domenica 14 giugno 2020

Addio Ricky Valance, disse a Laura che l'amava

di FRANCESCO TRONCARELLI


Ha ballato una sola estate, come il protagonista del celebre film di Arne Mattsson, ma che ballo. Uno di quel lenti da mattonella che dominavano le feste degli adolescenti di tutto il mondo negli anni Sessanta. Un successo di quelli che ti cambiano la vita e che restano nella memoria collettiva per sempre, specialmente nei paesi anglosassoni come dimostrano le "breaking news" che ininterrottamente hanno annunciato la sua scomparsa.

Stiamo parlando di Ricky Valance, il cantante gallese noto per la celeberrima hit del 1960 "Tell Laura I Love Her" che è morto all'età di 84 anni, come confermato dal suo agente e riportato dai media britannici. Tempo fa gli era stata diagnosticata la demenza senile ed era ricoverato in una clinica da prima del blocco dovuto alla pandemia.

Ha concluso la sua vicenda umana e artistica sessant'anni dopo essere diventato un numero uno nel mondo con un brano nato nei Sessanta e dopo essere stato sessanta volte nelle chart UK e USA e in quelle canadese ed australiana con i suoi dischi e album. Una coincidenza incredibile.

Ricky Valance, il cui vero nome era David Spencer, è stato il primo cantante uomo del Galles (il secondo in assoluto dopo Shirley Bassey) ad avere un singolo al primo posto in classifica nel Regno Unito, proprio con "Tell Laura I Love Her" un pezzo che ha fatto epoca e che suscitò molto scalpore quando venne pubblicato.


Nato a Ynysddu, località collocata nella contea di Caerphilly, iniziò a cantare ancora bambino nel coro della chiesa. Si era arruolato volontario nella Royal Air Force, l'aviazione britannica, all'età di 17 anni, e aveva prestato servizio in Nord Africa per tre anni.

Poi finito il servizio militare, cominciò ad appassionarsi alla musica, seguendo le orme materne in quanto la madre era stata una soubrette e rinomata ballerina. Iniziò così a esibirsi in club nel nord dell'Inghilterra, per poi ottenere un contratto discografico con la prestigiosa etichetta Columbia e incidere "Tell Laura I Love Her".

La canzone, in realtà, era americana, scritta da Jeff Barry e Ben Raleigh, ed era stata già incisa, sempre nel 1960, da Ray Peterson, ma non aveva avuto una risonanza internazionale. La ebbe invece nella versione di Valance e per una situazione contingente, la censura preventiva da parte della BBC.

Il brano racconta la tragica storia di un adolescente di nome Tommy disperatamente innamorato di una ragazza di nome Laura, al punto di partecipare a una gara automobilistica per comprarle un anello.

Il giovane, però, muore in un incidente durante una corsa e le sue ultime parole sono "Dite a Laura che la amo". L'emittente di stato inglese non ritenne opportuno per evitare una sorta di emulazione fra i giovani, di trasmettere il disco di Valance, che trovò invece "rifugio" nella seguitissima Radio Luxembourg, antesignana di tutte le radio libere e "pirata" che trasmetteva anche da una nave ancorata in acque extraterritoriali nel sud della Gran Bretagna.

E fu il successo, del brano, che vendette complessivamente 7 milioni di copie nelle varie versioni e soprattutto del tenebroso Ricky che iniziò una lunga carriera costellata da altri successi come "Hallo Mary Lou", "Welcome home" senza però raggiungere più livelli e platee internazionali.

Molti artisti hanno cantato "Tell Laura I Love Her" negli anni seguenti, tra cui Marilyn Michaels, Skeeter Davis, Laura Lee. Esiste anche la versione italiana "Dite a Laura che l'amo", incisa da Michele, uno degli epigoni italiani di Elvis insieme a Little Tony e Bobby Solo, che nel 1967 ne fece una celebre cover che conquistò la nostra Hit Parade.

Valance, artista molto amato in patria a cui la BBC che a suo tempo lo bloccò ha dedicato immediatamente un tributo in suo onore cambiando il palinsesto, era da sempre vicino alla forze armate inglesi, alla mitica RAF in particolare a cui aveva donato un milione di sterline per i figli dei caduti.

3 commenti:

  1. Peccato ....mi dispiace ...purtroppo se ne stanno andando in molti ....brano che fece epoca anche in Italia ....che riposi in pace .

    RispondiElimina
  2. bellissima anche la versione originale. piu' intimista rispetto a quella in italiano di michele

    RispondiElimina
  3. Quante "pomiciate" sulle note di questa canzone e la voce di Ricky Valente 👏👏💞

    RispondiElimina

Alessandro Momo, 50 anni dopo

 di FRANCESCO TRONCARELLI Chissà cosa avrebbe detto della Lazio di Baroni Alessandro Momo. Sicuramente sarebbe stato contento di vederla gio...