di FRANCESCO TRONCARELLI
8+ a Lupo Alberto - L'obiettivo dei biancocelesti era bissare il successo coi Viola per riavvicinarsi alla zona Champions, e così è stato. Con qualche affanno, specialmente nella parte centrale della partita, ma anche con buone giocate concluse peraltro malamente e con tanta sfortuna. Copertina d'obbigo al Mago che ha tirato fuori dal cilindro un colpo dei suoi per sbloccare il match, cuocere il Parma a puntino e indirizzare così la squadra verso la vittoria. Tre punti d'oro insomma per continuare a correre e festeggiare i 121 anni di storia. Avanti Lazio, avanti laziali.
7 e mezzo al Panter One - Aò, c'ha provato da tutti li pizzi. Una, due, tre volte, era sempre lì lì per gonfiare la rete, ma niente, manco fosse un Gigi Marzullo qualsiasi. Poi ha aggiustato la mira e zacchete. Un'altra pezza del suo repertorio. E c'è chi lo vorrebbe vendere. Tiè!
7 e mezzo a Totò Riina - Nel momento topico del match, quando le melanzane s'erano ringalluzzite e s'illudevano di fare il colpaccio, la paratona che fa la differenza. Un intervento provvidenziale su Cornelius, piombato direttamente dal Pianeta delle scimmie (lo ricordate quello scimpanzè del film?) al Tardini e via. Grande.
6 e mezzo a Lazzari alzati e cammina - e corri per poi crossare
come sai tu. Cosa che sto giro è riuscito a fare. Ovviamente dopo
esseresi infranto in qualche scoglio di passaggio nel primo tempo. Daje
gnappè, te rivolemo er Forrest Gump de noantri.
6 e mezzo al Sergente - Piano piano sta tornando ai suoi lvelli. Quelli per intenderci, da 100milioni. Attualmente sta sui 40 e 'na biretta pagata. Per arrivare alla cifra richiesta con tanto di vitto e alloggio al Resort di Ladispoli, ci vuole un colpo d'ala. E chi vuol capire quando e contro chi, capisca.
6 e mezzo a Antonio Elia Acerbis - Quella zampata acrobatica di sinistro con cui ha cercato di segnare, un numero di alta scuola. Al Circo Orfei stanno facendo un pensierino su di lui per ravvivare il parco giochi in offerta.
6+ al Ciro d'Italia - Stavolta non ha segnato, ma è stato comunque un incubo per Sepe e compagni con le sue percussioni. Provaci ancora bomber.
6+ a chiedimi se sono Felipe - a Ramos, quando se vince che te lo chiedemo a fa, stamo in un brodo de giuggiole. Nè più nè meno di Nino Frassica che è completamnete andato ma sta sempre in televsione.
6 a Somarusic - Un altro. Come Mollica senza occhiali che sembra la sora Lella. Il sonnambulo dal volto umano s'è svejato e ha iniziato a crossare, difendere e a tratti fintare. C'è chi sulle sue finte è svenuto credendo in un abbaglio. Ma era tutto vero. Come Giusacas Casella che ha dato i numeri ai Soliti ignoti.
6 a Innamoradu - 321. E ho detto tutto.
6 a Lucas 2.0 (Biglia poi che fine ha fatto?) - Sta tornando in forma. Adesso sì che ci si può chiedere e chi lo Leiva più dal campo?
6 a Massimo Di Cataldi e a Ke Pro - Buttati nella mischia a risultato acquisito per mantenere palla. E ci sono riusciti alla grande. Moana Pozzi ai bei tempi.
6 a Patric del Grande Fratello - Quando Inzaghi l'ha mandato in campo nel finale del match, in molti hanno tremato. C'è chi temendo l'irreparabile ha spento il televisore, chi ha cambiato canale preferendo addirittura Diaco alla Lazio, chi è uscito di casa forzando la zona rossa pur di non vedere i suoi casini. Ma il Caciara in stato di grazia come Amadeus ha deluso i suoi detrattori con una prestazione impeccabile, senza colpi di scena e cappellate varie. Dice, ma ha giocato solo pochi minuti. Embè? Ma lo sapete cosa è capace di combinare quando è in forma. Meno male che non lo era. 'Na salvata de niente. Sipario.
