di FRANCESCO TRONCARELLI
Chiusa rint’ a casa ‘a ggent che ppo’ ffa’
S’affaccian ‘e bbalcun’ pecchè vonno canta’
Ce basta ‘na canzone penzanno e ce abbraccià
Diceno ca’ fernesce nun sai si è verità
E aspettann’ aspettann’
‘o tiempo chianu chianu sta passann’
E aspettann aspettann
'na bbona stella ce po’ aiutà
La musica al tempo della quarantena, come dire niente concerti, niente spettacoli, niente incontri degli artisti con i fan per il "firmacopie". Il coronavirus ha fermato un mondo da sempre in attività negando alla gente il piacere di emozianarsi con i propri beniamini che cantano e suonano. Come si è fatto sempre.
Allora bisogna ingegnarsi, aggirare al meglio l'ostacolo, ecco così che vengono incontro agli artisti i social come mezzo di comunicazione e megafono virtuale per rimanere in contatto con il pubblico. In tanti si sono così cimentati in dirette Instagram e Facebook e tra questi non poteva mancare Peppino di Capri.
Il cantautore napoletano da amante della tecnologia e appassionato di tutte le novità in tema di comunicazione qual è, non si è fatto sfuggire anche in un momento come questo, le opportunità che ci sono per realizzare un video con una sua canzone che grazie proprio ai social è diventata virale.
«Vedevo tutta questa gente che si affacciava ai balconi e che cantava,
all’inizio li guardavo con diffidenza, poi ho pensato: perché non lo
faccio anche io? In fondo è un omaggio alla loro voglia di sentirsi vitali ».
E’ nata così “Aspettanno”, la canzone di Peppino di Capri in napoletano ("Aspettando") dedicata al lockdown e che potrebbe diventare l’inno di questo momento così drammatico e difficile per il Paese.
Questa volta non si tratta di un brano d’amore, ma
di una canzone di sentimenti, che invita a stringere i denti e ad aspettare
la buona stella, come dice la parte finale del testo. La constazione che le nostre città sono vuote, che manca la vita di tutti i giorni, che si sente la mancanza degli affetti, dell’abbraccio dei bambini hanno fatto riflettere Peppino.
C'è tanta solitudine fra le persone più anziane, siamo tutti in attesa di un qualcosa di positivo e allora Peppino ha fatto suo l'"adda passa a nuttata" di Eduardo, con la speranza che il domani ci possa riservare qualcosa di migliore.
L'interprete di "Champagne" e di tanti successi si è messo così
all'opera nella sua casa di Napoli che guarda il mare, ed ha iniziato a
comporre la musica sul fido pianforte che lo accompagna da una vita.
Poi si è messo in contatto con i suoi collaboratori storici (Enzo Anoldo, Roberta Bianco, Piero Braggi, Pascal De Angelis, Adriano
Guarino, Antonio Mambelli, Michela Montaldo, Luigi Esposit) e nel giro di una settimana è nato il brano.
Un pezzo molto bello dalla melodia accattivante e il testo poetico come solo i versi in napoletano riescono a dare, che è stato inciso da ciascuno dei musicisti e le coriste coinvolti separatamente, in isolamento, per poi essere mixato in una sintesi perfetta di musica e di immagini molto suggestiva.
A questo punto sono entrati in scena i social. La canzone è stata inviata ad amici, parenti e fan di tutto il mondo, attraverso le chat di wathsapp e dei gruppi Facebook, una vera e propria catena che ha dato il la ad un fenomeno mediatico inaspettato.
Sono arrivati così i maggiori quotidiani nazionali che lo hanno rilanciato nelle loro edizioni on line, poi i Tg, addirittura è stato usato come stacco tra un servizio e l'altro nel programma "La Vita in diretta" con Alberto Matano e Lorella Cuccarini.
«Ora mi stanno chiamando da tutta Italia e persino dal Brasile -ha raccontato divertito ma soddisfatto di Capri-, dove in molti la stanno cantando, mio figlio mi ha inviato un filmato in cui si vede gente ai balconi di Napoli in coro sulle note di Aspettanno».
Come dire, cronaca di un successo non annunciato ma prevedibile, vuoi per la magia del brano, le atmosfere e le sensazioni che evoca e vuoi per il carisma di Peppino, che anche in un'occasione così particolare ed insolita, si è confermato un entertainer di razza. Ed è probabile ora, che da questo omaggio alla gente dei balconi, nasca un singolo.
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