venerdì 16 ottobre 2020

"Insieme" a Mina da 50 anni

 di FRANCESCO TRONCARELLI

Un regalo di compleanno. Uno dei più belli ed importanti che abbia mai ricevuto. La festeggiata, Mina, il gentile donatore, Lucio Battisti, il pensiero meraviglioso, il brano "Insieme". E' una storia particolare quella che sta dietro una delle canzoni più famose e di successo della Tigre di Cremona.

E’ la primavera del 1970, Mina è reduce dal successo di "Bugiardo e incosciente" ed è una delle artiste più in voga di quel periodo. Qualche giorno prima del suo compleanno, Lucio Battisti la va a trovare e per celebrare i suoi prossimi 30 anni, le offre due canzoni, "Insieme" e "Fiori Rosa Fiori di Pesco" che ha musicato su testo di Mogol.

All'inizio del decennio, loro due sono gli autori più ammirati della scena musicale italiana. Una coppia innovativa che sta rivoluzionando il nostro pop. Hanno già composto brani di successo come "Un'avventura", "Mi ritorni in mente", Io vivrò senza te", "Acqua azzurra acqua chiara" interpretate dallo stesso Lucio e "29 settembre" affidata all'Equipe 84". 

Mina ascolta i due brani, e se ne innamora subito, ma è indecisa su quale scegliere. Pensa che "Fiori rosa fiori di pesco" potrebbe andare, ma Battisti le consiglia "Insieme", un pezzo che per la sua vocalità così potente sarebbe l'ideale. Mina accetta l'invito e quel regalo inaspettato.

Entrambi i brani avranno comunque un grande riscontro di ascolti e di vendite nell'estate del 1970, Battisti addirittura con "Fiori rosa fiori di esco" vincerà per la seconda volta consecutiva il Festivalbar di Vittorio Salvetti. 

"Insieme" che viene inciso a maggio di quell'anno su 45 giri, il suo 102esimo, dove sul lato B compare "Viva lei" una bella canzone, che però ha il compito impossibile di completare fisicamente un disco dove il Lato B non sarebbe neanche necessario tanto è travolgente il brano principale, diventerà col tempo uno dei successi più importanti nella carriera di Mina.

L'arrangiamento del pezzo è di Detto Mariano, per anni al Clan di Celentano, che dirige anche l'orchestra impreziosita dai componenti del gruppo dei Quelli (futura PFM) ossia Franz Di Cioccio alla batteria, Franco Mussida alla chitarra, Flavio Premoli alle tastiere e Giorgio Premoli al basso. Battisti è al pianoforte, sua l'intro del pezzo.

Mariano nell'arrangiare la canzone si rifà sia all'adagio del balletto Spartak (Adagio di Spartacus e Phrygia) del compositore armeno Aram Il'ic Chacaturjansia e al classico giro di accordi del Canone di Pachelbel. 

Il 6 Giugno di 50 anni fa, la svolta grazie alla televisione. Mina è ospite di "Doppia Coppia", il programma del sabato sera condotto da Alighiero Noschese. La Tigre è in grande forma, radiosa, imponente, affascinante con un semplice tubino marrone che mette in evidenza le sue gambe lunghissime.

 
Canta su un palco a scacchi, con il pubblico in studio ipnotizzato dalla sua presenza e quello in casa dalla sua voce e fisicità prorompente. Attacca quasi sussurando "Insieme". Le prime note col coro che l'accompagna e la batteria che scandisce il ritmo, danno alla sua esibizione un qualcosa di magico e sensuale al tempo stesso.

La regia di Eros Macchi indugia sul primo piano, mentre Mina illuminata dall'occhio di bue, interpreta questo pezzo dai sapori soul come solo lei sa fare, mostrando spesso quel suo sorriso ironico che si svela al mondo e poi si ritrae e mettendo spesso le mani incrociate sul seno quasi a proteggersi.

E’ un’emozione che dura quattro minuti e che tutti vorrebbero non finisse mai. La canzone è bella, fa subito colpo e ti travolge, come Mina stessa che non solo buca lo schermo ma trafigge anche i cuori di chi la sta ascoltando. 

L'applauso dello studio che la sommerge e quello dell'Italia televisiva che dal salotto di casa si è goduta questa performance e che nei giorni a seguire decreterà il successo del disco facendolo diventare uno dei più venduti in assoluto dell'anno.

Battisti dal canto suo non inciderà mai questa canzone. L'unica testimonianza che ci rimane di come l'avrebbe interpretata, è data dallo storico duetto proprio con Mina a "Teatro 10" del 72. Il medley dei successi firmati Mogol-Battisti dai due artisti, si apre infatti con questa canzone, di cui Lucio canta alcuni versi.

Sono passati 50 anni da quell'exploit televisivo e da quel boom di vendite che iniziò nei primi gioni dell'Estate per arrivare sino all'Autunno inoltrato. Il tempo non ha minimamente scalfito il fascino di questa poesia in musica sulla bellezza del ritrovarsi insieme che la voce di Mina esalta.

Oggi come ieri quando con la sua estensione vocale e il suo timbro caldo e sensuale canta “sono nata ieri nei pensieri tuoi” ci si rende conto che Mina sta parlando in prima persona, sta parlando come una donna caparbiamente anticonformista che ha segnato un'epoca del costume.

E la magia di un capolavoro si ripete. Struggente, avvolgente, coinvolgente. Insieme a Mina da 50 anni. Eccola.




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