Appunti di gioco
di Roberto Taglieri
Domenica, 10 gennaio 2021
La Lazio festeggia al meglio il suo 121simo compleanno. Al “Tardini” i biancazzurri la sbloccano solo nella ripresa; prima va in gol Luis Alberto, arrotonda poi il risultato Caicedo per lo 0-2 finale. Trasferta insidiosissima per gli Inzaghi boys, che dopo la vittoria interna con la Fiorentina non possono più commettere errori. Gli emiliani dopo l’esonero di Liverani ritrovano D’Aversa, che fa i conti con una classifica che langue e con una marea di infortunati. Infatti oltre a Iacoponi, Nicolussi e Grassi mancheranno anche Gagliolo, Karamoh e Kucka, quindi è una rimaneggiatissima formazione quella gialloblu, che recupera però Gervinho. Inzaghi invece recupera lo squalificato Leiva e lo schiera dall’inizio, mandando in campo quasi la stessa squadra vittoriosa il giorno dell’Epifania, con Immobile e Caicedo punte. La Lazio va subito in avanti e schiaccia il Parma nella sua area, ma senza calciare mai in porta; invece al 9’ Sohm da ottima posizione alla prima conclusione parmense quasi riesce a metterla in rete. Al 16’ su assist di Immobile il rasoterra di Caicedo va di poco fuori, ma la grande occasione ce l’ha Cornelius al 25’, che sovrasta Marusic ed indirizza in porta ma trova il guantone di Reina che gli toglie il pallone dalla rete. La Lazio non sembra in gran forma, perde molti contrasti a centrocampo e manca di incisività; gli avversari pur con dei limiti tecnici riescono ad essere pericolosi. Alla mezz’ora Sepe salva in angolo su Caicedo lanciato a rete, successivamente la Lazio cerca la rete prima con Caicedo, poi con Immobile ma senza esito. Nel finale di tempo ancora Caicedo di testa sfiora il palo su assist di Lazzari, ma nonostante le buone occasioni la squadra di Inzaghi pecca in costruzione di gioco ed in incisività. Nella ripresa subito c’è una grande occasione sui piedi di Immobile, che aspetta quell’attimo in più e la palla sfila sul fondo; poi ad Acerbi, sbilanciatissimo non riesce il Tap in. E’ il preludio alla rete laziale, che sigla Luis Alberto di piatto ricevendo da Lazzari: è un rigore in movimento, Sepe non può nulla e la squadra biancazzurra va in vantaggio al 54’. Poco dopo ancora il Mago da ottima posizione allarga troppo col destro a porta spalancata, ma al 67’ arriva il raddoppio. Immobile va all’uno-due con Milinkovic; il serbo davanti al portiere in caduta porge a Caicedo, che non può non fallire lo 0-2 che adesso legittima la supremazia laziale. All’80’ il nuovo entrato Pereira manda di poco fuori da oltre 25 metri, poi Mihaila, che era subentrato a Sohm, spara su Reina. I biancazzurri finiscono in avanti nel tentativo di arrivare al tris, ma al fischio finale di Pairetto arrivano comunque i tre punti. E’ stata una buona Lazio solo nel secondo tempo, i biancazzurri hanno sofferto l’aggressività del Parma che nella prima frazione aveva messo in difficoltà gli uomini di Inzaghi. Seconda vittoria di fila per i capitolini, che pur con i problemi di sempre a quota 28 punti restano all’8° posto in classifica, in attesa del derby di venerdi sera, partita chiave della stagione.
PARMA LAZIO 0–2 54’ Luis Alberto 67’ Caicedo
PARMA: Sepe, Busi, Alves, Osorio (46’ Ricci), Valenti (34’ Balogh), Brugman (63’ Inglese), Kurtic, Hernani, Sohm (75’ Mihaila), Gervinho, Cornelius. All. D’Aversa
LAZIO: Reina, Luis Felipe, Acerbi, Radu, Lazzari (83’ Patric), Leiva (70’Cataldi), Milinkovic, Luis Alberto (64’ Akpa Akpro), Marusic (83’ Anderson), Caicedo (70’ Pereira), Immobile. All: Inzaghi
Arbitro Pairetto
Nessun commento:
Posta un commento