di FRANCESCO TRONCARELLI
7 a miei cari amici Vecino e lontani - La Lazio chiude il 2025 pareggiando una partita che stava vincendo. Il fatto è che il gol friulano era viziato da due colpi di mano che ovviamente il Var ha considerato ininfluenti. Ma a parti invertite lo avrebbero considerato buono il gol? No, perchè la Lazio non è protetta da nessuno nè ha una società forte alle spalle che sa farsi valere. E così tutto, squalifiche, infortuni e rosa senza petali di qualità a parte, è più difficile.
7 a Massimo Di Cataldi - Il dottorino è cresciuto. Ed è l'unica certezza in una squadra che ha tanta gamba ma poco cervello.
6 e mezzo a Pighin-Sanguin-Noslin - Se invece di centrare il palo all'8° minuto avesse gonfiato la rete, ora staremmo a celebrare una Lazio corsara a Udine nonostante una formazione alla bell'e meglio. E a esaltarlo come salvatore della patria. È stato comunque il migliore là davanti.
6 e mezzo a Viale dei Romagnoli, 13 Ostia - Come Tonno Nostromo, insuperabile.
6 e mezzo a Patrizia Pellegrini - Il gladiatore de noantri. Mena, crossa, lancia. E non tira indietro la gamba. Come la signora Coriandoli a Ballando con le stelle.
6+ a Lisasken dagli occhi blu - Per un pelo ha fallito il raddoppio. Ma viva Dio ha portato freschezza.
6+ a Dio vede e Provedel - Solo con la mano l'hanno fregato. Zozzoni.
6 a Benigno Zaccagnini - L'arciere non scagliato più frecce. Sta sempre a terra. Come Mammucari da Zia Mara.
6 a Bella Janez (Sandokan, Rai 1) - tomo tomo cacchio cacchio come diceva Totò, al momento opportuno ha stoppato l'ex figliol prodigo giallorosso in fuga. E scusate se è poco.
6 a Maru(sic!) - Non ha combinato casini come ai bei tempi. E questa è una notizia positiva. Daje.
6 a Rosanna Cancellieri - Una partita scialba, neanche un sombrero alla Miguel son mi di Carosello che sarebbe valso un sobrio entusiasmo per una partita comunque moscia. Poi a dieci minuti dalla fine grazie alla sua caparbietà il botto.
6- a Gila il mondo gila (Jimmy Fontana, Cantagiro 1965) - C'ha un viziaccio, parte in quarta e perde palla. Dovrebbe solo stare in difesa dove jela ammolla, per difendersi dai guai che combina, ma è pura utopia. Come sperare che Pierluigi Diaco azzecchi un programma.
5 a Castellano e Pipolo - C'era una volta. Ma c'era? Sicuramente ora non più. Una favola senza lieto fine peraltro mai iniziata. Ma per lui non ci sono problemi, aprirà un salone di bellezza. Sipario.

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