domenica 31 gennaio 2021

Lazio, ammucchia Gasperì. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

9 a Somarusic - Quinta vittoria consecutiva per i ragazzi di Simone Inzaghi. A cadere sotto i colpi della Prima squadra della Capitale l'Atalanta, bestia nera da sempre che questa volta è rientrata nello spogliatoio a testa bassa e co' la coda fra le gambe. E' stata la la rivincita dello sfortunato incontro di Coppa Italia, sempre a casa loro, ma che ha procurato in questa occasione effetti devastanti per Gasperino e compagni di merende. A dare il via al meritato trionfo, il Sonnambulo dal volto umano che in avvio ha zittito Bergamo alta e bassa con eurogol da applausi. E da quel momento c'è stata una sola squadra, la Lazio.

8+ a Correa l'anno 1900 - Riavvolgete il nastro della partita. Alla fine del primo tempo il coro unanime sui social e nei commenti sui gruppi di wathsapp era "levatelo". Poi...poi quella galoppata, gli avversari seminati come birilli, il portiere da una parte e il sinistro micidiale nella porta. Un incubo per loro come nella finale di Coppa Italia vinta ovviamente, ah ah ah, contro di loro. Spiaze.

7 e mezzo a sono un pirata non sono un signore - Colpisce ancora, come Zorro. E nonostante i piedi fucilati, grandissimo!

7 e mezzo ad Antonio Elia Acerbis - Nel giorno del suo 61° compleanno, il Kid della Lazio del meno 9 sfodera una prestazione alla Mariangela Fantozzi, da mostro insomma. Sarà il nuovo ministro della Difesa del prossimo governo.

7 e mezzo a Innamoradu - Gli anni passano, i bimbi crescono, le mamme invecchiano, e lui come il vino migliora col tempo. Battiamo le mani ai veri laziali.

7+ a Lazzari alzati e cammina - Nell'altra sponda del Tevere quando succedono certi episodi, le sceneggiate sono all'ordine del giorno, roba che Mario Merola lo fanno rigirà nella tomba. Il ricciolo d'oro di Formello invece è un puro e a scanso di equivoci dice subito la verità. Non era rigore. Bravo, ma saranno pochi a rimarcare questo suo atto di onestà.

7 al Sergente -  Oh, c'ha na capoccia che pe faje un cappello serve un paracadute. E la stava mettendo dentro un'altra volta con un inzuccata. Provaci ancora Esorciccio.

7 al Ciro d'Italia - Non ha segnato (gol annulato ovviamente) ma ha fatto segnare. Al servizio della squadra. E scusate se è poco.

7 a Totò Riina - Omo de panza omo de sostanza e portiere de paranza. E c'ha un piede che manco Piedone lo sbirro. Suo il lancione che ha dato il via alla goleada.

7 a Lupo Alberto - Ancora convalescente per l'intervento, coi suoi tocchi magici è stata l'...appendice di una vittoria esaltante. Poi dice che le operazioni non riescono.

7 a chi lo Leiva più - Appunto.

6 e mezzo a Sostiene Pereira - che qualche assist lo riesce a fare se je gira. Sto giro je so' girate dopo avercele fatte girare a noi. Le palle.

6 a Ke Pro e quando escalante el sol - Buttati dentro per fare ammuina. Come Mastella e la moglie nella crisi di governo.

6 a Occhio a Musacchio - Da tempo fermo sul set  (ulimi film Metti una sera a cena e Anonimo veneziano) Tony Musante Abbacchio (non c'entra niente ma ci serve per richiamare l'acchio) ha esordito con un paio di frescacce che se l'avesse fatte il suo dante causa (vedi sotto) se lo sarebbero magnato vivo. Poi, strada facendo, ha preso confidenza col film che si stava girando e ne uscito fuori bene. Dategli tempo e stupirà. Cacchio. 

6- a Patric del Grande fratello - E' più forte di lui farsi ammonire. Se non gli sventolano il cartellino giallo in faccia non è tranquillo. Lui che è l'unico sempre in zona rossa nonostante i vari DPCM, crede che il giallo degli arbitri che gli ammaollano, sia un lasciapassare per girare di notte per farsi qualche spritz a Ponte Milvio. Ancora non gliel'hanno detto che c'è il coprifuoco quello che ora gli ordineranno a lui lasciandolo nelle cantine di Formello.

0 a Gasperino er carbonaro - La mancata stretta di mano col vincitore Inzaghi, le dichiarazioni inverosimili nel post partita, il forzato sorriso nervoso la dicono tutta sul suo rosicamento. Neanche le marmotte di Qui Quo Qua co' quei dentoni sarebbero state capaci di tanto. Bisogna saper perdere cantava Lucio Dalla coi Rokes in un Sanrempo profetico. Lui non lo sa. E allora sàllo e soprattutto, ammucchia Gasperì. Te saluta Bastos.  


