di FRANCESCO TRONCARELLI
9 a Correa l'anno 1900 - Una grande Lazio tornata finalmente a giocare come sa e soprattutto con la voglia di spaccare tutto, ha preso il Diavolo per le corna e l'ha mandato all'Inferno. Ci voleva una sterzata dopo la debacle napoletana per sperare di risalire sul tram chiamato desiderio diretto a un posto a sole, e così è stato. Artefice del pesante kappao inflitto al finto prete Pioli e la sua congrega, l'argentino volante che con un Tucu di classe prima e un Tuca Tuca (cit. Raffaella Carrà) dopo, ha dato il meglio di sè. Si è tolto i calzoni corti ed è cresciuto tutto insieme, grandissimo. Avanti Lazio, avanti laziali, adesso proviamoci!8 al Ciro d'Italia - Sembrava che ancora una volta la sorte fosse contro di lui. Un altro palo, come dire iella vera. Ma alla fine il suo sigillo è arrivato inesorabile e il bomber de noantri ha colpito ancora. Come Zorro. E so' 153 gol. Ciro si nu babà.
7+ a Lupo Alberto - Tanto fumo e tanto arrosto, come nel finale quando ha scodellato l'assist per il capocannoniere della squadra. E' il valore aggiunto quando je gira e contro i rossoneri j'ha girato benissimo.Il Mago insomma è tornato. E Silvan muto.
7 a Totò Riina - Omo de panza, omo de sostanza, omo de paranza. A Cannellongulo se l'è magnato con tutto er pallone al primo minuto e così via, compiendo tre quattro interventi che lèvate. Criticato come un Mago Forrest qualunque per quello che aveva combinato al San Paolo, s'è riscattato alla grande come Tommaso Zorzi all'Isola dei famosi. Daje.
7 al Sergente - Ma dove lo trovate uno come lui che lotta su ogni pallone, fa a spallate in mezzo al campo e smista palloni de qua e de là. Lotito quando lo inquadravano rideva sotto la mascherina, stava a rifà i conti su quanto vale: 100 cucuzze, alloggio e vitto gratis e 10 euri a settimana come paghetta per le figurine e le sigarette. Na cifra.
6 e mezzo a Lazzari alzati e cammina - e la prossima volta caccia indietro quel naso che te ritrovi se no te rifischiano il fuorigioco per tre centimetri...
6 e mezzo a Innamoradu - 404 con l'Aquila sul petto, ne volemo parlà?
6 e mezzo a Antonio Elia Acerbis - Draghi, segnate sto nome per il rimpasto nel governo, il ministro della Difesa è lui. Punto.
6+ a chi lo Leiva - Rispetto a Napoli, un passo avanti. Come Pio e Amedeo che so' arrivati in prima serata dalle sagre de paese.
6+ a MaruSic - Una prestazione impeccabile per il Sonnmabulo dal volto umano. Nè più nè meno di Loretta Goggi nel nuovo programma di Carlo Conti che non solo non ha mai pianto come fa sempre na non ha neanche detto "chapeau". E questa è una cosa incredibile.
6+ a veni vidi, Lulic al 71° - Vecchio Scarpone quanto tempo è passato. Ti abbiamo rivisto in palla come i bei tempi ed è stato bellissimo. Non poteva finire come sembrava che fosse. Sei stato un treno su quella fascia e hai dato tutto quello che potevi. Battiamo le mani ai veri laziali anche se non jela fanno più.
6 a c'è tanto da Fares e Sostiene Pereira - In due non ne hanno fatto uno buono, come Ale e Franz che non fanno ridere nessuno, neanche quelli del palazzo dove abitano. Ma quando vinci tre a zero tutto fa Broadway, pure Nina Murici che è entrato a quattro minuti dalla fine e c'ha messo appunto quattro minuti per schierarsi all'attacco con quella Gamba di legno che se ritrova. Enrico Toti con la stampella avrebbe fatto prima. Ma lasciam perdere come direbbe De Sica e godiamoci sta vittoria piena, bella e pesante, come ci piacerebbe fosse sempre. Alla prossima puntata.Sipario.
