sabato 30 marzo 2024

Lazio, la Pasqua è biancoceleste. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

7 e mezzo a Somarusic - La Lazio ha voltato pagina nel miglior modo possibile. Ha battuto con merito la Juventus dando un segnale all'ambiente e soprattutto a se stessa. In pochi giorni la batteria Tudor è riuscita a dare la scossa a tutti e si è visto un altro calcio, più aggressivo, con ritmi diversi e senza la famigerata costruzione dal basso che tanti danni aveva procurato. Un furore agonistico che da tempo non si vedeva e che ha premiato in pieno recupero gli sforzi per portare a casa i tre punti. La Pasqua è così biancoceleste e speriamo sia veramente di resurrezione. Copertina d'obbligo al montenegrino, uno dei giocatori più criticati da sempre che come un'aquila vera è volato alto per una capocciata che entrerà nella storia. Dell'era Tudor.

7+ a Guedalina facce sognà - e lo ha fatto, riuscendo nell'impresa di far segnare l'Adamo del paradiso biancoceleste. Guendo è bello esse laziali, veramente!

7+ a Gila il mondo gila (Jimmy Fontana, Cantagiro 1965) -Un gigante, il valore aggiunto del reparto, il calciatore biancoceleste da cui tutti dovrebbero prendere esempio. Bravo.

6 e mezzo a che Dio ce la Mandas buona - Più gioca e più para. L'esatto contrario di Carrizzo, ricordate?

6+ a Lupo Alberto - È mancato il coniglio dal cilindro. Una magia che avrebbe risolto la pratica.

6+ a Pasquale Ametrano Anderson - Con quella faccia un po così quell'espressione un po così che hanno tutti i Turisti per caso come lui in vacanza perenne all'Olimpico c'era da temere il peggio e invece il  bandolero stanco ha dato subito tutto. Ma non gli ha retto la pompa. Come dire è partito in quarta è finito in folle. 

6+ a Massimo Di Cataldi - Più incisivo, come dire dal compitino al tema d'italiano senza errori di grammatica. Altro che il ministro Valditara.

6+ a Viale dei Romagnoli, 13 Ostia e Casale degli Ulivi Agriturismo - I magnifici due. Totò e Peppino, Boldi e De Sica, Ficarra e Picone. Daje.

6 a Lisasken dagli occhi blu - Tanto fumo e un bel po' di arrosto.

6 a Benigno Zaccagnini - L'arciere non ha scagliato la sua freccia. Ma c'è andato vicino. Alla prossima. E comunque c'era il rigore per il fallo su di lui.

6 a Pedro Pedro Pedro Pè - Il meglio di Santa Fè e Trigoria ha dato tutto nella prima mezz'ora poi e calato come Pier Luigi Diaco qualsiasi.

6 ad avviso di Kamada - È uscito dal letargo in cui si era rintanato, una confort zone che gli garantiva vitto e alloggio senza fare nulla. Adesso si deve guadagnare la pagnotta e per farlo deve tirare fuori gli attributi. Qualcosa si è visto, ma qui ci vuole uno strip tease.

6 - al Ciro d'Italia - Il nuovo modulo dovrebbe finalmente premiarlo. Sperem, cit. Nereo Rocco.

5+ a Castellano e Pipolo - Ha un grosso problema, segnare. In queste settimane dal cambio allenatore le ha provate di tutte per abituarsi, cominciando a segnare dal fornaio i soliti due etti di mortadella che mangia per proseguire a segnare la colazione al baretto sotto casa. Ma non è stato sufficiente. È sempre il solito disertore della Pampa che conosciamo, ma verrà il giorno che vedrà la porta senza binocolo con continuità e sarà festa grande. Pure per il fornaio. Sipario.



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