8+ al Sergente - Gladiatore vero. Massimo Decimo Meridio dell'omonimo film je spiccia casa e pure la cantina. La prima mezz'ora ha fatto tutto lui, a cominciare da quando al 7° ha rubato palla a centrocampo avviando l'azione che poi avrebbe concluso con la prima rete della goleada. Bravo così se fa, spallate a destra e a manca per arrivare al sodo. Come ha fatto Renzi, che s'è ritrovato ago della bilancia dopo le botte che aveva preso.
8 a Innamoradu - Radu batte Radu. Un titolo così se lo sognava il più romano dei romeni e domani sicuramente qualche quotidiano di Bucarest lo acconteterà per sintetizzare la sfida fra i due suoi calciatori che giocano in Italia. Certo è che quella sassata che ha scagliato dalla distanza verso l'incrocio lo ha riscattato da qualche partita giocata così così e qualche erroraccio di troppo. Un po' come Zingaretti che si è ritrovato al governo dopo aver perso tutte le ultime elezioni.
8 al Pantera - Oh, ma avete visto che j'ha fatto? Un gol da paura come solo lui. S'è marcato il portiere e poi la zampata del campione. Un trionfo da applausi a scena aperta. Roba che Achille Lauro se lo sogna.
7 e mezzo a Lupo Alberto - Se la leggenda metropolitana vuole che er go' de Turone era bbono, figuriamoci se era buono quello dell'ex ciuffo biondo. Ma il Var ha detto No, come Di Maio a Salvini e il Mago si è ritrovato come Don Falcuccio, co na mano dvanti e nartra de dietro, ma non si è scoraggiato, giocando una delle sue più belle prestazioni da quando è con noi. Voleva fare centro, ha fatto solo Cento. Presenze con l'Aquila sul petto.
7+ a Sylva Strakoshina - L'altro centenario del match (ce se crede? 100 in biancoceleste pure lui). E proprio in questa occasione da ricordare si è superato, ha lasciato la caccia alle farfalle che lo ha reso celebre e i piedi inchiodati sulla linea di porta come le Sisters di Nando Moriconi-Alberto Sordi in "Un americano a Roma" e al 24° si è esibito in due paratone nel giro di pochi secondi prima su Cassata alla siciliana poi su Lerager che bontà che hanno fatto capire che sto giro non era aria. Grande!
7 a chiedimi se sono Felipe - E certo che lo sei amico mio. Quella galoppata conclusasi in assist per Ciruzzo vale la rinuncia al lettino in prima fila al Tibidabo per l'ultima domenica di settembre. Daje bello de casa.
6 e mezzo a Lucas 2.0 - Biglia chi?
6 e mezzo a veni, vidi, Lulic al 71° - In grande spolvero. Come Mara Venier a Domenica In, tutta chiacchiere e lustrini ma insuperabile. Come Lulic appunto.
6 e mezzo ad Antonio Elia Acerbis - Il minimo sindacale per tenerli a bada. Quello che sta facendo Berlusconi con Salvini e la Meloni per tentare la remuntada.
6+ a Somarusic - E' rientrato nei ranghi della normalità. Nè più nè meno dei Cristiano Malgioglio. Sparito dai radar.
6+ a dillo a Parolo tuo - In campo a venti minti dal termine per addormentare il gioco. Avete presente Gigi Marzullo quando chiude i programmi a mezzanotte? Ronf ronf e la tv si spegne da sola.
6 a Correa l'anno 1900 - C'era una volta il Tucu che dribblava e la buttava dentro, ora siamo al Tuca tuca se dribbla da solo enon segna più. Amen.
6 a Paolo Adi Canio - Piccole aquile crescono. E con quattro picchi che rifili al povero Andreazzoli, crescono bene.
Appunti di gioco
di Roberto Taglieri
Domenica, 29 settembre 2019
Lazio
a valanga sul Grifone. Nella gara valida per la sesta giornata di serie
A all’Olimpico nel primo tempo apre le marcature Milinkovic, raddoppia
poi Radu; Caicedo ed Immobile ingrassano il risultato per il rotondo e
meritato 4-0 finale per i capitolini contro il Genoa. I biancazzurri,
reduci dal passo falso di mercoledi contro l’Inter, tornano a Roma per
incontrare i liguri bloccati sul pari dal Bologna nello scorso turno.
