di FRANCESCO TRONCARELLI
E' una delle canzoni più famose dei Beatles, venne pubblicata nel 1965 insieme ad altri brani come "Day Tripper" e "We can work it out" nel sesto album "Rubber Soul" che i Fab Four registrarono in studio a Londra.
Un pezzo che ebbe un grandissimo successo e che ancora oggi viene riproposto nelle selezioni radiofoniche delle emittenti di tutto il mondo per la sua melodia coinvolgente ma anche per quelle parole in francese che creano un'atmosfera particolare.
Ma perché i Beatles scelsero il nome Michelle per dare il titolo alla loro canzone? Presto detto. Paul era affascinato da Parigi e dalla sua dimensione internazionale di culla della cultura. Era l'epoca di artisti come Francoise Hardy, Johnny Halliday, Juliette Gréco e dello stile bohémien che impazzava.
A una festa di studenti della scuola d'arte che frequentava, ascoltò con interesse un ragazzo con pizzetto e una maglietta strappata, che stava cantando una canzone francese. Paul volle allora imitarlo scrivendo un brano con un testo in francese inventato, un francese maccheronico, per divertire i propri amici.
La canzone rimase così per molto tempo un pezzo da divertimento, una specie di gioco in musica, fino al 1965, quando John Lennon suggerì all'amico di lavorarci sopra per inserirla in "Rubber Soul".
McCartney così chiese aiuto ad un’insegnante di francese, Jan Vaughan. Lui non conosceva la lingua, quindi prima le domandò quale fosse un nome di quel paese abbastanza diffuso e poi di formare una rima con questo nome.
Il risultato fu: “Michelle, ma belle, sont des mots qui vont très bien ensemble”, Lennon dal canto suo ebbe l'idea di inserire l'altrettanto famoso verso «I love you» reiterato a metà brano, a mo' di tormentone e così l'opera fu completa.
"Cin Cin" successo internazionale e disco d'oro in Italia |
Questa la versione ufficiale o meglio quella che alcuni addetti ai
lavori hanno accreditato successivamente, quando i Beatles sono
diventati oggetti di culto e si è cominciato ad analizzarne i testi, le
canzoni, la vita e quant'altro.
Ma ce n'è un'altra che proviene dalla Francia e che in questi giorni è tornata d'attualità. E ci riporta a un cantante molto famoso in Italia negli anni Sessanta con brani come "Cin Cin", "La mia festa", "Il treno va" che dominarono a lungo la Hit parade.
Stiamo parlando di Richard Anthony, 50 milioni di dischi venduti, idolo della gioventù ye ye d'oltralpe e conosciuto come "il papà del twist" per essere stato il primo nel paese d'oltralpe a lanciare il famoso ballo.
In occasione dell'anniversario della sua nascita (12 gennaio) il figlio in un talk televisivo improntato al vintage (come i nostri "La volta buona", "Bella Ma" ecc), ha rilanciato la storia dell'incontro fra i Fab Four e Anthony che dette vita al titolo del brano.
Il cantante francese era a Londra per incidere i suoi brani in inglese presso lo studio di Abbey Road, lo stesso dei Beatles che aveva conosciuto nella loro tourneè all'Olympia di Parigi (vedi foto in apertura). E la canzone è nata una notte nelle sale del ristorante dell'Hilton, dove soggiornava.
Aveva invitato McCartney a mangiare con lui dopo una lunga sessione in studio. Nel corso di questa serata conviviale, il concierge dell'albergo recapitava in continuazione messaggi di Michelle, la moglie di Richard Anthony, al marito.
Richard Anthony e la moglie Michelle con i figli |
Paul, con uno slancio goliardico, per prendere in giro l'amico, aveva
così esclamato "Michelle, my bell.." per poi scarabocchiare su un angolo
del
tavolo il testo di questa canzone in omaggio alla bella e petulante
consorte di Richard.
La "versione Anthony" che lo stesso cantante aveva raccontato anni fa
senza che il suo vecchio amico Paul lo smentisse, era nota da tempo, ma
per motivi di campanilismo non era mai stata accettata dai cultori
della materia d'oltre Manica. Sarà vera? E perchè no. Spesso quello che sembra incredibile si rivela vero.
Ricordiamo i sorrisini dei nostri sapientoni sui "rapporti" fra Mino Reitano e i Beatles, che diventarono occhi abbassati quando recuperammo con un piccolo scoop la foto del locale di Amburgo che pubblicizzava le esibizioni di Benjamin and his brotehrs con i futuri interpreti di "Help".
Quindi perchè non dare credito al buon Richard, artista di fama internazionale, il primo a comprarsi un jet per gli spostamenti, che non aveva nulla da guadagnare nel raccontare questa versione, tanto più che da anni era divorziato proprio da Michelle dopo una lunga battaglia legale alla Totti e Hilary.
E poi, anche se non fosse vera al cento per cento, è valsa la pena darne conto per ricordare questo grande artista a tutti quelli che lo hanno applaudito a suo tempo per la sua bravura di interprete e per i suoi brani memorabili.
E anche per rallegrare quelli che leggendo queste righe si saranno messi a sorridere. Come qualcuno faceva per Mino Reitano collega dei Beatles.
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