martedì 21 luglio 2020

Lazio con la Juve non c'è partita. Le Pagelliadi

di FRANCESCO TRONCARELLI
 

7 al Ciro d'Italia - Un gran finale generoso di una squadra rattoppata e riempita di ragazzini e terze scelte non è bastato per recuperare una partita che la Juve ha vinto con un rigore fantasma e una nostra cappellata difensiva. Con la Juve aiutata a prescindre e la Mitica incerottata e ragazzina non c'è partita. È andata male e non poteva essere diversamente se le gambe dei sopravvissuti sono molli e la panchina non esiste. Il primo tempo aveva illuso tutti ma la realtà è che Il Covid c'ha steso e questa Lazio fa quello che può (un punto in cinque partite). Con questa media per la Champions l'ultima spiaggia potrebbe essere la partita col Cagliari. Speriamo non si sbaglino andando a Castelporziano. Copertina d'obbligo al bomber biancoceleste che non ha mai mollato (anche un palo clamoroso) guidando l'assalto all'impresa dopo aver messo a segno la rete numero 30 (nessun laziale come lui!) grazie a un penalty, questo sì, sacrosanto.

6 e mezzo ad Antonio Elia Acerbis - È tornato a livelli accettabili. Un po' come Techetechete che nella penuria della programmazione estiva regala scampoli di divertimento. Come ACE appunto.

6+ a Lazzari alzati e cammina - e cerca di correre a tavoletta per dare una mano allo sprint per queste ultime partite altrimenti finisce come con la Cuccarini. A casa.

6  a dillo a Parolo tuo - Tanta corsa in mezzo al campo. Ma a tratti anche a vuoto. Dell'oroscopo di Branko la Luna consiglia: provare con la plastica il vuoto a rendere non paga.

6 al Sergente - Un passo avanti rispetto le prestazioni a singhiozzo precedenti. Diciamo che al.momento è reintegrato nell'esercito.

6  a Sylva Strakoshina -  che je voi dì. Il rigore farlocco l'aveva quasi preso. E pure la modalità Lato b era scattata col palo bianconero. Il suo insomma l'ha fatto so gli altri che l'hanno fatto fuori.

6  a Massimo de Cataldi - Je manca sempre un soldo pe' fa na lira.

6  a Paolo a Di Canie - Tanto fumo e un po' d'arrosto. Avete presente Alberto Matano?

6 - a le favole di Andersen - È entrato in corsa e ha dato il massimo. Cioè poco e niente. Ma come dice Vasco va bene così.

5 e mezzo a le favole di Andersen 2 - Proprio una favola, trovarsi a giocare in serie A contro la squadra italiana più famosa del mondo e non sapere neanche perchè. Qualche spunto, tanta buona volontà, ma se po' annà in Paradiso co' un "fenomeno" come lui? Fatevi una domanda e datevi una risposta.

5  al Panter One - C'era una volta.

5  a io vavro, tu vavri, egli vavra, noi s'alzamo e se ne annamo - ecco appunto è mejo che se ne annamo.

5 - - a basta Bastos - ma basta proprio.

4 e mezzo a chiedimi se sono Luis Felipe - Eppure aveva iniziato bene. Nel primo tempo aveva messo la museruola a tanti campioni. Incredibile ma vero. Poi nella ripresa quando ancora c'era una possibilità di recuperare, quella frescaccia a livelli altissimi che manco Martufello sarebbe stato capace. Ed è finita male. Sipario.