Andreazzoli, che a parte Sturaro non ha nessuna defezione, fa turnover
inserendo Barreca al posto di Pajac, oltre a Saponara, lasciando tra le
riserve sia Favilli che Pinamonti. Nuovo cambio in difesa invece per la
squadra di Inzaghi, che inserisce Luis Felipe a destra e Radu dall’altro
lato. Tornano Lulic ed Immobile con Correa, mentre Caicedo stavolta
parte dalla panchina. Un caldo estivo fa da sfondo all’inizio della
gara, che vede subito avanti la Lazio: al 7’ infatti Correa porge ad
Immobile che fa sponda per Milinkovic, il cui sinistro all’angolino è
preciso ed imparabile per Radu ed i biancocelesti vanno in vantaggio. La
forte punizione di Radovanovic al 12’ va out, mentre al 18’ Correa in
caduta riesce a tirare ugualmente ma trova il portiere che si distende
tra i pali; poco dopo la discesa di Immobile è davvero inarrestabile, il
tiro però troppo diagonale e Radu para ancora. Al 25’ un doppio
intervento di Strakosha salva la Lazio, prima su Cassata e poi dopo la
respinta, ancora su Lerager. Alla mezz’ora Milinkovic incorna su
traversone di Lulic ma non inquadra lo specchio, un minuto dopo
altrettanto fa Luis Alberto dai 18 metri. In ripartenza al 34’ la Lazio
sigla la seconda rete: Immobile porge a Luis Alberto che segna, ma
Pairetto dopo aver visionato il Var, annulla per un precedente fallo a
centrocampo. Il raddoppio è però alle porte, perché al 40’ arriva il gol
di Radu, che batte il suo omonimo con un fendente imparabile che
finisce all’incrocio dei pali. Dopo il Riposo Leranger e Barreca
lasciano il posto a Pandev e Pajac; al 49’ Sanabria anticipa Radu di
testa ma spedisce sul fondo un occasione enorme per dimezzare lo
svantaggio. Inzaghi fa uscire Correa per Caicedo, che dopo soli cinque
minuti di gioco timbra il cartellino. L’ecuadoreno fa tutto da solo, con
un dribbling si libera anche del portiere e col sinistro da posizione
defilatissima riesce a mettere in porta il tris laziale. Con il
risultato al sicuro la Lazio si risparmia e prova qualche affondo ma
senza spingere troppo. Il Genoa invece ci prova ancora, con un tiro di
Criscito che al 71’ sfiora il palo lontano, poi con Sanabria che impegna
Strakosha. Ma al 77’ i biancazzurri calano il poker, con Immobile, che
riceve da Luis Felipe e non perdona davanti al portiere, superandolo
con un piattone preciso sul palo lontano. Genoa inconsistente, che ha
fatto paura solo per qualche azione nel primo tempo ed all’inizio di
ripresa. Un risultato che premia la squadra più forte, che ha dominato
la gara non concedendo che poco o nulla agli avversari. E’ un’ottima
vittoria interna quella della Lazio, che si toglie subito di dosso lo
smacco della sconfitta con l’Inter e ricomincia a macinare gioco, in
attesa della gara interna contro il Rennes di giovedi e della difficile
trasferta a Bologna.
LAZIO GENOA 4–0 7’ Milinkovic 40’ Radu 58’ Caicedo 77’ Immobile
LAZIO:
Strakosha, Luis Felipe, Acerbi, Radu, Marusic, Leiva, Milinkovic (73’
Parolo), Luis Alberto, Lulic, Correa (51’ Caicedo), Immobile (85’
Adekanye). All: Inzaghi.
GENOA: Radu, El Yamiq, Romero, Criscito, Leranger (46’ Pandev), Radovanovic, Cassata (68’ Schone), Barreca (46’ Pajac), Sanabria, Kouamè. All: Andreazzoli
GENOA: Radu, El Yamiq, Romero, Criscito, Leranger (46’ Pandev), Radovanovic, Cassata (68’ Schone), Barreca (46’ Pajac), Sanabria, Kouamè. All: Andreazzoli
Arbitro Pairetto
Nessun commento:
Posta un commento