mercoledì 22 maggio 2024

Nonno Franco nato prima della Roma

 di FRANCESCO TRONCARELLI

Probabilmente è il laziale più anziano di tutti, sicuramente quello fra le Aquile più vetuste che a tutt'oggi segue ogni domenica la Prima squadra della Capitale e la tifa con passione.

La certezza assoluta comunque è che più grande della Roma perchè è nato prima. Franco Anacleto Catulli per tutti Nonno Franco, è nato il 7 gennaio del 1926, quindi un anno prima della squadra voluta dal Regime fascista con la fusione di tanti Club minori nel, giorno e mese fate voi perchè non lo sanno neanche loro, del 1927.

A farlo avvicinare alla Lazio fu il consuocero Felice Bruziches, che lo portò allo stadio a vedere i calciatori biancocelesti in azione. E da quel momento fu grande amore.

Sempre presente in curva Sud fino agli anni 70 là dove c'era il tifo laziale più caldo, per godersi i trionfi della banda Maestrelli, sempre presente poi in Monte Mario con parenti e nipoti come Felice Bruziches, stesso nome in onore dell'altro nonno, dove ha visto i trionfi di Eriksson e Cragnotti.

L'ha fermato solo il Covid con lo stop alle presenze all'Olimpico, impedimento che lo ha costretto a tifare davanti il televisore con la moglie, Maria Petti, con cui ha festeggiato i 70 anni di matrimonio lo scorso aprile.

Nonno Franco ex calzolaio e già commerciante di calzature all'Esquilino che viaggia spedito verso i 99 anni, è una istituzione a Caprarola, città d'origine che come lui stesso ricorda nel '26 era provincia di Roma.

E proprio nello splendido borgo della Tuscia ha ricevuto il meritato riconoscimento alla sua lazialità indefessa. È successo in occasione della festa per il Cinquantennale dello Scudetto del 74 organizzata dal locale Lazio Club animato da Pietro Graziani e Gabriele Rita, svoltasi nel Teatro comunale.

Per lui è stata chiamata infatti la standing ovation del pubblico in sala e degli ospiti presenti sul palco, ovvero i figli d'arte Massimo Maestrelli, Matteo D'Amico, Gabriele Pulici e Guido Bezzi e l'ex calciatore Giancarlo Oddi che lo hanno applaudito con piacere.

"La Roma non c'era quando sono nato!" ha detto Nonno Franco e il Teatro è venuto letteralmente giù per l'entusiasmo come per un gol di Ciro Immobile. Hanno ragione Alan e Velia Donati, quanto è bello esse laziali, e se si è nati prima di quegli altri lo è ancora di più.

 

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