mercoledì 11 dicembre 2019

Last Christmas, 35 anni di un boom

di FRANCESCO TRONCARELLI

  
La hit natalizia per eccellenza festeggia 35 anni e Sony Music decide di ristampare, in edizione limitata, la versione originale del disco su vinile bianco da collezione

Gli anni ci stanno tutti, trentacinque, eppure sembra che "Last Christmas" ci sia sempre stata. Il brano considerato fra quelli natalizi il più fresco e coinvolgente, venne pubblicato proprio il 15 dicembre del 1984, ed è il pezzo che nonostante le vendite che ogni anno raggiungono cifre considerevoli, non ha mai raggiunto il vertice delle classifiche dei singoli.

Complice l’avvento delle piattaforme digitali e degli streaming, il successo del duo pop composto da George Michael ed Andrew Ridgeley a partire dal 2007, torna infatti puntualmente tra le hit più ascoltate e scaricate nel periodo natalizio.

Due anni fa, in occasione del primo anniversario della scomparsa di George Michael, grazie ad una campagna lanciata dal popolo del web si stava per realizzare "the dream", il sogno dei fan di far arrivare “Last Christmas” al primo posto nella chart dei dischi più venduti

L'iniziativa chiamata “Wham Last Christmas for Xmas No.1” che coinvolse decine di migliaia di follower venne raccolta immediatamente con grande slancio e nel giro di una settimana il brano raggiunse la prima posizione su iTunes, Amazon e Spotify. Ma anche questa volta non riuscì a diventare il Numero 1 nelle classifiche dei supporti fisici (Cd, vinile) per ottenere il record assoluto, perchè venne battuto sul filo di lana da Ed Sheeran con "Perfect", successo peraltro mondiale.

Ora siamo ad un traguardo importante, quello dei 35 anni, che Sony Music ha deciso di festeggiare ristampando in edizione limitata la versione originale del 45 giri "Last Christmas", su vinile bianco da collezione. Complici le molte cover realizzate tra gli altri, da Taylor Swift, The XX e Ariana Grande, e del film omonimo di Paul Fleig con Emilia Clarke che uscirà nelle sale il 19 dicembre, "Last Christmas" gode ancora di ottima salute e di quell’atmosfera magica che solo i grandi classici sanno infondere diventando così il sottofondo ideale delle festività della vita di tutti.

Lo stesso film della Universal Pictures poi, sarà accompagnato da una colonna sonora originale imperdibile che, insieme ad altri due favolosi brani degli Wham!, aggiungerà dodici brani della carriera da solista di George Michael, dedicando così omaggio postumo a questa popostar rimasta nel cuore di milioni di fan di tutto il mondo.

il film con Emila Clarke ed Henry Golding

Ma non è finita qui. In occasione dell’anniversario, i fan potranno, infatti, rivedere anche il videoclip ufficiale di Last Christmas in versione restaurata che sino ad ora ha ottenuto oltre 472milioni di visualizzazioni. La clip girata nel novembre del 1984 in un resort svizzero chiamato Saas-Fee, vedeva la partecipazione di George, Andrew, ma anche di Shirlie e Pepsi, insieme a molti altri amici dei Wham!.

 “Last Christmas” nacque con una produzione piuttosto casalinga, quasi artiginale, nonostante gli Wham! fossero un gruppo abbastanza noto e tra le band più commerciali dell’epoca. La critica non a caso li snobbava considerandoli un gruppo da hit e poco più. Realizzare una canzone di Natale quindi per un duo di tali caratteristiche era un modo sicuro per provare ad assicurarsi rendite stabili e longeve, cosa che in pratica avvenne.

Il brano venne registrato nell’agosto dell’84 negli studi addobbati con decorazioni natalizie Advision di Londra, che avevano attrezzature datate e rudimentali. Da qualche mese il ventunenne Michael aveva preso il controllo creativo del duo, e stava provando a costruirsi un’immagine più seria e di qualità, anche in vista della sua futura carriera da solista.

E per “Last Christams” decise così di fare tutto da solo. Lo scrisse nella cameretta dove era cresciuto, mentre Ridgeley era intento a guardare la televisione. Suonò poi praticamente tutti gli strumenti, escludendo Ridgeley da tutte le fasi della produzione e ammettendo in studio soltanto il suo ingegnere del suono Cris Porter, a cui non lasciò nemmeno suonare i sonagli, nonostante le sue richieste e due assistenti.

Il brano nella sua composizione è molto semplice. La base strumentale infatti è composta da una drum machine LinnDrum e da un sintetizzatore Roland, e a differenza della stragrande maggioranza delle canzoni pop del periodo, ha una struttura uguale tra strofa e ritornello. È sostenuto però da una melodia della voce molto orecchiabile ed efficace, su cui George Michael decise di concentrare tutta l’attenzione dell’ascoltatore, riuscendoci sicuramente, lasciando la parte strumentale a semplice sottofondo.

Parte del suo successo, secondo quanto sostenuto dal critico del quotidiano londinese Guardian è che «suonava come tutto e come niente». In realtà suonava come tutto, tanto che Michael venne accusato di plagio tra gli altri anche da Barry Manilow, che sosteneva somigliasse alla sua “Can’t Smile Without You”.

Il vinile bianco in uscita

La causa intentata al biondo ed emergente George però non ebbe esito positivo per il cantante di “Mandy” e “Copocabana” perché un esperto dimostrò che c’erano una sessantina di altre canzoni con quella progressione di accordi e quella melodia e quindi non si poteva parlare assolutamente di plagio ma solo di similitudini di carattere generale.

Particolarità che non tutti conoscono di “Last Christmas” poi, è che nonostante il ritmo allegro e frizzante, ha un testo che in realtà molto triste che contrasta appunto con l’atmosfera di festa che evoca. Michael infatti parla male della sua ex, dicendo che il Natale precedente gli ha spezzato il cuore, e che quindi ha deciso di stare con «qualcuno di speciale».

Ma nonostante il tentativo di sminuire l’ex ragazza, le dedica un’intera canzone e a un certo punto dice: «se mi baciassi ora so che mi fregheresti di nuovo». È un brano quindi sulle bugie che ci si racconta per superare la fine di una relazione.  Michael all’epoca della canzone non aveva ancora fatto coming out (lo fece molto più tardi, nel 1998), e nel video la persona a cui è dedicato il pezzo è una donna, la modella Kathy Hill, allora fidanzata del compositore Vangelis, ex degli Aphrodite Childs.

Racconta di un weekend tra un gruppo di amici in una baita, in cui c’è il protagonista con la nuova fiamma, e la sua ex con un nuovo partner. Hill ha ricordato che il clima era molto rilassato e allegro e che girò alcune scene un po’ brilla presa da quell’atmosfera di vacanza in compagnia che in effetti traspira dalla visione della clip.

Finite le riprese, Michael andò a registrare “Do They Know It’s Christmas?”, partecipando così anche lui al progetto umanitario di Band Aid organizzato da Bob Geldof e che vedeva riunite decine di artisti e si ritrovò così quel Natale con le prime due canzoni in classifica. Anche lui, con un gesto che lo nobilitò agli occhi di tutti, decise di devolvere in beneficenza a favore delle organizzazioni che combattevano la carestia in Etiopia i proventi di “Last Christmas” come aveva fatto il gruppo dei suoi colleghi capitanati da Geldof.

Sono passati trentacinque anni da quella prima volta, una vita, ma è sempre tempo di "Last Christamas. Eccolo di nuovo.

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