Appunti di gioco
di Roberto Taglieri

Lunedi, 20 luglio 2020

L’Aquila non riesce più a volare. Allo Juventus Stadium il posticipo della 34 sima giornata vede la Juventus affermarsi contro i biancazzurri: all’inizio del secondo tempo un uno-due di Ronaldo piega la Lazio, che riesce solo ad accorciare su rigore con Immobile per il 2-1 finale. Dopo il pareggio di Udine Inzaghi e tutta la truppa laziale volano a Torino per la seconda complicatissima trasferta consecutiva di questo finale di Campionato. Biancazzurri falcidiati dalle assenze: agli indisponibili Patric, Marusic, Leiva si uniscono anche Jony e Luis Alberto, così torna Cataldi a centrocampo, mentre a sinistra dall’inizio gioca Djavan Anderson. Maurizio Sarri, che è senza Bernardeschi squalificato, non può disporre di Higuain, fermato all’ultimo momento da una contrattura. Si affida a Dybala dal primo minuto, mentre a centrocampo giocano Rabiot e Ramsey. Buon inizio da entrambe le parti, con dinamismo e movimento; al 10’ Alex Sandro di testa colpisce il palo su passaggio di De Light, con Strakosha battuto. Al 17’ Cataldi col piattone cerca la conclusione precisa ma trova solo un angolo. I biancazzurri sono molto attenti ed aggressivi, mordendo su ogni pallone, dalla mezz’ora in poi però retrocedono troppo e si prestano alle iniziative juventine. Al 36’ Rabiot dalla sinistra impegna Strahosha in angolo, mentre al 44’ dopo un errore di Bentancur, la palla finisce ad Immobile, che di prima intenzione calcia forte e colpisce la base del palo. Ad inizio di ripresa un’azione caparbia di Dybala frutta un tiro su cui si oppone Strakosha, poco dopo un pallone che carambola sul gomito di Bastos fa chiedere un check del var ad Orsato, che concede il rigore. Batte Ronaldo, che segna il vantaggio juventino al 51’. Passano una manciata di secondi e Luis Felipe confeziona praticamente il secondo gol della Juve, il suo imperdonabile errore da ultimo uomo innesca Dybala, che davanti a Strakosha porge a Ronaldo, il quale non fallisce il 2-0 che stordisce la Lazio. Al 53’ Ronaldo di testa indirizza sul portiere, poi colpisce una traversa su cross di Dybala. Al 72’ l’argentino stoppa bene, tira altrettanto bene ma trova pronto Strakosha. Al 77’ Andre Anderson appena entrato, con personalità ed intuizione prova il gran tiro dalla distanza che Szczesny neutralizza in corner. All’81’ Bonucci nel tentativo di rinvio colpisce Immobile su un piede: Orsato decreta un altro rigore, che va a battere Ciro Immobile, che accorcia battendo Szczesny e riapre la gara. Nel finale Szczesny salva il risultato sulla punizione a girare di Milinkovic, che aveva colpito benissimo sotto l’incrocio dei pali. Il forcing laziale si attua con Falbo e Moro, che rilevano Lazzari e Luis Felipe, ma i giovani non bastano e la Juve dopo 6’ di recupero si aggiudica la partita. Per i bianconeri un altro grande passo verso la conquista dello scudetto, per la squadra biancazzurra la quarta sconfitta del campionato “covid” ma la migliore Lazio di questo mini torneo. Sono 7 punti in 7 giornate per la squadra laziale dalla ripresa del campionato: un bilancio veramente negativo che fa scivolare i biancocelesti al quarto posto. Oggi però con i ragazzini ed i pochi titolari rimasti la Lazio è riuscita a tener testa ai bianconeri: un buon segnale per questo finale col traguardo della Champions quasi in tasca.         

JUVENTUS LAZIO 2–1      50’ Ronaldo (rig.)  54’ Ronaldo  82’ immobile (rig)
JUVENTUS:  Szczesny, Cuadrado, Bonucci, De Light, Alex Sandro, Rabiot, Bentancur, Ramsey (57’ Matuidi), Douglas Costa (57’Danilo), Ronaldo, Dybala (89’ Rugani).  All: Sarri
LAZIO: Strakosha, Bastos, Luis Felipe (89’ Falbo), Acerbi, Lazzari (89’ Moro), Parolo, Milinkovic, Cataldi (75’ A. Anderson), D. Anderson (67’ Vavro), Caicedo (67’ Adekanye), Immobile.  All: Inzaghi
Arbitro Orsato

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