domenica 4 aprile 2021

De Gregori, 70 anni da Principe

 di FRANCESCO TRONCARELLI

Francesco de Gregori compie settant'anni. Settant'anni di emozioni, di poesia e di musica raffinata. Una vita da Principe (mai soprannome fu più azzeccato) nel vero senso del titolo.

Quello dell'aristocratico colto e illuminato, aperto al mondo ma no ai suoi riti modaioli e per questo lontano dai riflettori e da una certa immagime mediatica delle pop star che ora va tando di moda e sembra imprescindibile.

E' un artista di un'altra categoria. Sì perchè ci sono i cantanti e gli artisti e De Gregori è il Principe di questi ultimi. Il più bravo, nonostante certi suoi atteggiamenti austeri e un carattere decisamente introverso che lo possono rendere antipatico. 

Lui è uno di quelli che all'apparire preferisce l'essere. Ci tiene alla sostanza. Con i suoi testi infatti ha rinnovato la cosidetta "canzone d'autore", dandole nuovi orrizzonti e profondità inesplorate. 

I suoi sono racconti e storie in versi dove le invettive politiche sconfinano nel romanticismo di donne cannone e le metafore addolciscono la malinconia del quotidiano insieme a musiche dall'impatto struggente e coinvolgente.

Sono brani dove qualcosa rimane tra le pagine chiare e le pagine scure della nostra vita, confondendo i nostri alibi e le nostre ragioni. Come mai prima.

Della sua generazione è il migliore, il meno incline a compromessi commerciali e il più attento al mondo che lo circonda. Ha una storia personale alle spalle che viene da lontano, dal mitico Folkstudio di via Garibaldi.

Lì, in quel locale di Trastevere, fucina di grandi musicisti e personaggi autentici e compagni di avventura come Venditti, esordì mettendo sul pentagramma le sue letture giovanili di Steinbeck, Pavese e Pasolini. 

E i suoi amori musicali, ovvero Simon & Garfunkel, De Andrè, Leonard Cohen e Bob Dylan. 

Da lì iniziò una carriera lunga e ricca di successi e tournée trionfali  come quelle con l'amico Lucio Dalla.

Una storia in musica che gli ha permesso di costruire una galleria di personaggi e una raccolta di favole che incarnano la parabola italiana dal '68 ai giorni nostri.

Ora il ragazzo ermetico che tutto non diceva "perchè non c'è niente da capire", ma ti lasciava sicuramente immaginare, compie dietro la sua barba incolta e sotto quel cappello con le falde all'insù settant'anni.

E il suo nome non è Bufalo Bill ma "solo" Francesco De Gregori, artigiano della canzone che il rigore l'ha sempre saputo tirare al contrario del calciatore Nino.

E insieme a quell'Italia che resiste da sempre nonostante i balli sul Titanc che affonda. E questo Alice lo sa bene. Auguri Principe.


1 commento:

  1. Come al solito descrivi alla perfezione il personaggio di turno e in questo caso mai fu più giusto affermare che De Gregori è l'Artista per eccellenza. Come sempre bravo Fraqncesco e grande e tantissimi Auguri a Francesco ... De Gregori.

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