sabato 29 giugno 2024

Michele 80 anni cantando

 di FRANCESCO TRONCARELLI

I capelli si sono imbiancati ma la voce è rimasta la stessa, anzi è migliorata col passare degli anni, raggiungendo quel timbro e quella intensità tipici del crooner americano.

Ma lui è italianissimo, nato a Vigevano (ma genovese d'adozione) dove il 29 giugno del '44 è stato registrato come Michele Maisano, un futuro da ufficiale della marina mercantile secondo i desideri dei genitori nella realtà uno dei cantanti più popolari di quando l'Italia andava a 45 giri.

Artista di punta della Scuola Genovese, amico di De Andrè e interprete di brani entrati a pieno titolo nella storia del nostro pop, Michele compie 80 anni e li festeggia cantando con gli amici e con gli onori del comune.

Ballerino acrobatico e amante del rock, fu scoperto dai fratelli Reverberi, musicisti di razza e talent scout dal fiuto infallibile, che con lui fecero bingo, a cominciare da quel "Se mi vuoi lasciare" con cui sbaragliò tutti al Cantagiro del '63 vincendo il Girone B, quello degli esordienti.

Un pezzo travolgente, tipico del sound di quel periodo spensierato e creativo, con quel riff vocale particolare, quel "badibadambò" dell'intro, che divenne un tormentone al pari del brano che conquistò il primo posto in Hit parade. 

Da allora Michele iniziò una carriera ricca di successi, sempre presente con la sua verve e presenza scenica nei vari programmi e manifestazioni canore più seguiti come Canzonissima, Disco per l’Estate, Sanremo.

In tanti anni di attività ha lanciato canzoni indimenticabili come "Ti ringrazio perchè", "Ridi", "Dite a Laura che l'amo", "Susan dei marinai" con testo dell'amico Faber, "Il valzer delle candele", "Ho camminato" e "Ti senti sola stasera", cover di "Are you lonesome tonight" di Elvis. 

E' stato uno dei pochi artisti italiani ad esibirsi all'Olympia di Parigi ed è conosciuto ovunque, avendo partecipato a numerose tournèe in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Sud America. 

Negli anni Ottanta è stato fra i primi a esibirsi nei palasport e nelle grandi discoteche facendosi accompagnare da un'orchestra composta da decine di elementi 

La stampa lo ha definito il terzo Elvis italiano dopo i capostipiti Little Tony e Bobby Solo che come è noto avevano puntato tutto nel replicare lo stile e il look del Re del rock.

In realtà Michele rispetto ai due illustri colleghi, ha una voce e una timbrica diversa, sicuramente più estesa e ricca di sfaccettature, con dei bassi molto profondi e un falsetto interessante che lo rendeva più vicino a Tom Jones.

Sì il grande artista gallese con cui divise il camerino all'Olympia divenendone amico e di cui ha inciso uno dei suoi brani più famosi "I'm coming home". Vale la pena allora riascoltare "Io tornerò" la sua versione, per rendersi conto come la sua cover sia all'altezza dell'originale. Auguri Michele! 

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