di FRANCESCO TRONCARELLI
8 a Lisasken dagli occhi blu - La Lazio torna a vincere e lo fa con merito, giocando una grande partita su un campo difficile e contro una squadra ben attrezzata. La rivoluzione tattica applicata dal mister è risultata vincente, i giocatori messi in campo hanno dimostrato di sapersi muovere con intelligenza, pronti a sfruttare la minima occasione. Da antologia il gol della vittoria messo a segno dall'Achille Lauro biancoceleste che di sinistro ha gonfiato la rete nerazzurro. E' una vittoria che la rilancia nella corsa verso la Champions e ricompatta l'ambiente. Suor Paola è stata onorata come meritava.
7 e mezzo a Rovella per chi non si accontenta - Il Metronomo dal volto umano che spazza, lancia e guida i compagni alla riscossa. Daje.
7+ a che Dio ce la Mandas buona - Due paratone e quel lancio lungo lungo che ha dato il via all'azione del gol. La panchina gli ha fatto bene, non ha intaccato a sua autostima, ma era meglio vederlo in campo. Avoja.
6 e tre quarti a Dele ctrl canc alt - Un assist al bacio che annulla tutto il "no buono" che aveva fatto vedere.
6 e mezzo a Gila il mondo gila (Jimmy Fontana, Cantagiro 1965) - Come le cartelle esattoriali della mondezza, una certezza.
6 e mezzo a Patrizia Pellegrini - Non glielo dite che è andato bene altrimenti si monta la testa e punta a Montecitorio. Come la influencer napoletana Rita De Crescenzo.
6 e mezzo a Bella Janez! (Sandokan, Rai 1 con Kabir Bedi) - Finalmente titolare, finalmente lo abbiamo visto. Da oggetto misterioso a mistero perché non giocasse.
6+ ad aspettando Gigot - un cerbero. E non ha neanche menato. Bravo.
6 a Benigno Zaccagnini - L'arciere non ha scagliato la sua freccia ma ha dato comunque il fritto. Magari con pochi calamari che danno il giusto gusto.
6 a Prostamol - Un voto di incoraggiamnto per un esordio che comunque ha portato bene.
6 a Pighin-Sanguin-Noslin - Tutto fa brodo. Pure con lui.
6- a Lazzari alzati e cammina - E impara a fare i cross!
5 a Dio perdona pure Dia - L'ultimo tiro in porta che ha fatto risale al film "Per un pugno di dollari" in cui sparava all'entrata del saloon insieme a Clint Eastwood. Da allora le polveri sono bagnate, la pistola si è rotta e non tira neanche con la mazzafionda.
5 a senti che musica coi Tavares - È partito in quarta è finito in folle. Praticamente dopo l'ennesimo infortunio ha preso il posto "del malato d'oro" alla Paideia, titolo che già fu di Konko de mamma e di Ederson Lake e Palmer. Evviva.
5- a c'ha una sola alternativa - lasciare il calcio e darsi all'ippica, come si diceva una volta. È l'uomo in meno per noi e quello in più per l'avversario di turno. Una costante. Che amarezza avrebbe detto il povero Antonello Fassari. Ma non c'è soluzione perché continua ad essere schierato. Quando lo capirà Ricky Tognazzi Baroni sarà sempre troppo tardi. Sipario.