lunedì 6 febbraio 2023

Lazio, occasione persa. Le Pagelliadi

 di FRANCESCO TRONCARELLI

8 a Pedro Pedro Pedro Pè - Ancora una volta la Lazio ha perso la grande occasione di ritrovarsi terza in classifica e dare così un senso al suo campionato. Il pareggio con cui sì è conclusa la partita al Bentegodi è la fotografia reale e cruda di un dato di fatto: non si vince più. Soprattutto quando si dovrebbe vincere a tutti i costi. Il meraviglioso gol del meglio di Santa Fè e Trigoria aveva illuso tutti, a cominciare dai Sarri Boys che invece si sono ritrovati nel secondo tempo un Verona agguerrito pronto a vendere cara la propria pelle. La qualità dei nostri non è servita a nulla davanti la quantità dei gialloblu. E questo la dice lunga sullo stato dell'arte di questa squadra.

7 + a Dio vede e Provedel - Santo subito. E ho detto tutto.

6 a Massimo Di Cataldi - 150 partite con l'Aquila sul petto nel segno della continuità. Onesto geometra del centrocampo con ambizioni da ingegnere. Ma è un sogno. Come quello di non vedere più in tv Iva Zanicchi.

6 a Somarusic - Tanto fumo ma anche tanto arrosto. Come Cruciani.

6 a Benigno Zaccagnini - L'arciere è rimasto a secco. Solo frecce spuntate dal suo arco. Come un Diaco qualsiasi. La prossima volta però lasci perdere i tacchi e ce provi de punta, come faceva la Sora Assunta.

6 - al Ciro d'Italia - Provaci ancora bomber. Se no qui è finita anzitempo.

6 - a Viale dei Romagnoli 13 Ostia e Casale degli Ulivi Agriturismo - Hanno cosi ballato là dietro che Lorella Cuccarini e Heater Parisi insieme je spicciano casa e pure le cantine. Da gemelli della difesa a  gemelle Kessler è stato un attimo.

6-  a Pasquale Ametrano Anderson - Con quella faccia un po così quell'espressione un po così che hanno tutti iTuristi per caso come lui in vacanza perenne che ci si aspettava? Purtroppo il bandolero stanco è così, quanno je gira je gira, ma quando non je gira le fa girare agli altri.

5 e mezzo al Sergente - Doveva metterli sull'attenti è finito consegnato in caserma. 

5 e mezzo a Lupo Alberto - Il Mago c'è ma non si vede. Nè si vedono le sue magie. Figurarsi il coniglio fuori dal cilindro. Praticamente senza bacchetta magica ha resuscitato  Silvan dal letargo in cui è piombato da un pezzo. 

5 e mezzo a Hysaj che i papaveri - Nè carne nè pesce. Nè. Avete presente Riccardo Rossi?

5- a Miei cari amici Vecino e lontani- ma sto Nunzio Filogamo 2.0 che a sorpresa te lo ritrovi in campo senza arte nè parte, ce serve o nun ce serve? Che chiederlo poi dopo un girone d'andata inesistente è già una domanda inutile. Certo è che nessuno ricorda una sua giocata che abbia cambiato l'esito di una partita e che molti ricordano invece i gol solo davanti la porta che s'è magnato alla Pannella dei tempi d'oro dopo un maxi digiuno. Mala tempora corrono. Lui manco corre. Sipario.


Appunti di gioco

di Roberto Taglieri

Lunedi, 6 febbraio 2023

Nel freddo del Bentegodi tra Verona e Lazio esce fuori solo un pareggio. La squadra di Sarri nel posticipo della 21sima giornata va in vantaggio nel primo tempo con Pedro ma è raggiunta ad inizio di ripresa dalla rete di Ngonge, che fissa il risultato sull’1-1. Zaffaroni non recupera Dawidowicz, quindi inserisce Magnani, ma perde anche Faraoni ed al suo posto c’è Depaoli; torna poi anche Doig a centrocampo ed infine è confermato Ngonge. Dopo la sconfitta in Coppa Italia Sarri decide di tenere in panchina Anderson, affaticato; la sfida per la maglia titolare tra Lazzari-Hysaj invece la vince ancora quest’ultimo. Partita complicata quella contro i gialloblu, che navigano nei bassifondi della classifica con appena 13 punti ma sperano di riagganciare il quartultimo posto, dopo le ultime buone prestazioni. La Lazio parte benino: ha in mano il gioco ma è una manovra troppo sterile; al 10’ comunque Milinkovic sfiora l’incrocio dei pali su punizione. Deve recriminare invece il Verona perché prima al 19’ Doig spreca da due passi il vantaggio calciando malissimo, poi al 26’ il diagonale di Ngonge finisce fuori. La Lazio ora con Immobile prova a darsi una svegliata, ma soffre sempre troppo a centrocampo la velocità degli avversari. Provedel si supera sul tiro di Depaoli destinato all’angoletto lontano al 40’ ed alla fine del primo tempo si scatena Pedro. Prima fa le prove di gol, lanciato da Hysaj ma spara alle stelle da buona posizione; a tempo scaduto in area riceve palla spalle alla porta, poi si gira all’improvviso e mette all’incrocio dei pali la palla del vantaggio laziale. Una rete spettacolare che sblocca finalmente il risultato dopo una prima frazione troppo sofferta. Nella ripresa arriva immediato il pareggio al 51’: Ngonge, incontrastato, raccoglie di testa un traversone di Lazovic e superando abilmente Casale trova la rete dell’1-1. Passa un minuto e Lazovic colpisce il palo a portiere battuto. Tutto da rifare per i capitolini, che sono in balia della aggressività avversaria, come spesso avviene nei secondi tempi. Sul sinistro di Doig al 57’ Provedel è bravissimo a mettere in angolo e adesso per la Lazio è sofferenza pura. Con l’ingresso di Anderson e l’uscita di Immobile, ancora non al meglio, Sarri prova a dare ordine all’attacco. Il Verona ad un quarto dal termine cala la sua intensità ed i biancazzurri riescono a riprende vigore, quanto meno a non farsi più schiacciare nella propria area. Ma anche la Lazio non ne ha più, non rischia oltre e attende la fine accontentandosi dell’1-1. Quando il Verona ha iniziato a correre e giocare a tutto campo e la Lazio è sparita; è la brutta sensazione che a questa squadra mancano gli stimoli ma non ha nemmeno le gambe. Troppo prevedibili, lenti e senza soluzioni in avanti; stasera il solo Pedro aveva tenuto i biancocelesti a galla, ma con un secondo tempo da brividi i calciatori laziali si sono afflosciati rischiando anche di subire altre reti. Solo un punto quindi oggi per il cammino verso la Champions, 39 punti per la squadra capitolina, che ora si ritrova in solitudine in quarta posizione. Si prospetta perciò una sfida troppo importante ma pericolosissima quella di sabato prossimo all’Olimpico, quando i biancazzurri incontreranno l’Atalanta, altra candidata ad un posto nell’Europa che conta.

VERONA LAZIO 1-1 45’ Pedro 51’ Ngonge

VERONA: Montipò, Magnani, Hien, Coppola (80’ Albildgard), Depaoli, Tameze (86’ Sulemana), Duda, Doig, Ngonge (68’ Gaich), Lazovic (80’ Ceccherini), Lasagna. All: Zaffaroni

LAZIO: Provedel, Hysaj, Casale, Romagnoli, Marusic, Cataldi (59’ Vecino), Milinkovic, Luis Alberto, Pedro, Immobile (68’ Anderson), Zaccagni. All: Sarri

Arbitro Chiffi

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