di FRANCESCCO TRONCARELLI
7 al Ciro d'Italia - Se Immobile non avesse segnato il rigore, sarebbe stata una tragedia, un dramma vero. Sì perchè la Lazio vista a Torino è stata una squadra imbarazzante, inconcludente, veramente brutta. Ha ricordato il non gioco dell'uomo che fissava le capre, Ballardini o il nulla cosmico del salumiere Zaccheroni (in piedi col cappottone anteguerra senza dare segni di vita mentre gli avversari dilagavano). Se po' dì o si è accusati di lesa maestà? Esiste ancora il diritto di critica o tocca sta zitti e bòni ad aspettare il miracolo? Fate voi. L'unica certezza in questo sfascio alla luce del giorno e sicuramente incontestabile è stato l'ennesimo sigillo della Scarpa d'oro, che, spalle larghe mentre tutto lo stadio lo fischiava, si è preso le sue responsabilità a pochi secondi dalla fine. Dei giochi e di un incubo. Bravo Cirù!
7 a Totò Riina - Questa volta la differenza l'ha fatta, non solo a tavola dove è il terrore dei camerieri per via del cannibalismo che lo assale tanto da mangiarseli insieme alle pietanze ordinate. La differenza l'ha fatta (e finalmente) anche sul campo, evitando con tre paratone tre (al 42° su Sanabria e al 69° su Ansaldi e nel finale su Pjaca) il cappotto, che sarebbe stata un'umiliazione pesantissima non tanto per i suoi compagni di merende, ma per i laziali sparsi nel mondo.
6+ a sono un pirata non sono un signore - Ma te pare che dovemo di' grazie a Nina Muriqui? Al giocatore più scarso degli ultimi anni, vera pippa al sugo certificata DOP. Ebbene sì, perchè se non era per lui, stavamo a sbatte la testa al muro come un Cattelan qualsiasi dopo il flop su Rai 1. Con la sua grazia elefantiaca, Gamba di legno è piombato in area granata senza sapere neanche perchè, confondendo così quel gigolò di Gigì che l'ha azzoppato sull'unica gamba che ha. Un'infamata, come sparare sulla Croce Rossa, che l'arbitro non poteva tollerare. Il resto è storia. Provaci ancora Nina...
6 + al Sergente - Tra i pochi a salvarsi. Come Morgan al tributo per Franco Battiato a Verona.
6 a Antonio Elia Acerbis- Non ha fatto danni, e questo è già un gran risultato.
6 a chiedimi se sono Felipe - pensiamo di sì, perchè questa volta il panino con la mortazza se l'è meritato. Ma senza bibita perchè stiamo sempre sul minimo sindacale. Tipo Panariello a Tale e quale, che non fa ridere ma è comunque un gran simpatico.
6 a Pedro Pedro Pedro Pedro Pe - praticamente il meglio di Santa Fè, peccato che questa volta si sia fermato a Santa Calla
6- a Maru (sic) - Sic!
6- - a Massimo Di Cataldi - da salvatore della patria a Salvatore che mi piace a tutte le ore di Enrico Montesano nella macchietta della “romantica donna inglese”, il passo è breve. Lo ha fatto.
5 e mezzo a Pasquale Ametrano Anderson - Con quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così che hanno tutti i turisti per caso che passeggiano per la capitale sabauda, pensavate di aver risolto i problemi di una squadra i cui "lavori in corso" durano oltre ogni ragionevole aspettativa? Ma de che, lui è così, prendere o lasciare, una ne imbrocca due se imbosca. Tende a scomparire. Come Fiorello, bravo bravissimo, poi all'improvviso non se sa che fine ha fatto. Saudade e via.
5 a Ke Pro - Co' tutti i soldi che è costato (vedi bilancio appena pubblicato, milioni come bruscolini) ce potevi allestì mezza squadra. E invece abbiamo lui, a me pro?
5 a Raul Casadei Moro - E' la pulce biancoceleste. Il Messi (scusate la bestemmia) dei poveri. Poveri noi che stamo a giocà co pizzi e fichi.
5 a Lazzari alzati e cammina - Non è un difensore, ma si è subito adeguato alle amnesie del reparto. Nè carne nè pesce. Nè.
4 e mezzo a Hysaj che i papaveri - Bello ciao co' tutto er core.
4 e mezzo a Lupo Alberto - Il miglior numero della sua carriera, più sorprendente del coniglio tirato fuori dal cilindro o della donna nella cassa di legno tagliata in due. Quello che tutti i maghi del mondo sognano ma non riescono a fare, Silvan è 'na vita che ci prova ma niente. Lui invece, al primo tentativo, zac, è sparito. Come la Lazio. Sipario.
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