8 al Pantera - La Lazio ha vinto e convinto, nel primo tempo, contro una Samp arrembante che complice un calo inspiegabile dei biancocelesti, ha rialzato la testa nella seconda frazione della partita. Ma i tre punti ottenuti a Marassi soffrendo sino alla fine, un classico, e comunque meritati, sono pesanti e quanto meno importanti, per sperare in una auspicabile rimonta in chiave Champions. Sarà quel che sarà, e in attesa della finale di Coppa Italia si vive alla giornata. Ci godiamo perciò la forma strepitosa del bomber ecuadoriano autore di una doppietta micidiale e spettacolare (fuga per mezzo campo e piattone all'angolo opposto e colpo di testa da rapace dell'area), che ha regalato la vittoria alla gente laziale. Daje!
7+ dal 753 a. C. il calcio a Roma si chiama Romulo - Una scheggia. Una spina nel fianco dei doriani. Un funambolo dei cross che ha esaltato il Panterone arrivando poi persino a cogliere un palo clamoroso. Deve esserci sempre. Come Cesare Cremonini. Con lui è un'altra musica.
7 a Correa l'anno 1900 - Fateci caso, fnchè j ha retto la pompa, la Mitica ha dominato. Poi quando la pompa s'è sgonfiata, a cascata sono calati tutti gli altri. Dal Tucu di classe al tuca tuca dei poveri. Il passo non è breve ma tant è.
6 e mezzo a Sylva Strakoshina - Una paratona sulla punizione di Ramirez al 33° e sto. Applausi.
6+ a dillo a Parolo tuo - 300 partite in serie A. Tanta esperienza e tanta carne al fuoco. sarà utile nel finale a non farla bruciare del tutto.
6 a Bastos e avanzos - Potrebbe essere il testimonial della partita. Primi 45 minuti in palla, secondi du' palle.
6- a veni, vidi, Lulic al 71° - Vecchio scarpone quanto tempo è passato da quel 26 maggio.
6- al Ciro d'Italia - A.A.A. esorcista cercasi per toglire malocchio a bomber biancoceleste con 9 legni sulle spalle. Rivolgersi Formello ore pasti. No perditempo e Adani.
5 e mezzo ad Antonio Elia Acerbis (Lazio del meno 9) - Con quel maledetto colpo di testa all'indietro, ha fornito un assist incredibile al vecchio goleador. In pratica lui che è sempre un'Aquila fiera, ha fatto la figura del tordo con Quaglia. Incredibile ma vero.
5 e mezzo a Massimo Di Cataldo - Senza infamia e senza lode. Senza. Come la Litizzetto da Fazio, che se non ci fosse sarebbe meglio.
5 e mezzo a Lucas 2.0 - Anche i grandi prima o poi toppano. Guardate quello che è successo a Ciao Darwin di Bonolis...
5 a Belllicapelli Wallace - Sperava di confondere gli avversari con le treccine che si è fatto e che sbarellavno ora a destra ora o sinistra del capoccione, in realtà s'è confuso da solo annullandosi. Un fenomeno vero.
5 a Somarusic - Come il programma di Marzullo. Inutile.
Appunti di gioco
di Roberto Taglieri
Domenica 28 aprile 2019
Posticipo
pomeridiano della 34 sima di campionato. Una Lazio bella a metà si
aggiudica la gara contro la Samp: doppio Caicedo dopo nemmeno 20’ e
biancazzurri strepitosi nel primo tempo; Quagliarella accorcia nella
ripresa e la Lazio con un po’ di fatica si porta a casa ugualmente la
partita: 2-1 il risultato finale. I biancocelesti dopo la grande
affermazione di Coppa col Milan devono fare i conti con la Samp,
anch’essa in lotta per un posto in Europa. Inzaghi, ancora senza Radu,
deve fare a meno degli squalificati Milinkovic e Luis Alberto; per il
mister biancazzurro oggi è il turno di Wallace dall’inizio in difesa,
inoltre c’è Cataldi a Centrocampo e Caicedo con Correa. Per gli uomini
di Giampaolo è invece un 433 con il ritorno di Colley in difesa, Sala
che è preferito a Bereszynski, Ramirez a Saponara e Defrel infine fa
compagnia a Quagliarella. Passano 3’ e i biancazzurri vanno in gol con
un grande azione personale di Caicedo, che si sbarazza di Colley e
appena nell’area piccola supera di sinistro Audero per il vantaggio
laziale. Al 19’ il panterone si ripete, superando il nuovo entrato
Tonelli e piazzando in rete con un’incornata imprendibile per il
portiere blucerchiato. Per la truppa di Inzaghi sembra fatta, anche
perché a fine primo tempo Maresca spedisce negli spogliatoi Ramirez per
una doppia ammonizione e la Sampdoria resta pure in inferiorità
numerica. Nella ripresa Giampaolo propone Jankto al posto di Linetty; la
Lazio prova a far fare giro palla ma è troppo presto per
addormentare la partita; Romulo servito alla grande da Caicedo colpisce
il palo con un diagonale velenoso al 54’, ma poco dopo arriva la rete
doriana. Dopo un errore difensivo di Acerbi, che regala palla a
Quagliarella, l’estremo doriano non perdona e con un tiro potente
accorcia le distanze. Il gol, il 150simo del centravanti partenopeo,
mette in apprensione la squadra laziale che commette vari errori,
retrocede in modo troppo pronunciato ed offre spunti pericolosi ai
padroni di casa. Murru va ad un passo dal pari al 61’: la palla va sul
palo, poi sulla schiena di Strakosha ed esce. Al 75’ Immobile, che aveva
rilevato Caicedo, prende la traversa con una bomba su calcio di
punizione; la Samp con le residue forze prova ad impensierire i
biancazzurri ma non riesce ad essere troppo incisiva. Nel recupero
Correa si divora il tris davanti ads Audero sbagliando il tocco finale e
questa è l’ultima emozione della partita che termina con la vittoria
biancazzurra. La Lazio, forse ancora affaticata per la gara disputata
mercoledi, voleva la vttoria e c’è riuscita disputando una discreta
partita. I biancazzurri a quota 55, all’ottavo posto in classifica, pur
se attardati rispetto alla zona Champions ma a soli 3 punti dalla Roma
quarta, provano a riprendere il cammino interrotto malamente con la
brutta prestazione col Chievo. Imperativo categorico per la squadra di
Inzaghi è pensare alla finale del 15 maggio e vivere alla giornata.
SAMPDORIA LAZIO 1-2 3’ 19’ Caicedo 57’ Quagliarella
SAMPDORIA: Audero,
Sala (82’ Gabbiadini), Ferrari, Colley (16’ Tonelli), Murru, Praet,
Ekdal, Linetty (46’ Jankto), Ramirez, Defrel, Quagliarella.All. Giampaolo
LAZIO:
Strakosha, Wallace, Acerbi, Bastos, Romulo(69’ Marusic), Parolo, Leiva,
Cataldi (78’ Badelj) Lulic, Correa, Caicedo (64’ Immobile). All Inzaghi
Arbitro Maresca