di FRANCESCO TRONCARELLI
70 anni e non sentirli. Magari con qualche inevitabile affanno come tutti, ma con lo spirito di sempre, quello di un artista libero da condizionamenti e dalla parte del pubblico e di un uomo tanto solare quanto riservato che assapora la vita e la restitusce poi agli altri con la sua musica e i suoi sentimenti.
Renato Zero compie 70 anni e li festeggia pubblicando un'opera in tre atti, tre album in uscita a settembre, ottobre e novembre, ogni 30 del mese, il suo giorno di nascita a cominciare quindi da oggi. Un nuovo lavoro per riassumere la sua visione poetica attuale, le sue sensazioni, i suoi sogni. Un disco in cui c'è sapore di giovinezza, non la resa dei conti con un'esistenza sempre all'avanguardia, ma una rinascita.
E non poteva essere altrimenti, perché il cantautore romano ha dato tutto se stesso per regalare al pubblico emozioni forti, per scuotere gli animi e coinvolgere le menti. Come ha sempre fatto in cinquant'anni di carriera, in una vita nella musica che lo ha reso uno dei personaggi più amati e popolari del mondo dello Spettacolo.
Renato e Loredana Bertè al Piper |
Ne ha fatta di strada quel ragazzo della Montagnola che sfidava il mondo per i suoi atteggiamenti che andavano contro la "morale" dominante, quel capellone coi boccoli che faceva una vita bohemien con Loredana Bertè e Mia Martini alla ricerca di un'affermazione, quel ballerino divertente e divertito negli spettacoli televisivi di Rita Pavone che tutta l'Italia guardava spensierata.
Camaleontico, passionale, rivoluzionario, un poeta in prima linea da cinque decenni contro tutte le ipocrisie, un innovatore, un precursore ed anche un provocatore, attento come nessuno altro ad ogni tipo di minoranza e alle coscienze di tutti, anche di chi lo criticava.
Un lavoro come una missione che si è tradotto in brani che hanno fatto la storia del pop e che ancora oggi, riescono ad
emozionare. "Più su", "Il cielo", "I Migliori anni", "Amico", "Cercami", "Il carrozzone", "Dimmi chi dorme accanto a te", "Nei giardini che nessuno sa", "Spalle al muro" per citarne solo
alcuni.
L'unico artista ad essere riuscito ad avere album al numero 1 della classifica italiana in cinque decenni diversi: anni Settanta, Ottanta, Novanta, Duemila e Duemiladieci. In tutta la sua carriera, Zero è stato 48 settimane al primo posto della classifica vendendo milioni di dischi.
i migliori 70 anni della sua vita |
Ha cominciato giovanissimo facendo una lunga gavetta. Il centro della sua formazione è stato il Piper, il locale di Roma che era il cuore del Beat italiano. Poi con l'inizio degli anni '70, l'avvento di David Bowie-Ziggy Stardust e del Glam rock, Renato "sei uno Zero", come lo sfottevano quando muoveva i primi passi nell'ambiente dello spettacolo, Fiachini, trova la sua identità artistica.
Si propone come personaggio dal look eccessivo e da un'esibita ambiguità che sfida le convenzioni, che dà voce ai ragazzi delle periferie e canta canzoni che possono descrivere situazioni sessualmente trasgressive così come posizioni anti abortiste e contro la droga.
Da allora, nonostante il passare degli anni e i cambiamenti delle mode, è rimasto con merito sempre sulla breccia con la sua proposta artistica, privilegiando all'esteriorità degli esordi necessaria per smuovere le acque del conformismo, la profondità del suo genio poetico.
Tra tour dal format originale accompagnati da un successo di
pubblico clamoroso, nuovi album, apparizioni televisive, pubblicazione
di antologie e riedizioni, è diventato una presenza costante della scena
musicale dall'alto di un carisma guadagnato sul campo.
col maestro Morricone |
Ieri come oggi, Renato c'è sempre, unico nel suo stile e nella sua voglia
di vivere, a tratti malinconica, a tratti gioiosa, ma sempre vera e
sincera e dalla parte di chi lo ascolta.
E' passato solo un anno da "Zero il Folle" eppure Renato si ripropone come un fiume in piena a livello di ispirazione per un nuovo, ambizioso lavoro. Si parte con la pubblicazione del volume tre del progetto elaborato durante il lockdown, per continuare poi col due e infine con l'uno.
Non un vezzo anticonformista ma un omaggio, l'ennesimo, ai suoi fan. 'Tre... due... uno... Zero' è il segnale dei Sorcini della prima ora e di quelli che si sono aggiunti col tempo, quando inizia un suo show e così quel conto alla rovescia è stato ripreso per la pubblicazione di questa opera in tre atti con ben quaranta inediti.
Pur uniti da un filo rosso che ne giustifica la raccolta in un unico cofanetto, sulla cui copertina campeggia un ritratto di Zero realizzato dalla pittrice Valeria Corvino, i tre dischi hanno una propria distinta unità formale e tematica.
Renato live |
In quello in uscita oggi, 'Volume tre', anticipato nei giorni scorsi dal singolo "L'angelo ferito", c'è l'influenza degli amici inglesi con cui ha lavorato, i grandissimi Phil Palmer e Alan Clark, e delle loro sonorità. Nel secondo c'è più attenzione al rapporto con il pubblico e nel terzo c'è la priorità a raccontare l'amore in un'accezione più ampia di quella che lo vede relegato in un letto o agli affetti dei parenti stretti.
Canale 5 ha festeggiato ieri in prima serata il cantautore romano, trasmettendo il concerto evento "Zero Il Folle", con le immagini dei due concerti sold out al Forum di Assago di Milano l'11 e il 12 gennaio del 2020, svoltisi poco prima "della chiusura del mondo".
Ed è stato un successo rimbalzato sui social tra l'entusiasmo della gente, l'ennesimo successo di una lunga serie. Tra l'altro, per scelta di Zero, una parte degli utili della messa in onda sarà destinata a chi ha lavorato con lui nei live e si trova in difficoltà per lo stop tuttora in corso delle attività musicali stabilito dal governo a marzo a seguito della pandemia.
70 anni in musica, i migliori anni della sua vita. Ma anche di chi lo segue da sempre con affetto e partecipazione, come si conviene per un artista che ha dato tutto per far star bene gli altri e sicuramente non lo vuole dimenticare come ha sempre temuto lui. Auguri Renato!
Complimenti Hai fatto un quadro completo di questo istrionico Artista Di cui generazioni diverse ha fatto apprezzare I suoi concerti Ma soprattutto le sue canzoni
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