mercoledì 24 settembre 2025

Addio Claudia Cardinale

 di FRANCESCO TRONCARELLI

Quella bellezza mediterranea che ti conquistava, quel fascino irresistibile che la distingueva dalle altre, quello sguardo che ti entrava dentro e che dava alle sue interpretazioni una intensità particolare, se n'è andata Claudia Cardinale, una delle ultime grandi attrici dello Star system internazionale, conosciuta e applaudita ovunque, una stella che brillava di luce propria e illuminava lo schermo.

Ad annunciare la sua scomparsa a Nemours, vicino a Parigi, dove viveva, circondata dall'affetto dei figli, il suo agente, aveva 87 anni ed era malata da tempo. 

Durante la sua lunga carriera, iniziata a metà degli anni Cinquanta, ha recitato in una vasta gamma di generi cinematografici. Dalla commedia all'italiana agli Spaghetti western, dai film drammatici a quelli storici sino a quelli di stampo hollywoodiano, lavorando anche nella musica, in teatro e in televisione. Ha partecipato a più di 150 film, alcuni dei quali considerati delle pietre miliari del cinema d'autore.

Nata a Tunisi il 15 aprile 1938 da una famiglia di origini siciiane, è stata una delle attrici più celebri del cinema italiano e una delle ultime dive del secondo Novecento. Ha vinto tre David di Donatello e tre Nastri d'argento, oltre al Leone d'oro alla carriera conferitole alla Mostra del cinema di Venezia nel 1993 e il David, anch'esso alla carriera, del 1997.  

Tra i suoi film più celebri, accanto al protagonista Marcello Mastroianni, “Il bell'Antonio” di Mauro Bolognini e "8½" di Federico Fellini, "La ragazza con la valigia " di Zurlini, "I soliti ignoti" di Mario Monicelli, “La ragazza di Bube”di Luigi Comencini, "Vaghe stelle dell'Orsa" di Visconti, "C'era una vota il west" di Srguio Leone,“La pelle ” di Liliana Cavani. 

Ancora "Bello onesto emigrato Australia" di di Luigi Zampa con Alberto Sordi, "Nell'anno del Signore" di Luigi Magni, "Il giorno della civetta" di Damiano Damiani. E' stata anche Paolina Bonaparte in “Austerlitz”, e Claretta Petacci in “Claretta” di Pasquale Squitieri, il regdista napoletano al quale è stat a lungo legata.. 

Al di fuori dei confini nazionali, ha  dato volto e anima a ruoli intensi sotto la direzione di maestri come Abel Gance, Blake Edwards, Werner Herzog e Manuel de Oliveira. Oltreoceano ha raggiunto un grande successo di pubblico ricevendo numerosi consensi da parte della critica, affiancando alcuni degli attori internazionali più acclamati, n omi come John Wayne, Sean Connery, William Holden, Henry Fonda, Eli Wallach, Orson Welles, Peter Finch, Anthony Quinn, Jack Palance, David Niven, Laurence Olivier.

Il 1963 fu un autentico spartiacque nella sua carriera e nella storia del cinema italiano. In un arco di tempo incredibilmente breve, l'attrice lavorò contemporaneamente con Luchino Visconti e Federico Fellini. Due maestri, ma anche due mondi opposti.

Nel "Gattopardo" di Visconti, tratto dal capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Cardinale vestì i panni di Angelica Sedara, ruolo che lei stessa definì "il più bel regalo della mia vita d'attrice". Con lei Alain Delon nel ruolo di Tancredi e il grande Burt Lancaster. Un set dove l'ordine regnava sovrano e anche le candele della sala della scena del valzer erano vere e accese ad ogni ripresa.


All'opposto, nel vortice creativo di "8½", Claudia fu trascinata da un Federico Fellini che amava il caos quanto Visconti amava l'ordine. Nell'apparente disordine però, tutto era sotto il controllo del regista riminese. Fellini fu il primo a volerla non doppiata, intuendo la forza unica della sua voce così particolare.

La notizia della sua morte ha fatto il giro del mondo, rilancata dai media internazionali e dal popolo del web. E non poteva essere diversamente perchè Claudia Cardinale è stata un'attrice che ha lasciato il segno non solo come icona di una bellezza solare ma anche come artista che con le sue interpretazioni ha regalato emozioni a non finire al pubblico. 

Addio Angelica, ora lassù ritroverai il tuo Tancredi per un valzer celestiale... 

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