7+ ad Antonio Elia Acerbis (quelli del meno 9) - La peggiore Lazio della stagione ha guadagnato un punto d'oro pareggiando il derby con la Roma. Mai in partita, mai concentrata, praticamente mai giocata. Incredibile ma vero. I biancocelsti delle undici vittorie consecutive non sono stati capaci di imbastire un'azione di gioco degna di questo nome, hanno solo subìto. Per quello che si è visto insomma è andata di lusso, ecco perchè il "migliore" della formazione demotivata messa in campo da Inzaghi è stato il roccioso difensore che oltre ad essere sempre sul pezzo è riuscito anche a buttarla dentro credendoci ogni oltre previsione. Un gol che vale tantissimo il suo, perchè ha consentito di proseguire comunque il bel cammino percorso sino ad ora, mandando contermpraneamente al manicomio i dirimpettai che si sono attaccati al fumo della pipa dei 22 tiri verso la nostra porta (record per Mangiante!!). Tiè.
6 e mezzo a Lucas 2.0 (Biglia chi?) - Un muro. Ma no quelli delle opere recenti che al primo "stormir di fronde", come disse il poeta, crollano miseramente. Muro de na' vorta, quelli tirati su dai muratori tosti e in canotta. Una diga là in mezzo che ha cercato di mettere pezze a destra e a manca a sti marpioni che venivano giù a tutta callara. E chi lo Leiva più dal campo?
6 a Lazzari alzati e cammina - e porta pazienza. E pure tanta. Qualcuno ha sostenuto che è stato spesso scavalcato dall'avversario della sua fascia, si è successo, ma la verità è che nessuno dei suoi compagni di merende l'ha cercato per smistargli la palla. Un errore imperdonabile. C'avemo un furetto che corre, dribbla e crossa al centro e nun je passate la palla? E namo su. In sostanza eravamo in dieci perchè lui non l'hanno fatto giocare. Come Di Maio che j'hanno tolto il giocattolo.
6 a Patric del Grande fratello Vip - Nun javresti dato 'na lira. Quando è entrato in molti hanno sospirato "è finita..". E invece il bellimbusto del programma trash di Mediaset è riuscito, nella sua aurea mediocrità, a dare il meglio di sè. Come un Vincenzo Salemme qualsiasi.
6 a chiedimi se sono Felipe - All'inizio s'è involato, col passare del tempo s'è involuto. Alla fine si è involtino.
6- a Innamoradu e veni, vidi Lulic al 71° e al 73°- Sono partiti in quarta, sono finiti in folle. Nè più nè meno di Amadeus a Sanremo ancor prima di cominciare.
6- a dillo a Parolo tuo - Tanto fumo e poco arrosto. Avete presente Massimo Giletti?
5 a Lupo Alberto - Tanto fumo e niente arrosto. Avete presente Fabio Fazio?
5 a Sylva Strakoshina - Ve dovete fa l'affari vostra. A forza di dire che non esce mai, s'è voluto toglie lo sfizio de uscì dai pali e zacchete, ha combinato quel pastrocchio. Poi ha recuperato con qualche parata importante, ma la frittata co' le ova fraciche, l'aveva fatta prima. Dall'oroscopo di Branko la Luna consiglia: "non date retta ai sapientoni e tirate dritto per la vostra strada, piuttosto rilassatevi giocando a carte". Ah, la mano di Burraco coi fotografi quanto è mancata..
5 al Panter One - Doveva far salire la squadra per liberarla dall'assedio nei venti minuti finali. Il problema che non aveva la scala ed è rimasto a terra.
5 al Ciro d'Itala - Come il cannone del Gianicolo, ha sparato a salve.
5 a Correa l'anno 1990 - La sua prestazione è stata come la rilevazione della temperatura a Santa Maria di Leuca: non pervenuta.
5 al Sergente - Come la raccolta della mondezza a Roma, inesistente. Sipario.
