giovedì 14 aprile 2022

La star in copertina, Maria Grazia Buccella

 di FRANCESCO TRONCARELLI

La bomba atomica del Cinema per il cantante delle estati di fuoco dei favolosi anni Sessanta. Maria Grazia Buccella con Edoardo Vianello, un'accoppiata vincente per un disco che arrivò subito in classifica mentre l'Italia si divertiva sulla "sabbia bruciata dal sol".

Il 45 giri era infatti uno di quelli che facevano da colonna sonora nei juke box sparsi per il Bel paese nel 1962 e che conteneva due grandi successi del cantante romano, "Guarda come dondolo" con cui Vianello s'inseriva nella scia del boom del ballo del momento, il twist e "Con le pinne fucile ed occhiali" con il quale si tuffava letteralmente nel mare dei vacanzieri.

E per questa canzone, arrangiata da Ennio Morricone con tanto di "splash" per rievocare il movimento ondoso ricostruito in studio con una tinozza d'acqua in cui il maestro soffiava con un tubo di zinco, la "ragazza copertina" è la Buccella, attrice lanciatissima di quel periodo e dal fisico prorompente imprigionato in una tenuta da sub.

il 45 giri

Con le sue misure che le valsero il sesto posto a Miss Universo, "Maria Grazia quanta grazia" come la definivano i giornali dell'epoca è stata l'ultima delle Maggiorate del cinema italiano, ovvero quelle attrici come la Pampanini, Sophia Loren, Silvana Mangano e la Lollo che s'imposero negli anni Cinquanta inizialmente per la loro fisicità e solo dopo per le loro qualità artistiche.

Stesso percorso per la Buccella che diventò un nome per le decine di pellicole minori dai titoli imbarazzanti ma dai super incassi ("Siamo tutti pomicioni", "Pesci d'oro e bikini d'argento", Adultero lui adultera lei") riuscendo poi a farsi valere nonostante il suo personaggio di oca giuliva con la voce miagolante che la faceva la Marilyn di Cinecittà, in pellicole di ben altro spessore.

Ci riferiamo a film come "Il boom" con Alberto Sordi, "L'armata Brancaleone" e "il Gaucho" con Gassman, "Ti ho sposato per allegria" che le valse il Nastro d'argento come attrice non protagonista, "Caccia alla volpe" accanto a Peter Sellers e "Basta guardarla" di Luciano Salce che rimane sicuramente la sua migliore interpretazione. 

La Buccella sulla locandina del film

La scelta per la copertina del disco cadde sulla Buccella, perchè lei era nel cast del film "Canzoni in bikini" dove tra l'altro si esibisce in un sensuale, per l'epoca, strip tease e perchè il brano era nella colonna sonora, addiritura in apertura, nei titoli di testa. 

Il film era il classico Musicarello senza pretese artistiche ma con scenette d'avanspettacolo e un copione debole dove le canzoni svolgevano il ruolo di cornice e raccordo. 

A movimentare il tutto artisti del calibro della Vanoni, Jimmy Fontana, Miranda Martino, Gianni Meccia e Edoardo Vianello appunto con attori dalla comicità irresistibile e di lungo corso come Tiberio Murgia e il grande Tino Scotti che cercano di salvare il film con il loro mestiere.

Maria Grazia e Peter Sellers

"Pinne, fucile ed occhiali" con quel ritmo lento da solleone e mare calmo che attende i bagnanti a cui faceva da contrappunto il frenetico twist di "Guarda come dondolo", entrambe inserite anche nel film "Il sorpasso", sono state dei successi internazionali. I primi di Vianello.

In Spagna e in tutto il mercato del Sud America come nel Messico erano conosciute rispettivamente come "Un dulcissimo beso" e "Mira come me balanceo". Un vero flop invece i dischi che ha inciso Maria Grazia Buccella nel corso della sua carriera, due i più famosi.

"Un fiore rosa e blu" dove la sua voce non aiuta certamente la canzone e "Il ballo del popò", una sorta di risposta in chiave disco music al "Ballo del qua qua" di Romina Power, in cui la sexy svampita invita i suoi ascoltatori ad agitare il fondoschiena. Da dimenticare entrambi. 


Resta invece nell'immaginario collettivo il disco del Re Mida dei tormentoni, "Pinne, fucile ed occhiali" infatti è uno di quei brani che tutti associano a quelle stagioni indimenticabili visssute negli anni del Boom economico, in cui gli italiani dopo la televisione, gli elettrodomestici e le utilitarie della Fiat come macchine familiari, scoprivano le vacanze di massa.

E' il primo dei successi estivi che da quell'anno in poi, Edoardo Vianello piazzerà in classifica, i vari "Abbronzatissima", "I Watussi", "Hully Gully in 10", "Tremarella", "Il peperone","Carta vetrata" e così via che seguiranno quel 45 giri. Pezzi ballabili e dal ritmo accattivante con testi spesso a rima baciata di Carlo Rossi, che hanno accompagnato generazioni perchè non sono passati mai di moda. 

Dal canto suo Maria Grazia Buccella, finito il boom delle sexy commedie e il suo lungo fidanzamento col produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori, si è allontanata sempre di più dal set salvo partecipazioni godibilissime come quella nella serie televisiva de "I Ragazzi della terza C". 

La malattia che l'ha colpita e che poi ha superato, ha anticipato il suo ritiro a vita privata e oggi con 81 primavere sulle spalle portate con classe e fascino, vive a a Roma con i suoi animali domestici in serenità e senza rimpianti. 

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