martedì 17 dicembre 2019

Lazio, all'ultimo respiro! Le Pagelliadi

di FRANCESCO TRONCARELLI


9 al Panter One - Con la Lazio non dite mai è finita. Quando tutto sembrava perso e la partita da dimenticare, i biancocelesti all'ultimo assalto e giocando sino all'ultimo respiro, hanno regalato alla gente laziale una grande vittoria, pesantissima per la classifica e per come si erano messe le cose in campo a Cagliari. Tre punti d'oro che hanno proiettato la squadra di Inzaghi a meno tre dalla vetta, una sensazione bellissima e inebriante che non si viveva da tempo. E' l'ottava meraviglia di una serie che la dice lunga sulla compattezza del gruppo e sul lavoro svolto dal mister. Copertina d'obbligo al bomber ecuadoriano che col suo colpo di testa vincente ha fatto impazzire di gioia il popolo biancazzurro. E come avrebbe detto Boskov, partita finisce quando Caicedo mostra addominali. Daje!

8+ a Lupo Alberto - Se adesso siamo qui a godere come ricci, dobbiamo dire grazie al Tintoretto, sempre più nero pece nei capelli come Al Bano e le sopracciglia di Pavarotti, che da mago qual è ha tirato fuori dal cilindro una bomba che ha gonfiato la rete rossoblu, facendo capire che l'impresa ritenuta impossibile poteva invece realizzarsi. Come per Salemme che ha fatto il botto d'ascolti su Rai 2 con una commedia in diretta che non ha fatto ridere nessuno. Una cosa incredibile.

8 a Sylva Strakoshina - Al 90° minuto era l'unico a salvarsi da un naufragio annunciato. Due parate da sturbo sul finale del primo tempo nel giro di un minuto, prima su Mai-Na-Gioia-Naingolan-fidate e poi su Joao "Pedro Pedro Pedro Pè praticamente il meglio di Santa Fè" della Carrà che avevano limitato i danni. Ecco, fate mente locale, se fosse stato il Paperone che certi capiscioni dicono, sarebbe finita a schifìo, come lo spettacolo condotto da Enrico Ruggeri e la Guaccero su Lucio Battisti. E invece...

6 e mezzo a Meco Joni - Quando anche le pulci hanno la tosse. Nè più nè meno della Litizzetto. Il giocatore più costoso e meno reattivo di tutti che sino ad ora ha combinato solo casini, s'inventa a sorpresa un cross al bacio per il puntero col ciuffo che sbanda a sinistra e la partita è vinta. Incredibile ma vero. Come Conte che ancora è capo del governo senza azzeccarne una.

6 e mezzo a Massimo Di Cataldo - I piedi buoni fanno miracoli. Sanno pure leggere le partite. Se riuscisse poi a nutrirsi con gli occhi sarebbe un fenomeno e segnerebbe più spesso, non avendo così tanta fame da magiarsi i gol.

6 e mezzo ad Antonio Elia Acerbis - Ha ballato un po' troppo là dietro poi seguendo il motto meno haully gully e più pestaje li calli, ha ripreso a macinare recuperando palle e attaccanti avversari. Sino al lancio che ha dato il via al pareggio. E scusate se è poco.

6+ al Sergente - E' il testimonial della squadra. Appariscente e immenso contro la Juventus, sotto tono e impreciso contro gli isolani per gran parte del match. Ma porca paletta, na via de mezzo noo? Tipo Carlo Conti insomma che il lavoro suo lo fa sempre bene senza essere nè Vittorio Gassman nè Bombolo, ma semplicemente Carlo Conti, un uomo per tutte le stagioni televisive.

6 a Correa l'anno 1900 - Quei due tunnel che ha fatto in 30 secondi sono come un acuto di Freddi Mercury, tanta roba.Poi si è perso come un Gigi D'Alessio d'annata.

6 al Ciro d'Italia - Tanto fumo e un po' d'arrosto. Provaci ancora bomber così la prossima banchettiamo con bistecche alla fiorentina. 

6 a Lazzari, alzati e cammina - ma cerca de fallo sempre, no a pezzi e a bocconi come sto giro. Sembravi Sfera Ebbasta a X Factor, una visione orrenda.

6 a Lucas 2.0 (Biglia chi?) - Il vecchio leone è stanco. Come Vittorio Sgarbi che non s'incacchia più come una volta. Fatelo riposare un giro e tornerà più forte di prima. Capra capra, capra.

6 a chiedimi se sono Felipe - Beh, dopo sta vittoria lo sarai sicuramente, ma de cappellate ne hai fatte pure te. Avete presente l'ex ministro Toninelli?

5 e mezzo a veni, vidi, Lulic al 71° -  All'inizio si è involato, col passare del tempo s'è involuto. E' finito involtino.

5 a Innamoradu - Sul gol di Simeone junior s'è fatto uccellare come un Marzullo qualsiasi. Un crollo che al confronto quello di Alessandro Haber che sembra un clochard della stazione Termini è niente. Fabbris dei "Compagni di scuola" di Verdone che di crolli se ne intende avrebbe fatto meglio. Un bel bu-bu-settete al Cholito e l'avrebbe fatto scappare per la paura. Sipario.


