lunedì 22 gennaio 2024

Tony Dallara come prima più di prima

 di FRANCESCO TRONCARELLI

Quei capelli ormai completamente bianchi, quel parlare lento trascinando ogni tanto le parole, lo sguardo a tratti stupito nascosto dgli occhiali, Tony Dallara a "Domenica in" con la sua fragilità e umanità è sembrato un nostro parente in difficoltà, un nonno che dopo tutto quello che ha passato sta tornando alla normalità tra timori e voglia di vivere. 

Un momento toccante che ha tolto quell'aurea di sacralità all'artista rendendolo uno come noi. No che non lo fosse prima, perchè Tony pur con il grande successo internazionale è stato sempre un antidivo, ma adesso è tutto diverso. Ascoltarlo cantare in giapponese, fare qualche battuta e ironizzare nonostante tutto è stato così una ventata di speranza che ci ha rinfrancato.

La Storia del Festival di Sanremo a "Domenica In". Il salotto di Mara Venier anche questa puntata si è occupato della kermesse canora che andrà in onda dal 6 al 10 febbraio dall'Ariston, dedicando all'evento tanto atteso uno spazio particolare con ospiti speciali e il giornalista Marino Bartoletti. 

Sono sfilati così nello studio tanti protagonisti delle edizioni passate del Festival, artisti come Bobby Solo, Al Bano, Michele, Tiziana Rivale, Marima Occhiena dei Ricchi e Poveri e Silvia Mezzanotte già voce dei Matia Bazar che che si sono esibiti coi loro cavalli di battaglia entrati nella storia del nostro pop. 

Tra loro anche Tony Dallara che con i suoi 87 anni e soprattutto dopo essere stato due mesi in coma e aver recuperato le forze dopo tanta riabiltazione, ha ovviamente accentrato su di sè l'attenzione generale. Zia Mara ha chiesto all'artista se se la sentisse di cantare.

La storia di Sanremo a Domenca in

«È tanto che non canti?» e lui «7 mesi, perché ho avuto qualche problemino…» ha risposto Dallara mentre la conduttrice ha rincarato «Qualche problemino?! Sei stato due mesi in coma». A quel punto la conduttrice glielo ha richiesto "ce la fai?".

L'intramontabile Tony annuendo è andato al centro dello studio, ha preso il microfono in mano e accompagnato dall'orchestra del programma è partito subito con “Romantica”, il brano scritto da Renato Rascel con cui vinse insieme a lui il festival del 1960, che nella sua versione più travolgente rispetto a quella del Piccoletto, è diventato una hit internazionale.

Ed è stato un momento emozionante. Certo la voce per cui era stato soprannominato il "Re degli Urlatori" non è sicuramente più la stessa ma la determinazione con cui si impose all'attenzione del pubblico italiano e di tutto il mondo sì. Grande Tony, grandissimo coi suoi 87 anni che lo rendono il decano di Sanremo.

Vederlo e ascoltarlo a "Domenica in" è stato un piacere immaginando la sua voglia di esserci come una volta, "Come prima più di prima" come la sua celebre canzone ripresa addirittura dai Platters e con cui ha concluso la sua esibizione.   

Tutti nello studio si sono alzati in piedi ad applaudirlo, Mara Venier si è commossa e ha interrotto la diretta chiedendo aiuto alla regia "mandate un filmato" ha detto. Eccolo. Bentornato Tony! 


 


Nessun commento:

Posta un commento

La Lazio è sempre Meravigliosa. Le Pagelliadi

  di FRANCESCO TRONCARELLI 110 e lode alla banda Maestrelli - Pulici, Petrelli, Martini, Wilson, Oddi, Nanni, Garlaschelli, Re Cecconi, Chin...