Appunti di giocodi Roberto Taglieri
Lunedi, 26 aprile 2021
La Lazio straccia il Milan. All’Olimpico nel posticipo della 33sima giornata i biancazzurri siglano subito la prima rete con Correa, che raddoppia ad inizio di ripresa; perfeziona il risultato nel finale di partita Immobile, che fissa il risultato finale sul 3-0. Grande l’importanza di questa partita alla vigilia: praticamente è l’ultimo treno per i capitolini, ma anche l’opportunità del Milan di non perdere ancora terreno. Pioli oggi sorride: a parte Ibrahimovic il tecnico rossonero recupera tutti, compreso Hernandez; davanti ci sarà Mandzukic dal primo minuto. Simone Inzaghi, finalmente guarito dal Covid, può sedere di nuovo sulla panchina e decide per Lulic dal primo minuto; non c’è Caicedo alle prese con una fascite plantare, ma in ogni caso il duo d’attacco sarebbe stato ancora Immobile-Correa. La partita ha un inizio folgorante: al 1’ un errore laziale a centrocampo innesca Calhanoglu, che calcia subito ma trova Reina; non passa nemmeno un minuto e la Lazio va in vantaggio. Correa fa tutto da se’, ruba palla sulla trequarti, fraseggia con Immobile e va in porta, supera anche Donnarumma e col sinistro la butta dentro. Al 5’ Immobile si divora il raddoppio calciando sul portiere da posizione favorevolissima. La Lazio cerca subito la profondità; questo mette in difficoltà la retroguardia milanista che non riesce ad anticipare gli avversari. Comunque i rossoneri prendono le misure alla Lazio, che però al 23’ con Correa sfiora il palo. Poi è quasi solo Milan; alla mezz’ora una conclusione di Rebic va alta, poi Calhanoglu si ritrova solo ma aspetta troppo e il suo tiro è catturato da Reina, Saelemaeker calcia fuori al 36’. Al 43’ Lazzari raddoppia ma in fuori gioco, invece Reina nel recupero para su Mandzukic e con questa azione finisce il primo tempo. Nella ripresa quasi subito in contropiede Correa raddoppia; riceve da Immobile, supera Tomori e da posizione defilata calcia di destro e trova lo spiraglio giusto che consente alla Lazio di portarsi sul 2-0. Poco dopo ancora Correa sfiora il tris con un bel diagonale su cui c’è Donnarumma. Il Milan cerca di ribaltare il risultato, Pioli opera tutte le sostituzioni, i rossoneri hanno il controllo del centrocampo ma la Lazio tiene bene botta e prova anche qualche conclusione in ripartenza. Luis Alberto al 79’ manda sul fondo, Immobile un minuto dopo colpisce il palo ed ora i biancazzurri sono veramente sfortunati. Tonali di sinistro sfiora la rete all’85’, ma Immobile all’87’ in contropiede scaraventa in porta con rabbia il terzo gol della Lazio, che chiude i giochi. Kessie colpisce una traversa al 90’ prima del fischio finale che sancisce la netta affermazione biancoceleste. Decima vittoria consecutiva in casa per la Lazio, al sesto posto a quota 61 ma con una partita ancora da giocare. Saranno difficili per i biancazzurri le prossime tre gare da disputare con altrettante squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere: è l’ultimo sforzo per gli uomini di Inzaghi che devono crederci fino in fondo.
LAZIO MILAN 3-0 2’ 51’ Correa 87’ Immobile
LAZIO: Reina, Marusic, Acerbi, Radu, Lazzari, Leiva (88’ Cataldi), Milinkovic, Luis Alberto (88’ Akpa), Lulic (68’ Fares), Correa (75’ Pereira), Immobile (88’ Muriqi). All Inzaghi
MILAN: Donnarumma, Calabria (69’ Dalot), Kjaer (73’ Romagnoli), Tomori, Hernandez, Bennacer (70’ Tonali), Kessie, Saelemaeker (63’ Diaz), Calhanoglu, Rebic, Mandzukic (63’ Leao). All. Pioli
Arbitro Orsato
Bravo come sempre, comunque l'episodio del gol annullato per me è la solita farsa, hanno impostato la linea in posizione diaconale sui piedi, quando il corpo del milanista sta molto più avanti di Lazzaro, e l'albitro non va lui a vedere l'azione,
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