lunedì 28 marzo 2022

Phil Collins, l'ultimo concerto

 di FRANCESCO TRONCARELLI

«Ora dovrò trovarmi un lavoro vero». Phil Collins ha salutato così i fan, sabato sera alla 02 Arena di Londra, al termine del suo ultimo concerto in assoluto con i Genesis, dopo una lunga battaglia per la salute. 

Collins è affetto da una patologia ai nervi, una lesione spinale e non riesce più a suonare dopo gli interventi chirurgici alla schiena che ha subito.

Stanco, invecchiato di colpo, incurvato su stesso ha concluso la sua esperienza con la musica con una dignità sorprendente e senza pietismi, mostrandosi come è con tutta la sua fragilità e sofferenza.   

Era impegnato nel tour "The Last Domino?" che segna la reunion della band inglese (che include Phil, il tastierista Tony Banks e il chitarrista-bassista Mike Rutherford), dopo 14 anni, ma si era esibito sempre da seduto  non riuscendo ad usare il bastone per camminare ed era apparso molto provato.

Phil e compagni ai tempi d'oro

 "Non faccio niente. Non mi alleno a cantare a casa. Le prove sono la pratica. La mia salute cambia le cose, fare lo spettacolo seduto cambia le cose". 

Così aveva detto in un'intervista al Guardian in cui raccontava le sue frustrazioni e un sogno, esibirsi con il figlio Nicholas: "Mi piacerebbe suonare con lui sul palco, ma riesco a malapena a tenere una bacchetta in mano", aveva ammesso.

Collins ha iniziato la sua carriera, negli anni settanta, con i Genesis come batterista, diventando poi la voce del gruppo quando Peter Gabriel lasciò nel 1975. Un successo planetario che poi si è riversato anche sulla sua carriera di solista con hit di successo come "In the Air Tonight", "Against all odds" e "Easy Lover".

I guai fisici del cantante di "One more night" risalgono al 2009 con lo schiacciamento delle vertebre causato dalla posizione in cui suonava. I successivi interventi chirurgici non hanno migliorato il quadro ma anzi gli hanno causato lesioni ai nervi. A questo si aggiungono i problemi di diabete e una caduta in cui ha battuto la testa nel 2017.    

la stella sulla Walk of Fame

71 anni da poco compiuti, londinese, Phil Collins è considerato una leggenda della musica, da solista non solo si è creato una carriera da star, ma si è tolto anche lo sfizio di incidere uno dei "fill" di batteria più famosi della storia, quello di "In The Air Tonight", e ancora di suonare come batterista nei Brand X, band amatissima dai cultori della musica a cavallo tra il progressive e il jazz. 

In lui nel corso della carriera è prevalsa l'anima pop, ma l'artista ha dimostrato di saperlo fare alla grande, rivelando sorprendenti doti di implacabile hit maker. 

Ma anche nei suoi tour piu’ spettacolari dove era l'entertainer a prevalere sul musicista, è rimasto l'eccellente batterista di Nursery Crime, Foxtrot, Selling England By The Pound, The Lamb Lies Down on Broadway. 

Come solista ha venduto qualcosa come 150 milioni di copie nel mondo.Tra gli anni '80 e '90 ha veramente spopolato, basti citare la cover delle Supremes, "You Can't Hurry Love", poi "Against All Odds", tema del film "Due vite in gioco" con tanto di Grammy. 

Ancora il duetto con Philip Bailey, l'album "No Jacket Required" best seller con "Sussudio" e "One More Night", poi Live Aid, con la doppia apparizione a Londra e Philadelphia, "Another Day in Paradise". 

Phil Collins ha lasciato anche il segno come produttore e autore di successi tipo "You'll Be in My Heart", nella colonna sonora di "Tarzan" il cartoon Disney che gli ha fruttato un Oscar e un Golden Globe per la migliore canzone originale e, per non farsi mancare niente, pure la stella sulla Walk of Fame.

Ora l'ultimo atto, l'addio al palco, alla batteria, alle luci della ribalta. La solitudine di un numero uno che diventa uno come noi lasciando i suoi numeri nell'album dei ricordi. 

Una fine purtroppo ingloriosa che lo rende comune mortale senza quell'alone da star che si era conquistato. Un'uscita di scena che impone il rispetto, la solidarietà e l'affetto a chi comunque ha regalato emozioni e gioie sino all'ultimo spettacolo. Senza risparmiarsi. Grazie Phil... 

2 commenti:

  1. heart #PhilCollins https://www.youtube.com/watch?v=jG7qSDce59w #EmanueleCarioti #Genesis @EmanueleCarioti

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  2. heart #PhilCollins 2 https://www.youtube.com/watch?v=9wOswlDDHEY #EmanueleCarioti #Genesis @EmanueleCarioti

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