di FRANCESCO TRONCARELLI
7 e mezzo ad aspettando Gigot - La Lazio è tornata a vincere. Con una prova maiuscola i biancocelesti hanno archiviato il momento no che stavano attraversando ( 5 punti in 5 partite) confermandosi un ottimo collettivo al di là di chi scenda in campo. Ricky Tognazzi Baroni senza lasciarsi prendere da qualsivoglia sentimentalismo (aveva salvato il Verona la scorsa stagione) è riuscito a ricompattare il gruppo e spronarlo verso il risultato che tutta la gente laziale auspicava. Il gol del maniscalco francese al 2° minuto ha fatto capire subito quale fosse lo spirito con cui la squadra era scesa in campo. Quello di giocare per vincere. Il 2025 è iniziato a Verona.
7 e mezzo all'ira di Dia - Una fuga per la vittoria che neanche Pelè e Sylvester Stallone avevano corso nell'omonimo film. Ha scalato la marcia ed è partito in quarta per mettere il suo sigillo. Ponte ponente e Montipò tappe e tappe tà Verona e via.
7 e mezzo a Benigno Zaccagnini - L'arciere ha scagliato la sua freccia e ha calato il tris. E non ha esultato per rispetto ai suoi ex tifosi. Bravi. Zaniolo je spiccia casa pure per questo.
7 e mezzo a Guendo è bello esse laziali - Guendovunque, Guendovai, Guendovieni so' dolori per gli avversari: vedi il lancio che ha illuminato il Bentegodi per il senegalese.
7 a Rovella per chi non si accontenta - Scurdammoce o passato a cominciare da quelle palle perse a centrocampo che hanno provocato contropiedi suicidi e ricominciamo come avrebbe detto Adriano Pappalardo.
6 e mezzo a Dio vede e Provedel - e para quando c'è bisogno. Come quando al 4° ha murato quel gialloblu col nome che è un dittongo stoppando le loro speranze di riprenderci subito.
6+ a senti che musica coi Tavares - Un passo avanti rispetto al Como. È ripartita insomma la Freccia biancazzurra ma con difficoltà, del resto i sabotaggi alle linee ferroviarie sono all'ordine del giorno.
6+ Gila il mondo gila (cit. Jimmy Fontana, Cantagiro 1965) - Come Giano bifronte, da un lato autoritario e spietato dall'altro ballerino per una notte come Malgioglio. Non conosce mezze misure. Avete presente Vittorio Sgarbi?
6+ a Patrizia Pellegrini. Pedro Pè, Viale dei Romagnoli 13 Ostia e Dele ctrl canc alt - Buttati nella mischia per consolidare il risultato. Come Gerry Scotti, Frassica, Jovanotti e Geppy Cucciari per puntellare il Sanremo di Conti.
6 a Hysaj che i papaveri - Prestazione senza infamia e senza lode per l'epurato richiamato in servizio. Ma non ha la stoffa di un Memo Remigi (anche lui riabilitato) per recitare un ruolo da protagonista. Da Innamorati a Milano (Remigi) a Separati in casa a Formello (col falconiere).
6- a Castellano e Pipolo - Tanto fumo e poco arrosto. Come Alessandro Cattelan.
6- - a Lisasken dagli occhi blu - È inutile accanirsi contro di lui. L'Achille Lauro biancoceleste è così, sta più de là (avulso dal gioco) che de qua (pedina determinante), prendere o lasciare. Ecco perché se qualcuno volesse prenderlo sarebbe opportuno darglielo subito. Il problema è che non lo vuole nessuno e sono solo chiacchiere per confondere le idee e farlo sembrare appetibile. Roba che non ha neanche appetito figurarsi quindi se fame di gol e contorni. Sipario.
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