sabato 11 febbraio 2023

Lazio che sfacelo. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

7+ a Dio vede e Provedel - Qualcuno credeva che la Lazio potesse fare una gran partita contro l'Atalanta. Imboniti dalle chiacchiere dello Scrivsno fiorentino che nelle conferenze stampa della vigilia dice tutto e il contrario di tutto confondendo alla grande chi ascolta, pensavano gli stolti, nella prestazione super dei biancocelesti. Poveri illusi, non conoscono i nostri polli. Che sono spesso e volenteri polli inermi. E come volevasi dimostrare i bergamaschi si sono confermati la nostra bestia nera. Avvelenati, sempre in palla, fisicamente e tatticamente superiori hanno dominato in lungo e in largo prendendoci a pallonate. L'unico a salvarsi dal naufragio il portierone Biondo che ha limitato il passivo. Tutto il resto il nulla.

6- a Benigno Zaccagnini - L'arciere non ha scagliato la sua freccia. E i giochi so finiti subito.

5 e mezzo a Lazzari alzati e cammina - Troppo tardi in campo. Come i Coma Cose a Sanremo che hanno cantato alla fine.

5 e mezzo a Pedro Pedro Pedro Pè - Diamogli il premio alla carriera come a Peppino di Capri e via. 

5 al Ciro d'Italia - Ei fu (siccome Immobile). Manzoni aveva previsto tutto.

5- a Massimo Di Cataldi - Impacciato, lento, prevedibile. Un Pierluigi Diaco in calzoncini insomma.

5- a Viale deiRomagnoli 13 Ostia Agriturismo Casale degli Ulivi e Patric del Grande Fratello - in tre non ne hanno fatto uno buono. Come Aldo Giovanni e Giavomo che ormai fanno piangere.

5- a Lupo Alberto - Come Pippo Baudo. Sparito.

5- al Sergente - doveva metterli sull'attenti è finito consegnato in caserma.

4e mezzo a Pasquale Ametrano Anderson - Con quella faccia un po così quell'espressione un po così che hanno tutti i Turisti per caso come lui in vacanza perenne all'Olimpico si sapeva già come sarebbe andata a finire. Desaparecido de brutto. 

4 a Miei cari amici Vecino e lontani - Una nullità. Avete presente Ariete? No. Ecco appunto.

4- a Hysaj che I papaveri - Nè carne nè pesce. Nè.

4- - a Somarusic - Il gol del vantaggio ce l'ha sul groppone. Ma tanto che cambia. È nel suo ruolino di marcia. Un paio ne azzecca altrettante ne toppa. Come un Massimo Giletti qualsiasi. Sipario.


Appunti di gioco

di Roberto Taglieri

Sabato, 11 febbraio 2023

L’Atalanta sbanca l’Olimpico. Nell’anticipo della 22sima giornata contro la Lazio Zappacosta nel primo tempo e poi Hojilund nella ripresa confezionano la vittoria orobica: 0-2 il risultato finale che premia i bergamaschi, autori di una buona prestazione. Quella di stasera doveva essere una sfida al vertice tra due pretendenti alla Champions: Gasperini, senza Maehle e Muriel squalificati ed anche privo di Pasalic, schiera dal primo minuto Zappacosta a sinistra e davanti Hojilund, con Ederson e Lookman ai suoi fianchi. Sarri lascia di nuovo Lazzari in panchina, con Marusic al suo posto nella corsia di destra e Hysaj dall’altro lato. Subito dopo il minuto di raccoglimento per le vittime del terremoto in Siria ed in Turchia inizia asfissiante la pressione dell’Atalanta. Già al 6’ Preovedel c’è su un tiro di Koopmeiners, poi la conclusione di Zappacosta finisce di poco fuori. Al 17’ i biancazzurri si rammaricano, perché Immobile si divora il vantaggio spedendo alto da posizione perfetta. Ora Marusic è il protagonista negativo: un suo primo errore consente a Lookman di colpire la traversa e poco dopo al 23’ Zappacosta approfitta di un rinvio corto del difensore montenegrino per mettere all’incrocio dei pali il bel gol del vantaggio ospite. La Lazio non sembra in grado di controbattere in maniera efficace, Lookman al 36’ si mangia il raddoppio con un rasoterra a lato, poi ci si mette anche la sfortuna, perché al 36’ si fa male Romagnoli e deve entrare Patric. Verso la fine Musso fa un vero miracolo su Zaccagni, deviando in corner un gol fatto e ora la Lazio sembra svegliarsi, ma è quasi terminato il primo tempo. Nella ripresa arriva subito il tiro di Immobile, che ancora una volta fallisce il pari sparando centralmente un rigore in movimento e poco dopo Provedel salva il raddoppio ospite con un piede sula battuta a colpo sicuro di Hojilund. La Lazio prova a metterci più forza ed orgoglio, Sarri opera una tripla sostituzione al 57’ Vecino, Lazzari e Pedro ma al 65’ Hojilund approfitta di un’uscita sconsiderata di Provedel e piazza in rete un facilissimo gol che consente all’Atalanta di raddoppiare e praticamente sigillare il risultato. La Lazio con fatica prova a ricucire uno straccio di manovra ma tra falli, infortuni e perdite di tempo la gara si trascina verso la fine senza che la squadra biancazzurra riesca mai ad impensierire Musso. E così sconsolatamente finisce la partita con l’Atalanta che si prende meritatamente l’intera posta. E’ una grave sconfitta quella di oggi, che fa perdere terreno agli uomini di Sarri, fermi a quota 39 ed ormai superati anche dalla Dea. La Lazio scivola così al sesto posto ed è una classifica che fa male, se paragonata a quella di poche giornate fa, quando i biancazzurri dopo la vittoria col Milan sembrava avessero cominciato a macinare gioco. La striscia biancazzurra parla chiaro: una media da retrocessione con 9 punti su 8 gare deve far riflettere. Il gioco è diventato prevedibile, i calciatori sono sempre sopraffatti fisicamente dagli avversari e poi l’evidente mancanza di voglia di qualcuno completano un quadro tutt’altro che sereno. Diventa a questo punto indispensabile vincere a Salerno domenica prossima per continuare a tenere la scia delle altre, sperando chiaramente nel passo falso di qualcuna. 

 

 

LAZIO ATALANTA 0-2 23’ Zappacosta 65’ Hojilund

LAZIO: Provedel, Marusic, Casale, Romagnoli (37’ Patric), Hysaj (57’ Lazzari), Milinkovic, Cataldi (57’ Vecino), Luis Alberto, Anderson (57’ Pedro), Immobile, Zaccagni. All: Sarri

ATALANTA: Musso, Toloi, Djmsiti, Scalvini (57’ Palomino), Hateboer (63’ Demiral), De Roon, Koopmeiners, Zappacosta, Ederson, Hojilund (89’ Zapata), Lookman (90’ Boga). All: Gasperini

Arbitro Orsato

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