di FRANCESCO TRONCARELLI
9 a Miei cari amici Vecino e lontani - Una grande Lazio ha battuto la squadra più forte del campionato. È stata una bella partita in cui la Mitica, per nulla intimorita dell'illustre avversario, ha non solo tenuto il campo ma anche dato una lezione di gioco agli avversari. Sarri insomma gliel'ha incartata al meglio come un pizzicarolo fa con la sua merce. Un trionfo con una prova maiuscola di tutti i biancocelesti che hanno così espugnato con merito il Maradona. Copertina d'obbligo al Nunzio Filogamo 2.0 che dopo aver preso le misure agli inizi del match ha siglato al 68esimo un gol di controbalzo meraviglioso. Grandissimo. Avanti Lazio avanti laziali!
8 a Dio vede e Provedel - Bisognerebbe fargli un monumento al Gianicolo vicino a Garibaldi. Anche lui infatti è un eroe. Del mondo biancoceleste.
7 e mezzo a Lupo Alberto - Sim Salabim e il Napoli sparì. E Spalletti muto come Silvan.
7 e mezzo al Sergente - Tanto lavoro sporco. Roba che se ci fosse lui all'Ama avremmo risolto il problema della monnezza.
7 a Pasquale Ametrano Anderson - Con quella faccia un po così quell'espressione un po' così che hanno tutti i Turisti per caso come lui in vacanza perenne per gli stadi d'Italia c'era da temere il peggio. E invece il bandolero stanco per antonomasia ha dato il fritto pressando e rilanciando come non mai dimostrandosi l'arma in più. Come Biggio per Fiorello.
7 a Patric del Grande Fratello e Viale dei Romagnoli 13 Ostia -
Attenti a quei due. Dio li fa e loro li accoppano. Two is meglio che
One. Ric e Gian alla riscossa. Franco e Ciccio contro tutti. Ficarra e
Picone avanti tutta. Siamo la coppia più bella del mondo, Cit. Adriano
Celentano e Claudia Mori.
6 e mezzo a Hysaj che I papaveri - Se svejato. Come er sor Marchese. Incredibile ma vero. Finirà nella omonima rubrica della Settimana Enigmistica.
6 e mezzo a Somarusic - Se l'è legati tutti li. Altro che Rocco Siffredi.
6+ al Ciro d'Italia - Fondamentale per tenere impegnati almeno tre azzurri. Non ha segnato ma li ha segnati. Daje.
6 a Benigno Zaccagnini - L'arciere non ha scagliato nessuna freccia. Ma per fortuna non ha scagliato manco lui altrimenti avremmo giocato in dieci.
6 a Rosanna Cancellieri - E se l'è guadagnata pure lui la pagnotta. Ha tenuto palla, ha tenuto botta, ha tenuto per la maglia chi gli capitava sotto come una vecchia volpe dell'area. E mai sipario fu calato con più gioia.
Appunti di gioco
di Roberto Taglieri
Venerdi, 3 marzo 2023
Chi esce con le ossa rotte dal “Maradona” alla fine è il Napoli. Nell’anticipo della 25sima di campionato i biancazzuri sono corsari e con una rete di Vecino nella ripresa si prendono tre punti di platino ai danni della capolista. Spalletti è senza Mario Rui squalificato, oltre a Raspadori infortunato; per il resto nessuna defezione tra le fila partenopee, con il solito centrocampo ed attacco. Per Sarri invece la difesa è in allarme, vista la squalifica di Casale e le non perfette condizioni di Patric che però è ugualmente in campo. Rientra comunque Romagnoli ed infine Vecino vince il ballottaggio con Cataldi. La partita più difficile non inizia male per i biancazzurri, perché Di Lorenzo al 3’ salva sulla linea un gol fatto dopo il colpo di testa di Vecino. Al 17’ poi il tiro dalla grande distanza di Zielinski lo ferma bene Provedel. I biancazzurri sono molto aggressivi a centrocampo, creando diversi problemi agli avversari, che non riescono a costruire molto sulle fasce e infatti non vengono fuori praticamente occasioni nel primo tempo. Dopo il riposo ricomincia la stessa impostazione tattica laziale, ma i padroni di casa iniziano a muoversi con maggior aggressività. Il calcio di punizione di Kvaratskhelia al 56’ va in curva; poi il rasoterra di Zielinski finisce di poco fuori. Dopo una fase equilibrata arriva però la rete laziale: durante un’azione manovrata Kvaratskhelia controlla male e la palla finisce a Vecino, che con una bordata da fuori area indovina l’angoletto e porta la Lazio in vantaggio. Il Napoli ora spinge moltissimo: all’80’ Osimhen colpisce la traversa, e adesso c’è grande dispendio di energie da parte di entrambe le squadre. Il Napoli prova il tutto per tutto, piazzando stabilmente tutti i suoi uomini nell’area laziale, ma i biancazzurri alzano un muro insormontabile, creando anche una grande opportunità al 90’, quando Milinkovic colpisce l’incrocio dei pali su punizione. Il triplice fischio di Pairetto arriva dopo 5’ di recupero, che sancisce così la grande affermazione laziale. Grandissimo lavoro di tutta la squadra che ha combattuto, sofferto, non ha mollato un centimetro anche quando era schiacciata e alla fine ha vinto meritando. E’ un colpo enorme in ottica Champions: Sarri fa un bellissimo scherzo a Spalletti, concertando un’organizzazione difensiva perfetta in una partita difficilissima. I biancazzurri alla terza vittoria consecutiva salgono a oggi 48 punti, sono al secondo posto e restano tranquilli alla finestra ad osservare i risultati delle altre. Ed ora la Lazio deve rivolgere subito l’attenzione verso martedi, quando dovrà affrontare l’AZ Alkmaar e domenica prossima, con la difficile gara a Bologna, trasferta difficilissima contro una squadra in netta ripresa. La sbornia deve durare il meno possibile.
NAPOLI LAZIO 0-1 68’ Vecino
NAPOLI: Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera, Anguissa (71’ Elmas), Lobotka (82’ Ndombele), Zielinski (82’ Simeone), Lozano (71’ Politano), Osimhen, Kvaratskhelia. All: Spalletti
LAZIO: Provedel, Marusic, Patric, Romagnoli, Hysaj, Milinkovic, Vecino, Luis Alberto (88’ Cataldi), Anderson (59’ Pedro), Immobile, Zaccagni (82’ Cancellieri). All: Sarri
Arbitro Pairetto
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