71’ Gosens), Darmian, Barella, Brozovic, Mkhitaryan (61’ Calhanoglu), Dimarco, Lukaku, Correa (61’Martinez). All: Inzaghi
LAZIO: Provedel, Marusic (86’ Lazzari), Casale, Romagnoli, Hysaj (86’ Pellegrini), Milinkovic, Cataldi (50’ Vecino), Luis Alberto, Anderson, Immobile (68’ Pedro), Zaccagni. All: Sarri
Arbitro Guida