Appunti di gioco
di Roberto Taglieri

Lunedi, 16 dicembre 2019
La partita che non ti aspetti. Alla “Sardegna Arena” il posticipo della sedicesima vede i biancazzurri andare sotto dopo soli 8’ di gioco ad opera di Simeone; la Lazio raggiunge in extremis il pareggio grazie a Luis Alberto e quando la gara sembrava ormai finita all’ultimissimo assalto Caicedo di testa colpisce per la seconda volta e consente ai biancazzurri di strappare la vittoria: 1-2 il risultato finale tra Cagliari e Lazio. Dopo il successo con la Juve e la sconfitta di Rennes, Simone Inzaghi torna a giocarsi le sue carte in campionato con gli undici titolari; anche Lulic leggermente affaticato può scendere in campo, così la formazione varata dal mister laziale è la stessa che ha trionfato contro i bianconeri. Maran stasera è ancora senza gli indisponibili Cragno, Castro, Ceppitelli e Pavoletti, oltre agli squalificati Rog ed Olsen. Il 4312 prevede quindi Rafael tra i pali, in difesa Pisacane e Klavan, Ionita che si conquista un posto da titolare accanto a Nainggolan ed infine davanti il “cholito” Simeone. La partita comincia con una buona occasione laziale già al 2’ ma Immobile non riesce a battere forte a rete a tu per tu col portiere. La risposta del Cagliari è bruciante: Joao Pedro, spostato a sinistra, prolunga di testa in area per Simeone, che di prima intenzione evita Radu, calcia a rete di sinistro e sigla il vantaggio rossoblu. La squadra laziale è abituata alle rimonte, gli uomini di Inzaghi si rimboccano le maniche e prendono in mano il gioco, tenendo sempre bassa la squadra di casa. Però il Cagliari, con grande veemenza tiene botta e non consente alla Lazio giocate pulite; la cosa migliore la fa Lulic al 42’ spedendo fuori una punizione di Luis Alberto, ma poi la squadra biancazzurra rischia grosso sulla ripartenza di Nainggolan, su cui Strakosha salva la porta dal possibile 2-0 e poi si rifà anche su Joao Pedro allo scadere del primo tempo. Nella ripresa Inzaghi striglia i suoi per cercare un atteggiamento più aggressivo e subito al 49’ Immobile di testa da distanza ravvicinata impegna Rafael per ben due volte. Esce Lulic per Jony al 56’, Il Cagliari pressa meno e la Lazio guadagna campo; esce anche Leiva per Cataldi ma occasioni pericolose la squadra biancazzurra non riesce proprio a produrne. Al 73’ sugli sviluppi di un possibile rigore per una spinta ai danni di Milinkovic, Simeone in ripartenza si divora il raddoppio spedendo out da ottima posizione. La Lazio però continua a spingere e si espone ai contropiede; pure Joao Pedro sbaglia al 77’, grazie anche al recupero di Acerbi. Nel finale Inzaghi prova con il 433 inserendo anche Caicedo; Maran toglie Ionita per Faragò proprio quando Immobile sfiora il palo lontano e questa è l’opportunità migliore dei biancazzurri, includendo quella di Jony che poteva calciare molto meglio all’88’. Nel recupero arriva però la meritata rete del pareggio: è Luis Alberto a segnare dai 16 metri con un sinistro sporco, che s’insacca dietro le spalle di Rafael. La partita secondo logica dovrebbe finire qui; invece la Lazio spinge ancora, vuole prendersi tutto e ci riesce a un paio di secondi dal fischio finale. Il cross di Jony in area pesca Caicedo, che si dimostra sempre più uomo decisivo e goleador da area di rigore. Il centravanti lziale sovrasta Pisacane ed il suo colpo di testa angolato e preciso batte ancora il portiere del Cagliari e concretizza una rimonta incredibile. Dopo sette vittorie consecutive si pensava ad una fisiologica battuta d’arresto, invece con l’abnegazione, il carattere ed anche con un po’ di fortuna che non guasta mai la squadra biancazzurra ancora una volta ribalta nel secondo tempo il risultato negativo della prima frazione. La Lazio vince ancora ed ora con 36 punti all’attivo si ritrova a sole tre lunghezze dalle capoliste Juve ed Inter, ma ai biancazzurri conviene vivere alla giornata e concentrarsi per il  momento solo sulla Supercoppa italiana. Infatti la prossima partita col Verona verrà posticipata a febbraio per la sfida di Ryad con la Juve. I biancazzurri dopo le feste disputeranno all’Olimpico ben sei gare su sette: un calendario favorevole, che renderà i biancazzurri  davvero padroni del proprio  destino, ma per adesso è vietato pensare a traguardi troppo distanti.  

  
CAGLIARI  LAZIO  1-2     8’ Simeone  93’ Luis Alberto 98’ Caicedo
CAGLIARI:  Rafael, Cacciatore, Klavan, Pisacane, Lykogiannis, Nandez, Cigarini (79’ Oliva), Ionita (82’ Faragò), Nainggolan (90’ Deiola), Pedro, Simeone. All. Maran
LAZIO: Strakosha, Luis Felipe, Acerbi, Radu (79’ Caicedo), Lazzari, Leiva (63’ Cataldi), Milinkovic, Luis Alberto, Lulic (56’ Jony), Correa, Immobile. All Inzaghi 
Arbitro Maresca

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