Appunti di gioco
di Roberto Taglieri
Domenica, 26 gennaio 2020
Pari
tra Roma e Lazio nel posticipo della seconda giornata di ritorno. Gli
errori dei portieri sono significativi per il risultato finale: i
giallorossi vanno in vantaggio con Dzeko, sono raggiunti da Acerbi
sempre nel primo tempo, ma recriminano per aver dominato praticamente
per tutta la partita che termina 1-1. Si affrontano oggi due squadre che
vengono da altrettante sconfitte in Coppa Italia: simili le
motivazioni, cioè quelle di mettere le mani su un posto in Champions, ma
per i biancazzurri c’è la speranza di puntare a qualcosa di più
consistente e di creare un bel gap tra lei e le inseguitrici. I
giallorossi, già senza Zaniolo, perdono anche Diawara per cui Fonseca
sceglie un 4231 coperto, con Cristante davanti alla difesa, Santon che è
preferito a Kolarov infine Kluivert ed Under dietro Dzeko. Inzaghi
invece recupera tutti, anche Correa e Luis Alberto mezzi acciaccati, per
cui se la va a giocare con la formazione titolare. Spettacolare la
coreografia biancazzurra, che riscopre l’arte classica, ma subito dopo
comincia la partita che vede una Roma molto aggressiva soprattutto
sulle fasce con Spinazzola e Under. I giallorossi restano costantemente
nella metà campo avversaria, la Lazio cerca di scavalcare la difesa
romanista con lanci lunghi ma trova sempre l’anticipo dei difensori. Al
26’ la prima svolta: Strakosha sbaglia tutto, in uscita si fa anticipare
da Dzeko che di testa insacca il vantaggio giallorosso e sblocca il
derby. Un secondo dopo nuova azione della Roma che per poco non
raddoppia ancora con Under e Dzeko, mentre la Lazio sta pericolosamente a
guardare. Solo al 33’ Lulic scocca il primo tiro in porta per i suoi,
che finisce in corner. Sullo sviluppo Pau Lopez pareggia l’errore del
suo omologo con l’aiuto di Smalling: un campanile mal gestito dai due
consegna la palla sui piedi di Acerbi, che insacca a porta sguarnita il
fortunoso pari laziale. Nel finire del primo tempo da un altro errore
sulla trequarti Pellegrini a giro colpisce un palo e la Lazio trema
ancora. Nella ripresa Inzaghi toglie Luis Felipe per Patric, ma subito
Veretout va vicino al 2-1 scagliando una palla che va poco out. Passa
solo un minuto e Calvarese assegna un rigore, poi tolto al var per uno
scontro tra Patric e Kluivert. I biancocelesti proseguono a non capirci
nulla; incapaci di tenere palla e di proporsi, tendono sempre a
rinculare e ad attendere le giocate romaniste. Correa al 62’ trova
Immobile che spara alto una delle prime giocate ragionate della Lazio,
che prova a farsi vedere dalle parti giallorosse ma sempre con scarsa
convinzione. Strakosha al 70’ fa un altro errore, regalando palla alla
Roma e poi si rifà parando d’istinto su Dzeko. Esce Luis Alberto per
Parolo al 70’, ma intanto Kluivert al 73’ spara a lato una grande
opportunità per i suoi. Anche Correa lascia per Caicedo, mentre Dzeko è
pericolosissimo ma trova Strakosha all’80’. Fonseca cambia a sinistra
con l’inserimento di Perotti e Kolarov; all’88’ Strakosha prende una
zuccata centrale di Dzeko, poi Milinkovic sfiora il palo al 90’ e dopo
4’ di recupero la partita finisce. La peggiore Lazio della stagione,
molle e incapace di arginare gli attacchi avversari trova un punto di
diamante dopo una gara impalpabile. Mai in grado di condurre il gioco,
sempre fuori partita la Lazio trova la miglior Roma della stagione ma
con fortuna la blocca sul pari. Una battuta d’arresto quella di oggi che
non pregiudica nulla per i biancazzurri; resta il rammarico che proprio
i giallorossi abbiano fermato la striscia positiva della Lazio, che
tuttavia viaggia sempre tranquilla al terzo posto con 46 punti a 4
lunghezze dai giallorossi e con una partita in più da disputare. Il
riscatto può essere servito già domenica prossima in casa contro la
Spal: la speranza è che quello di stasera per la Lazio sia un episodio
isolato.
ROMA LAZIO 1–1 26’ Dzeko 34’ Acerbi
ROMA:
Lopez, Santon (83’ Kolarov), Mancini, Smalling, Spinazzola, Cristante,
Veretout (90’ Pastore), Under, Pellegrini, Kluivert (80’ Perotti), Dzeko. All: Fonseca
LAZIO:
Strakosha, Felipe (46’Patric), Acerbi, Radu, Lazzari, Leiva,
Milinkovic, Luis Alberto (70’ Parolo), Lulic, Correa (75’ Caicedo),
Immobile. All: Inzaghi
Arbitro Calvarese
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