Appunti di gioco

di Roberto Taglieri

 

Domenica, 31 gennaio 2021

 

Al “Gewiss Stadium” la Lazio è corsara. Nella gara valida per la 20 sima giornata i biancazzurri vanno in vantaggi in apertura con Marusic e raddoppiano nella ripresa con Correa, l’Atalanta si illude con la rete di Pasalic ma Muriqi chiude i giochi quasi al termine per l’1-3 definitivo. Dopo soli quattro giorni dalla gara di Coppa Italia che ha premiato i padroni di casa, torna di nuovo lo scontro tra bergamaschi e capitolini. I nerazzurri, quinti in classifica ed in gran forma, oggi perdono Romero, affetto da Covid. Ma Gasperini non può contare nemmeno sui due suoi esterni, Hateboer infortunato e Gosens squalificato, quindi c’è spazio per Mahele e Ruggeri sulle fasce. Inzaghi invece ritrova Leiva, recupera anche Luis Alberto dopo soli 13 giorni dall’intervento di appendicectomia e lo schiera subito; il nuovo acquisto Musacchio si accomoda in panchina, pronto a subentrare. E’ quindi la formazione di sempre con Correa che affiancherà Immobile. Parte fortissimo la Lazio e in apertura di gara va subito avanti: Marusic dai 25 metri ma un po’ decentrato ci prova, indovina la traiettoria diagonale imprendibile per Gollini e i biancazzurri sono in vantaggio già al 3’. Reagisce l’Atalanta che comincia a premere ma non ottiene nulla.  Al 20’ la punizione di Milinkovic dal limite sfiora il palo ed alla mezz’ora ancora il centrocampista serbo colpisce il palo di testa per una Lazio autoritaria, che mette in difficoltà i padroni di casa. Al 38’ fa il suo esordio con la maglia biancazzurra Musacchio, che prende il posto di Patric già ammonito e poco dopo il tiro di Luis Alberto mette in ambasce Gollini, che para ugualmente. Solo nel finale di tempo arriva il primo tiro nello specchio della porta dell’Atalanta con Zapata, ma c’è Reina che blocca senza alcun problema. Nella ripresa subito un tiro di Mahele finisce oltre la traversa, ma l’Atalanta al 51’ deve soccombere ancora sotto i colpi del contropiede di Correa, perfetto ad andare dritto in porta, scartare Gollini e depositare in rete il raddoppio laziale. Gasperini adesso fa entrare Muriel e Pasalic, Inzaghi risponde con Aka Akpro che rileva Luis Alberto. L’Atalanta prende campo, la Lazio difende sempre con grande ordine; fa il suo ingresso anche Lammers per Ilicic. Al 75’ Akpa Akpro spara alle stelle un bel pallone dopo un’ottima ripartenza di Immobile, mentre al 78’ arriva il gol di Pasalic, che riprende il pallone dopo un palo di Muriel e mette in gol l’1-2 da distanza ravvicinatissima. Ma passano solo 4’ e la Lazio ristabilisce le distanze: fa tutto Pereira, che riceve da Milinkovic e appena in area è davvero altruista servendo bene Muriqi, che non può sbagliare a porta vuota. La Lazio così si porta a casa una vittoria che vale doppio in un campo difficilissimo, contro una squadra che non ha mai regalato nulla agli avversari. Lucidi, aggressivi, sempre concentrati, gli uomini di Inzaghi imparano la lezione di mercoledi scorso e rendono pan per focaccia alla Dea, che oggi esce meritatamente sconfitta. Quinta vittoria consecutiva della squadra biancoceleste, che a quota 37 raggiunge il quinto posto e si proietta con forza nella lotta Champions: la sfida casalinga contro il Cagliari di domenica prossima arriva al momento giusto per consolidare e addirittura migliorare la sua posizione.   

 

 

ATALANTA   LAZIO  1-3   3’Marusic  51’ Correa 78’ Pasalic  82’ Muriqi

ATALANTA: Gollini, Toloi, Palomino, Djimsiti, Mahele, De Roon, Freuler (78’ Caldara), Ruggeri (46’ Malinovskyi), Miranchuk (54’ Pasalic), Ilicic (67’ Lammers), Zapata (54’ Muriel). All. Gasperini
LAZIO: Reina, Patric (38’ Musacchio), Acerbi, Radu, Lazzari, Leiva (80’ Escalante), Milinkovic, Luis Alberto (59’ Akpa Akpro), Marusic, Correa (80’ Pereira), Immobile (80’ Muriqi).  All: Inzaghi

Arbitro Chiffi




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